Compendio Dottrina sociale della Chiesa |
295 Il genio femminile è necessario in tutte le espressioni della vita sociale, perciò va garantita la presenza delle donne anche in ambito lavorativo.
Il primo indispensabile passo in tale direzione è la concreta possibilità di accesso alla formazione professionale.
Il riconoscimento e la tutela dei diritti delle donne nel contesto lavorativo dipendono, in generale, dall'organizzazione del lavoro, che deve tener conto della dignità e della vocazione della donna, la cui « vera promozione… esige che il lavoro sia strutturato in tal modo che essa non debba pagare la sua promozione con l'abbandono della famiglia, nella quale ha come madre un ruolo insostituibile »636
E una questione su cui si misurano la qualità della società e l'effettiva tutela del diritto al lavoro delle donne.
La persistenza di molte forme di discriminazione offensive della dignità e vocazione della donna nella sfera del lavoro è dovuta ad una lunga serie di condizionamenti penalizzanti per la donna, che è stata ed è ancora « travisata nelle sue prerogative, non di rado emarginata e persino ridotta in schiavitù ».637
Queste difficoltà, purtroppo, non sono superate, come dimostrano ovunque le diverse situazioni che avviliscono le donne, assoggettandole anche a forme di vero e proprio sfruttamento.
L'urgenza di un effettivo riconoscimento dei diritti delle donne nel lavoro si avverte specialmente sotto l'aspetto retributivo, assicurativo e previdenziale.638
Indice |
636 | Giovanni Paolo II, Laborem Exercens 19 |
637 | Giovanni Paolo II, Lettera alle donne, 3 ( 29 giugno 1995 ) |
638 | Giovanni Paolo II, Familiaris consortio 24 |