Santo Domingo |
374 L'incontro del Vangelo con una cultura determinata implica simultaneamente che lo stesso sia compreso, accettato e professato all'interno di questa cultura, e che si possa situare autonomamente rispetto alle caratteristiche proprie della stessa.
L'inculturazione della fede « è una trasformazione inferiore degli autentici valori culturali per la loro integrazione nel cristianesimo e per il radicamento del cristianesimo nelle diverse culture umane ».338
Ma allora potrebbe sorgere la domanda: perché il Vangelo può essere vissuto ed espresso in qualunque cultura umana?
O anche: perché può criticare alcuni elementi di una cultura e promuoverne altri?
375 La fede ci insegna che Gesù Cristo è la ragione ultima dell'esistenza umana, ( Col 1,16 ) e ogni uomo ha nel Figlio di Dio il suo prototipo.
« Perché Adamo, il primo uomo, era figura di colui che doveva venire, ( Rm 5,14 ) cioè Cristo nostro Signore ».
Così, « il mistero dell'uomo si chiarisce solo nel mistero del Verbo incarnato ».341
Pertanto ciò « manifesta pienamente l'uomo allo stesso uomo e gli mostra la sublimità della sua vocazione ».342
Di fatto Gesù Cristo ci rivela il senso della vita, illumina la storia e ci apre all'eternità.343
In questo modo Cristo è il valore massimo di ogni cultura che dovrà rivelarsi nelle diverse espressioni e strutture di ogni popolo.
Così l'uomo che voglia comprendere se stesso fino in fondo deve avvicinarsi a Cristo, deve assimilare tutta la realtà dell'incarnazione e della redenzione per trovare se stesso.344
376 In conseguenza di ciò, ogni cultura, in quanto espressione integrale dell'uomo, nella sua dimensione fisica e spirituale, è intimamente legata a Gesù Cristo.
Questi non è solo la pienezza dell'uomo, ma anche quella della cultura, con i suoi valori, le sue istituzioni e tradizioni.
Gesù Cristo è l'Unico che riunisce in sé tutti i valori di tutte le culture ( Giovanni Paolo II, Discorso ai vescovi della Nigeria, Lagos, 15 febbraio 1982 ).
Come fonte di cultura Gesù Cristo rivela più profondamente a una determinata cultura i propri valori, promuovendoli e rinnovandoli.345
377 Da qui la nostra convinzione che il contatto del Vangelo con l'uomo e con la società crei cultura autentica, umana e umanizzatrice.346
Per la stessa ragione, il Vangelo purifica le culture dai loro elementi disumanizzanti, impregnandole e rigenerandole.347
L'evangelizzazione delle culture assomiglia quindi al processo dinamico del mistero pasquale: l'incarnazione dell'evento Gesù Cristo in una cultura esige la morte degli elementi non compatibili con la fede cristiana e il risorgere di altri, in vista di una cultura rinnovata e di ispirazione cristiana.
Indice |
338 | Congr. per la Dottrina della Fede, Libertatis conscientia 96 |
341 | Gaudium et Spes 22 |
342 | Gaudium et Spes 22; Giovanni Paolo II, Redemptor Hominis 8,13 |
343 | Giovanni Paolo II, Discorso di Montevideo, 7 maggio 1988, 5 |
344 | Giovanni Paolo II, Redemptor Hominis 14 |
345 | Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 52 |
346 | Giovanni Paolo II, Quito, 30 gennaio 1985, 4 |
347 | Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 20 |