Ecclesia in Europa

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Il senso del mistero

70 Alcuni sintomi rivelano un affievolimento del senso del mistero nelle stesse celebrazioni liturgiche, che ad esso dovrebbero introdurre.

È, quindi, urgente che nella Chiesa si ravvivi l'autentico senso della liturgia.

Questa, come è stato ricordato dai Padri sinodali,119 è strumento di santificazione; è celebrazione della fede della Chiesa; è mezzo di trasmissione della fede.

Con la Sacra Scrittura e gli insegnamenti dei Padri della Chiesa, essa è fonte viva di autentica e solida spiritualità.

Come ben sottolinea anche la tradizione delle venerande Chiese di Oriente, con essa i fedeli entrano in comunione con la Santissima Trinità, sperimentando la loro partecipazione alla natura divina, quale dono della grazia.

La liturgia diventa così anticipo della beatitudine finale e partecipazione alla gloria celeste.

71 Nelle celebrazioni occorre rimettere al centro Gesù, per lasciarci illuminare e guidare da lui.

Possiamo trovare qui una delle risposte più forti che le nostre Comunità sono chiamate a dare ad una religiosità vaga e inconsistente.

La liturgia della Chiesa non ha come scopo il placare i desideri e le paure dell'uomo, ma nell'ascoltare ed accogliere Gesù il Vivente, che onora e loda il Padre, per lodarlo e onorarlo con lui.

Le celebrazioni ecclesiali proclamano che la nostra speranza ci viene da Dio per mezzo di Gesù nostro Signore.

Si tratta di vivere la liturgia come opera della Trinità.

È il Padre che agisce per noi nei misteri celebrati; è lui che ci parla, ci perdona, ci ascolta, ci dona il suo Spirito; a lui noi ci rivolgiamo, lui noi ascoltiamo, lodiamo e invochiamo.

È Gesù che agisce per la nostra santificazione, rendendoci partecipi del suo mistero.

È lo Spirito Santo che opera con la sua grazia e fa di noi il Corpo di Cristo, la Chiesa.

La liturgia deve essere vissuta come annuncio e anticipazione della gloria futura, termine ultimo della nostra speranza.

Come insegna, infatti, il Concilio, « nella liturgia terrena partecipiamo, pregustandola, a quella celeste, che viene celebrata nella santa città di Gerusalemme, verso la quale noi pellegrini siamo diretti […], fino a quando Cristo, la nostra vita, si manifesterà ed anche noi saremo manifestati con lui nella gloria ».120

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119 Propositio 14
120 Sacrosanctum Concilium 8