Lunedì, 25 marzo 2013
La pazienza di Dio è stata al centro dell'omelia di Papa Francesco durante la messa che ha concelebrato nelle prime ore della mattina di oggi, 25 marzo, nella cappella della Domus Sanctae Marthae.
Commentando brevemente le letture liturgiche, il Pontefice ha detto che nella descrizione del servo sofferente nel libro del profeta Isaia vi è « l'icona di Gesù », della sua mitezza e della sua pazienza.
Questa pazienza di Dio è un mistero e lo si vede dall'atteggiamento di Gesù stesso nei confronti di Giuda, ha aggiunto riferendosi al racconto dell'unzione di Betania secondo il vangelo di Giovanni ( Gv 12,1-11 ).
Dio è paziente come il padre del figliol prodigo che tutti i giorni aspettava il suo ritorno.
E se pensiamo a questo applicandolo a ciascuno di noi - ha concluso Papa Francesco - dal nostro cuore uscirà solo una parola: grazie.
Come nei giorni scorsi, alla messa hanno preso parte numerose persone che operano in organismi vaticani, tra cui quelle che lavorano nel servizio fotografico del nostro giornale.
Con loro era il direttore don Sergio Pellini, che ha concelebrato con il Pontefice insieme al cardinale Raúl Eduardo Vela Chiriboga, all'arcivescovo Lorenzo Baldisseri e ai monsignori Alfred Xuereb e Battista Ricca.
Tra i presenti erano il medico Patrizio Polisca con la famiglia e il nostro direttore.