Optatam totius |
Il Concilio ecumenico, ben consapevole che l'auspicato rinnovamento di tutta la Chiesa dipende in gran parte dal ministero sacerdotale animato dallo spirito di Cristo,1 afferma solennemente l'importanza somma della formazione sacerdotale e ne delinea alcuni principi fondamentali, diretti a riaffermare le leggi già collaudate dalla esperienza dei secoli e ad inserirvi elementi nuovi, rispondenti ai decreti e alle costituzioni conciliari, nonché alle mutate condizioni dei tempi.
Questa formazione sacerdotale, data l'intrinseca unità del sacerdozio cattolico, è necessaria a tutti i sacerdoti del clero secolare e regolare e di ogni rito; perciò le seguenti norme, che riguardano la formazione del clero diocesano, sono valide, tenuto conto degli adattamenti necessari, per tutti i candidati al sacerdozio.
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1 | Il progresso di tutto il popolo di Dio, per volontà di Cristo stesso, dipende eminentemente dal ministero dei
sacerdoti: ciò risulta dalle parole con le quali il Signore ha costituito gli Apostoli, e i loro successori e collaboratori, araldi del
Vangelo, capi del nuovo popolo eletto e dispensatori dei misteri di Dio; lo stesso è confermato dalle parole dei Padri e dei Santi e dai
ripetuti documenti dei Sommi Pontefici. Cfr. soprattutto: S. Pio X, Esortazione al Clero Haerent animo, 4 agosto 1908; Pio XII, Enc. Ad catholici Sacerdotii, 20 dicembre 1935; Pio XII, Esortaz. apostolica Menti Nostrae, 23 settembre 1950; Giovanni XXIII, Enc. Sacerdotii Nostri primordia, 1 agosto 1959; Paolo VI, Lett. apost. Summi Dei Verbum, 4 novembre 1963 |