Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo |
In silenzio, come al solito, Luigi prega molto, a casa e in chiesa.
Si raccoglie spesso nella chiesetta di S. Grato, a metà costa del paese, dove è esposto un Crocifisso, ritenuto miracoloso: lì, davanti al suo grande Amico, medita e prega, anche di notte.
Non si chiude nella sua casa dove pure si occupa della mamma sempre più fragile di salute, ma si presta ad assistere i malati e a offrire la sua opera di cuoco, là dove ce n'è bisogno, sempre gratuitamente, solo per amor di Dio.
Tutti presto si convincono che è un vero uomo di Dio, anche il parroco che ha diffidato di lui.
Circa un anno dopo il suo ritorno a Terruggia, il parroco lo invita a impegnarsi nell'apostolato in parrocchia.
Luigi raccoglie un gruppo di giovani e di uomini e con loro fonda la "Compagnia del SS.mo Sacramento" e li istruisce nella fede e nella pratica della vita cristiana.
La terza domenica di ogni mese, d'accordo con il parroco, li raduna in chiesa per prepararli alla Confessione e alla Comunione.
Insieme pregano con il Rosario.
Tutte le domeniche, "la Compagnia", resa sempre più viva dall'opera di Luigi, si raduna, verso sera, per i Vespri e l'adorazione eucaristica.
Don Robba ne è assai contento e incarica Luigi di dar vita al "Comitato parrocchiale per l'attività cattolica" e lo nomina Presidente.
È l'Azione Cattolica che, grazie a lui, nasce in un piccolo paese del Monferrato, come sta avvenendo nei medesimi anni, un po' dappertutto.
A Terruggia, ora è diventato un vero leader.
Il parroco lo incarica di insegnare il catechismo ai ragazzi: li istruisce con bontà e sapienza, usando linguaggio semplice e piacevole, ricco di esempi.
Li invita alla preghiera ben fatta: "Pregate di cuore" - ripete loro spesso.
Ogni domenica dopo i Vespri, raduna molti nella chiesetta di S. Grato e al cimitero per recitare il Rosario e suffragare i defunti: in breve sono circa duecento persone che si uniscono per pregare con lui.
Come presidente degli uomini di Azione Cattolica, non sentendosi in grado di tenere conferenze o istruzioni, ascolta con gli altri la parola di chi è invitato a parlare, poi ne trae le conclusioni pratiche, affinché tutti possano vivere più intensamente la propria fede.
Con lui, nasce e si sviluppa a Terruggia qualcosa che non si è mai visto prima.
"Era davvero un uomo tutto di Dio - diranno quelli che l'hanno conosciuto - quando lo si incontrava ci parlava di Lui".
"Era un santo". "Parlava solo per attirare gli altri alla fede o per confortare chi ne aveva bisogno".
"Ispirava negli altri moltissima confidenza cristiana e innumerevoli sono le persone che lui ha attirato a Dio".
Nel medesimo tempo, si dedica con ogni premura al curare la mamma anziana e ammalata.
Ne soffre molto, ma si dimostra sempre sereno, amabile con tutti, segno della pace del cuore posseduto da Dio.
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