Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo |
Durante la malattia sua e della mamma, ha dovuto affrontare notevoli spese.
Per questo, alla fine dell'estate 1899, Luigi, ormai ristabilito, riprende il suo lavoro di cuoco.
A Casale, a pochi chilometri da Terruggia, trova impiego dai Padri Camilliani, che hanno il loro convento presso la chiesa di S. Paolo.
È la prima volta che si trova a lavorare in una comunità religiosa e ciò gli consente di vedere con i suoi occhi, di sperimentare quel tipo di vita. Si trova assai a suo agio.
Per la vicinanza a Terruggia, può, assai spesso, ritornarvi per prendersi cura della sua anziana mamma, per continuare il suo apostolato in parrocchia.
Proprio a Casale, Luigi incontra, assai da vicino, i Francescani - i Minori - che officiano la chiesa di S. Antonio Abate: ogni settimana, vi si reca per confessarsi e trovarvi guida spirituale.
Nello stesso tempo, indugia a pregare nella chiesa.
I Frati imparano a conoscerlo e ad apprezzarlo per la sua fede.
Lui conosce, de visu, i Frati e se ne sente attratto.
Un giovane frate laico, fra Bernardo, incaricato di far cucina e non essendone troppo esperto, vedendo spesso quell'uomo che viene in chiesa per confessarsi e per pregare, fa amicizia con lui: dopo averlo invitato a visitare il convento, gli chiede di insegnargli a cucinare meglio per i suoi confratelli.
Luigi accetta e, nei momenti liberi, addestra fra Bernardo nell'arte dei fornelli e delle pentole.
Da parte sua, conosce da vicino lo stile e lo spirito di S. Francesco e se ne appassiona.
Il 24 dicembre 1899, il Santo Padre Leone XIII, novantenne, apre la porta santa e inaugura il Giubileo del 1900.
In giugno, il Papa ha consacrato la chiesa e il mondo al Cuore di Gesù, per chiedere a Lui , unico Salvatore, la luce e la grazia per ogni uomo, affinché Gesù regni dovunque.
Luigi Musso, vive intensamente il clima dell'Anno Santo, prolungando la preghiera, crescendo nell'amore per il Signore Gesù, cercando di comprendere a fondo qual è la sua volontà per la vita che gli rimane.
Il 1900 - è l'anno che orienta la vita di Luigi verso il suo posto definitivo.
In primavera del 1900, sua madre è di nuovo ammalata e presto è gravissima.
Egli racconta: " La mattina dell'11 maggio 1900, Anno Santo, dopo aver ricevuto i Sacramenti della nostra Santa Religione, alle ore sette, con la mente e a voce chiara, mi disse: "Caro Luigi, prima di notte, io sarò passata all'eternità".
"Perché, buona mamma, mi dici così?"
"Ho visto in quei momenti Gesù Crocifisso con una grande moltitudine di Angeli, i quali mi hanno fatto cenno di seguirli".
A queste parole, io prendo il Crocifisso e glielo do da baciare, dicendole: "Guarda un po', mamma, quanto è buono Gesù Crocifisso!
Preghiamolo che ti assista negli ultimi momenti della carriera, al passo dell'eternità felice".
Ci mettemmo a discorrere delle realtà celesti, del Paradiso e delle anime che hanno amato molto Gesù; oh, come sono dolci gli ultimi momenti della vita di queste anime ".
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