Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo

" Il sì del Papa "

"Di' al fratel Teodoreto che sono tanto contento di lui e gli raccomando i giovani, sia i Fratelli delle Scuole Cristiane che i giovani dell'Unione del SS. Crocifisso" - dice Gesù a Leopoldo ( 16 ago.1914 )

In Europa, in quell'estate 1914, divampa l'immane incendio della prima guerra mondiale - di questo diremo fra poco - nonostante il Santo Pontefice Pio X abbia fatto il possibile e l'impossibile per scongiurare "il guerrone": ha offerto la vita per la Chiesa e per la pace e sembra che Gesù accolga il suo sacrificio.

"Gesù, mio Dio, - prega Leopoldo - vorrei raccomandarti gli ultimi momenti del Santo tuo Vicario, il Papa, ma è inutile, perché è un grande santo".

"Non importa - risponde Gesù - anzi amo molto che molti amino il mio Vicario: prega!" ( 19 ago. 1914 )

Nella notte, alle prime ore del 20 agosto 1914, mentre Leopoldo veglia in preghiera, unito in spirito all'agonia di Pio X, Gesù gli dice: "Ora il Papa è con me, nessuno me lo toglie".

Leopoldo annota: "Più tardi seppi che l'anima bella del S. Padre andò all'eterna beatitudine all'una e mezza dopo mezzanotte. Gesù andò Lui a prendere il suo Vicario".

Il 3 settembre 1914, dopo un rapido conclave, viene eletto Papa il Card. Giacomo Dalla Chiesa, Arcivescovo di Bologna, che prende il nome di Benedetto XV.

L'indomani, Gesù domanda a Leopoldo: "Dunque sei contento che ti ho dato un Sommo Pontefice Benedetto e sarà proprio da me benedetto!" Segue un colloquio bellissimo: "C'è pane anche per noi, mio Dio? Ci aiuterà cioè nell'andamento della santa Adorazione di Te, santissimo Crocifisso?".

"L'ho scelto perché è di pietà. La prima politica per Me è la pietà, amo la pietà; tutto il resto per me non conta.

Che cosa conterebbe se il mio Vicario amasse solo la politica e non la pietà? Davanti a me, nulla".

La pietà, per Gesù, non è la compassione per gli altri, ma la "pietas", la religione intensa e assoluta, il culto di Dio, l'amore totale per Lui, a immagine di Gesù, di Gesù Crocifisso, da cui scaturisce poi l'amore al prossimo e tutte le virtù cristiane.

Pertanto Gesù insiste: "Ho dato alla Chiesa un Pontefice secondo il mio cuore.

Da lui verrà molta consolazione alle anime pie e conforto ai tribolati".

"Quando la guerra sarà finita e tutto sarà sedato, devi insistere che Benedetto XV affermi il mio Nome, il Crocifisso in tutto il mondo".

"Quando tutto sarà stabilito in pace, il mio Vicario confermi santamente la mia Croce là dove non mi hanno più voluto!". "Prima la Croce, poi il mondo!".

Illuminato da Gesù stesso, Leopoldo ha già capito che il nuovo Papa sarà suo amico, forse che avrà un destino simile e parallelo al suo, lui piccolo fraticello accanto al Vicario del Signore.

All'inizio del 1915, mentre l'Italia, pur rimasta per ora neutrale nel conflitto europeo, vive già un clima rovente nello scontro di diverse fazioni, rotolando infine nel medesimo abisso, fratel Teodoreto, approfittando di una visita di Mons. Angelo Bartolomasi, Vescovo ausiliare del Card. Richelmy, a Benedetto XV, scrive una supplica al Papa, in cui come direttore dell'Unione del Crocifisso, chiede un'indulgenza per tutti i fedeli che praticano la "Divozione".

Il Papa legge e si illumina tutto di gioia: non solo concede l'indulgenza, ma sotto una sua fotografia scrive di sua mano: "Preghiamo il Signore a colmare di grazie il direttore e gli ascritti alla Pia Unione del SS. Crocifisso, canonicamente eretta in Torino, perché i sacerdoti con la voce e con l'esempio, e i secolari con la santità della vita debbono sempre "praedicare Jesum Christum et hunc Crucifixum"

Dal Vaticano, 18 gennaio 1915. Benedictus PP XV".

Ora è venuto anche il sì del Papa, che non solo approva e benedice, ma conferma la missione all'Unione, giovane di pochi mesi di vita: "Predicare Gesù e Lui Crocifisso", come hanno fatto S. Paolo Apostolo delle genti e, in fondo, i santi più grandi della Chiesa.

Leopoldo e Teodoreto, con tanta approvazione, fanno stampare 454 mila copie della Adorazione, quindi si impegnano a farla tradurre in 14 lingue raggiungendo in seguito otto milioni di copie che verranno spedite gratuitamente, nonostante la guerra in corso, in diverse nazioni del mondo.

Ora all'Unione del Crocifisso, a Leopoldo ispiratore, e a Teodoreto fondatore, verranno grazie su grazie.

La loro missione, per mezzo della parola del Crocifisso, al suo intimo Amico, apparirà sempre più luminosa e la loro via sarà segnata per sempre.

Non dovrà mai mancare loro il senso della loro identità più vera e il gusto della loro missione nel mondo.

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