Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo |
Dice Gesù a fra Leopoldo: "Dunque si procuri di avere un buon indirizzo per la grande opera della Casa di Carità" ( 10 genn. 1920 ).
Mentre continuavo a fare la santa adorazione, Gesù mi disse: "Essere Lui, Gesù SS.mo, l'indirizzo della santa opera".
Io gli dico: "Mio buon Gesù, vuoi proprio essere tu il protettore?".
Gesù SS.mo disse queste parole precise: "Io debellerò tutti gli artifici diabolici e di gente malvagia che le faranno contro" ( 10 gen. 1920 ).
Ancora Gesù: "Per l'Opera nessuno deve rifiutarsi a costo di fare un sacrificio e il sacrificio che faranno sarà sempre poco in confronto del bene che ne verrà" ( 30 gen. 1920 )
"Fra poco la Casa di Carità Arti e mestieri prenderà uno sviluppo da far meravigliare" ( 31 genn. 1920 ).
Seguono numerose riunioni, progetti, propositi di realizzazione.
Non si mira a un ramo solo di scuola, ma a diversi rami, che per lo sviluppo contemporaneo dell'industria, possono attrarre la gioventù e assicurare loro lavoro.
Si cerca un locale, che possa ospitare davvero un grande progetto ...
Quindi dilaga un clima di sfiducia: si riuscirà a portare avanti un'opera così grandiosa?
"Sono mesto, molto mesto - dice Gesù a Leopoldo - se non vogliono venire al punto di farsi prendere la vita si facciano cura premurosa di aprire le Case di Carità Arti e Mestieri; si deve più che mai parlare ai Vescovi di questa cosa in ogni città; inculcare ai ricchi di profondere le loro ricchezze a questo scopo e non aspettare di pagare con il pericolo della loro esistenza e con la morte immatura" ( 4 aprile 1920 ).
Il 7 maggio 1920 De Matteis si reca da Leopoldo a dirgli: "Tutto è deciso: la settimana ventura si dà mano all'opera per prepararla per il mese di ottobre; io poi mi do anima e corpo a questo lavoro".
Gesù "stranamente" dice a Leopoldo, lo stesso giorno: "Preparati al sacrificio della tua morte"
- "Sì, mio buon Gesù SS.mo, tutto come Tu vuoi".
- "Fa' coraggio, Io sono con te. Devi scrivere ancora un po'. La tua morte sarà quella del giusto".
Il 3 giugno 1920, anche fra Leopoldo, sebbene a malincuore, partecipa a una riunione per la fondazione della Casa di Carità a Torino.
Si riconferma l'idea di cominciare per i primi giorni d'ottobre, all'inizio, dunque, dell'anno scolastico.
È il giorno del Corpus Domini, quel 3 giugno e Leopoldo commenta nel suo diario: "Oh, che bella giornata d'oro scelta per un'opera tanto grande e tanto cristiana!
Tutto per la gloria di Dio: venga presto, Signore, il tuo Regno santissimo a innaffiare questa povera terra di peccati, a ridonarla alle più soavi virtù tue ineffabili, perché vogliamo vivere solo per Te, mio Gesù nostro SS.mo Dio".
Si stabilisce, nei giorni successivi di iniziare le pratiche per avere l'uso della chiesa di S. Pelagia e in affitto, per la Casa di Carità, i locali attigui.
Gesù dice a Leopoldo: "Siano tutti in cordiale accordo, tanto i figli della Casa di Carità quanto la pia Unione del SS.mo Crocifisso" ( 6 luglio 1920 ).
Gesù precisa: "Questa Casa di Carità andrà avanti come voglio Io?
Non vorrei, con il tempo, molto avanti che vi si speculasse sopra.
Non è per arricchire nessuno, ma per le anime redente con il mio preziosissimo Sangue.
In fine, è la mia misericordia divina che vuole così.
In primo luogo ricordino l'accettazione dei figli poveri" ( 23 luglio 1920 ).
Qualche giorno dopo: "Fra Leopoldo - avverte Gesù - faremo una cosa che farà strabiliare il mondo: ci vorrà tempo, fatiche e ci saranno anche intrighi che non fanno per noi.
Chi fa tutto è Gesù" ( 30 luglio 1920 ).
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