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Carteggio

Luigina

La guerra, i familiari di F. L.; i suoi confratelli

Viva Gesù e Maria SS.ma

Mia buona nipote Luigina, non ti risposi alla tua carissima per accertarmi della mia licenza per andare a Terruggia,

stante la scarsità di religiosi dovendo partire per il servizio militare che resero i conventi quasi vuoti,

oggi domandai tale permesso se fosse possibile dopo il giorno venti mese

in cui Modesto lascia il seminario arcivescovile avendo in quel tempo finito gli esami:

ebbi per risposta che vi è ancora tempo.

Sono contento che Mario sia passato ufficiale ma se fosse passato in sanità preferirei di più,

meno sarebbe il pericolo, raccomando ogni giorno a Dio stenda le ali della sua infinita misericordia

e bontà sopra di lui affinché ritorni glorioso in famiglia finito questo tremendo flagello della guerra.

Noi abbiamo i nostri fratelli che fanno il pietoso ufficio di vegliare i poveri feriti

che diedero la vita per la patria e hanno della pia soddisfazione per certi giovani tanto buoni,

altri raccolgono l'ultima volontà.

Intanto prego per te e per tutti la benedizione del Signore si estenda a tutta la famiglia carissima,

ossequi a te e tutta la famiglia carissima, zio Fra Leopoldo.

[ -Originale Busta 13 n. 54- ]

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