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Viva Gesù e Maria SS.ma
Preg.mo signor Ing. Filippo Dematteis.
Attendo con ansia di vedere fare ritorno la bella e pietosa effigie della consolata
he ormai divenne sua per la bontà di nostro caro buon curato Padre Vincenzo Vallaro da Trino
e che ogni giorno venga onorata e benedetta dai figli divoti del S. Crocifisso quando Dio vorrà.
L'affettuosa madre di Dio dal suo trono di misericordia spanda soavemente sopra i figli diletti del S. Crocifisso
grazie e benedizioni, è sopra di lui car.mo signor ingegnere Filippo
e sopra tutti i suoi parenti per il grande e piissimo interessamento
che lui si prende per la gemma preziosissima di Maria SS.ma Consolata.
Ah, vorrei pure coi suoi consigli incoraggiare quei cari figlioli,
di questi tempi di disastri per la fede e i malcostumi
e con la loro prece ardente di ottenere dalla nostra consolata nuove gioie, nuove grazie, nuove glorie,
e vorrei nelle nostre mura di Torino sorgesse altri figli come già dissi capace raddoppiare,
ottenere favore con le loro preghiere e ardore,
sarebbe proprio un bel trionfo sconfinato di celeste esultanza per i torinesi.
Nel SS.mo nome tuo Gesù Crocifisso e col tuo sapientissimo consiglio mio dolce signore
possiamo compiere grandi cose per la gloria della vostra divina Madre sotto il soavissimo titolo di Consolata.
Con rispettissimi ossequi a lei e alla pia sua signora Elvira.
15 gennaio 1922 - S. Tommaso.
[ -Originale Busta 19 n. 122- ]
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