Le vie della Divina Provvidenza

"I vostri pensieri non sono i miei, le vostre non sono le mie vie" ( Is 55,8 ).

Nella storia della santità, se si eliminasse il bene sorto ad opera dell'odio e della nequizia umana,

sarebbero forse tolti molti fra i santi della Chiesa, che la persecuzione addestrò appunto alle lotti maggiori.

La persecuzione è fuoco che tormenta, ma è pure vento che dissemina lontano i germi misteriosi delle messi future.

Le circostanze dolorose che obbligarono il Servo di Dio a lasciare il Collegio Dal Pozzo,

fecero maggiormente risaltare la sua virtù angelica, la grande sua carità,

la generosità del perdono ai calunniatori, e furono le vie provvidenziali che lo portarono verso uno scopo,

da lui stesso ignorato, là dove il Signore gli aveva preparato un campo più vasto per l'apostolato

e dovizie di grazie per santificarlo sempre più.

Torino, la città del SS. Sacramento e della Consolata, riceveva colui che dalla Divina Provvidenza

era stato prescelto a divenire l'Apostolo del SS. Crocifisso;

e la famiglia dei Conti Caissotti di Chiusano lo accolse, nel 1890, al suo servizio in qualità di cuoco.

In Torino il Servo di Dio affittò dapprima una camera in via Mazzini 44, dove,

spinto dal desiderio di salvare anime, radunava, nei tempi liberi dall'impiego,

ragazzi del vicinato per farli pregare e per aiutarli a ripassare le lezioni di catechismo

assegnate loro dal Parroco di S. Massimo.

Le buone relazioni poi che lo legavano alla cristianissima famiglia Vacca,

la cui mamma Carolina esercitava un santo apostolato fra i giovani compatrioti del Monferrato,

portarono in seguito il Servo di Dio a scegliersi, nella primavera del 1893,

una camera presso la stessa famiglia in via della Consolata 1,

nella giurisdizione della parrocchia di S. Dalmazzo.

Quivi la Divina Provvidenza gli aveva preparato nel Rev. Padre Giulio Giuseppe Cozzi, Barnabita,

il padre spirituale che doveva guidarlo nella via della perfezione e portarlo a quella dedizione completa a Dio

che lo sollevò in seguito ad una grande intimità d'amore con Gesù Crocifisso.