Segretario del Crocifisso |
La fama di santità che godeva il Servo di Dio mentre era in vita, non cessò dopo la morte,
ma anzi andò sempre dilatandosi. Fra Guido Franchino, sagrestano della chiesa di S. Tommaso,
che aveva occasione di parlare con le persone che avevano conosciuto il Servo di Dio
e che dopo la morte di lui si recavano alla chiesa o al convento, confermava il crescendo di tale fama con queste parole:
« Dopo la sua morte vi fu come un grido ripetuto in tanti luoghi e da tante persone: " Egli era un santo " ».
Nell'adunanza commemorativa tenuta un anno dopo la morte del Servo di Dio
nella Cappella di Nostra Signora del Sacro Cuore presso la Parrocchia di S. Tommaso,
si vide, malgrado il ritardo e gli sbagli nel mandare gli avvisi, un affluire di tante persone
da far meravigliare gli stessi organizzatori dell'adunanza.
Il Rev. P. Ernesto Ferrarotti scrisse: « Dopo la morte di Fra Leopoldo molte persone
chiesero pezzetti di abito da conservare come ricordo...
Un anno dopo, all'anniversario della sua morte, nella Cappella di Nostra Signora, si tenne un'adunanza commemorativa:
la Cappella era stipata, benché non si fosse fatta tanta propaganda.
In quell'adunanza sentii parlare di visioni, di colloqui col Crocifisso,
di grande familiarità colla Vergine Santissima, di grazie straordinarie ».
Il 31 gennaio 1932 si celebrò nel salone-teatro del Collegio S. Giuseppe di Torino
la commemorazione decennale della morte di Fra Leopoldo.
Fu un'esaltazione grandiosa del Servo di Dio. Il Podestà di Terruggia e un gruppo di Terruggesi,
venuti alla commemorazione, sebbene avessero già grande stima della santità del loro conterraneo,
ne ritornarono entusiasti.
Difatti la commemorazione fu commovente per le cose esposte e imponente per la presenza dei convenuti:
Superiori e Padri dell'O.F.M.; Superiori e Fratelli delle Scuole Cristiane, Catechisti, Zelatori e Zelatrci,
Ascritti e Ascritte del SS. Crocifisso.
L'anno seguente ( 1933 ) il Rev. Padre Vincenzo Vallaro, Parroco di S. Tommaso scrisse:
« Ancor oggi, dopo undici anni, la memoria di Fra Leopoldo non solo è svanita, ma va dilatandosi;
e lo dicono le visite fatte alla tomba ove egli è sepolto, e la ricerca dei ricordi di lui da conservare ».
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