I peccati capitali: Superbia

L'orgoglio: rimedi

Io da me non posso nulla

Dio mi ha dato preziose qualità

che mi fanno conoscere ed amare la verità e la bontà

"E perciò prego che la vostra carità si arricchisca sempre più in conoscenza e ogni genere di discernimento, perché possiate distinguere sempre meglio ed essere integri e irreprensibili ...  ricolmi di quei frutti di giustizia che si ottengono per mezzo di Gesù Cristo, a lode e gloria di Dio." ( Fil 1,10-11 )

che furono perfezionate dalle virtù soprannaturali e dai doni dello Spirito Santo

"Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera..." ( Gv 16,13 )

Di mia volontà non posso nulla

ne per mettere in moto queste facoltà

né per perfezionarle

non posso nemmeno formulare un buon pensiero

o far nascere in me un buon desiderio

"Senza di me non potete far nulla" ( Gv 15,5 )

"Perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù Cristo..." ( Eb 13,21 )

"Nessuno può dire - Gesù è Signore - se non sotto l'azione dello Spirito santo" ( 1 Cor 12,3; Ef 3,20 )

Come potrei quindi essere orgoglioso e compiacermi per i doni che mi sono stati dati?

Io non valgo nulla

Dio ha posto in me doni preziosi

opera in me cose grandi con la sua grazia

per cui mi ha reso prezioso e mi ha dato valore

valgo quello che sono costato, cioè: il sangue di Dio fatto uomo

"O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?

Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!" ( 1 Cor 6,19-20 )

"Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l'argento e l'oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta... ma con il sangue prezioso di Cristo..." ( 1 Pt 1,18-19 )

È evidente che il merito dei valori che posseggo non è mio, devo riconoscere che mi ha fatto questo dono e mi ha redento.

La parte che posso fare io

è il libero consenso a questo dono

consenso che posso dare facendo uso delle facoltà che mi sono donate

consenso che posso dare perché Dio opera in me

"È Dio infatti che suscita in voi il volere e l'operare secondo i suoi benevoli disegni" ( Fil 2,13 )

Questo consenso lo do in mezzo a tanti rifiuti, lo do in mezzo a tanti compromessi

consenso che do con tante riserve e imperfezioni

tutto questo è per me motivo di confusione, di umiliazione e certamente non di vanto

"Noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi." ( 2 Cor 4,7 )

Per questo io non ho diritto, né motivo, di vantarmi di questi doni

ho il dovere di farne omaggio a Dio offrendoglieli per il suo servizio e ringraziarlo

ho il dovere di chiedergli perdono per il cattivo uso che ne ho fatto

Lettura

Sal 40; Sal 79

Tanquerey Cap 4 n. 841.842