Sacrum commercium |
[1989] 31. « Egli, compiute tutte le cose di cui voi avete parlato, volendo tornare al Padre suo che l'aveva mandato, mi lasciò in testamento ai suoi fedeli ed eletti e lo confermò con decisione irrefragabile dicendo: Non vogliate possedere oro né argento né denaro.
Non portate sacco, né bisaccia, né pane, né bastone, né calzari, né abbiate due tuniche per ciascuno.
A chi ti vuole chiamare in giudizio e toglierti la tunica, tu lasciagli anche il mantello.
E se uno ti costringerà a fare un miglio, fanne con lui altri due.
Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano e dove i ladri scassinano e rubano
Non affannatevi dicendo: Che cosa mangeremo?
Che cosa berremo?
Che cosa indosseremo?
Non affannatevi per il domani, perché il domani avrà già le sue preoccupazioni.
A ciascun giorno basta la sua pena.
Se qualcuno non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo, e altre cose che si trovano scritte in quel libro ».
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