Altre testimonianza Francescane

VIII - Frate Luca da Bitonto

[2687] Al tempo del beato Francesco, quando la divina bontà gettava le prima fondamenta del nostro Ordine, uno dei frati fu tentato di ritornare nel mondo.

Si recò dal beato Francesco e lo supplicava con insistenza che lo sciogliesse dal vincolo della vita religiosa, perché capiva che non poteva farcela a rimanere.

Ma il beato padre gli rispose che né voleva né poteva fare questo.

Allora andò dal vescovo di Ostia, ma ne ebbe identica risposta.

Vedendo che non c'era strada per strappare questa dispensa, cedendo alla tentazione, diresse altrove i suoi passi.

Ma si era appena di poco allontanato, che gli si fece incontro un giovane e gli domandò dove andava.

Poiché lui infuriato gli rispose: " Che importa a te dei fatti miei ", quel giovane subito scoprì il suo costato, aperse le mani dove si vedevano ferite quasi recenti per non poco sangue, e aggiunse: " Tu riapri le mie ferite, tu mi crocifiggi un'altra volta ".

Spaventato a quella vista, si gettò ai suoi piedi piangendo e implorando il perdono.

E subito colui che si era svelato scomparve dai suoi occhi.

Allora egli ritornò dal beato Francesco, gli raccontò quanto aveva visto e rimase nell'Ordine fino al termine della sua vita con grande devozione.

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