Processo di canonizzazione

Prima testimonia

De la conversazione de santa Chiara in casa del suo padre

[2925] 1. Sora Pacifica de Guelfuccio de Assisi, monaca del monasterio de Santo Damiano, giurando disse: che essa cognosceva santa Chiara mentre che essa santa era nel seculo in casa del suo padre; e che da tutti quelli che la cognoscevano, era tenuta de grande onestà e de molto bona vita; e che era intenta et occupata circa le opere de la pietà.

De la sua conversione

[2926] 2. E disse che santa Chiara per ammonizione de santo Francesco incominciò l'Ordine che ora è in Santo Damiano, e che essa ce intrò vergine, e così vergine permase sempre.

Essendo adimandata come sapeva le dette cose, respose che essa quando era nel seculo era sua vicina et alquanto parente, in tanto che tra la casa sua e quella della vergine Chiara non ce era in mezzo se non la piazza, e che spesse volte essa testimonia conversava con lei.

[2927] 3. E disse che essa madonna Chiara amava molto li poveri; e per la sua bona conversazione tutti li cittadini la avevano in grande venerazione.

Adomandata quanto tempo era che essa vergine Chiara aveva abbandonato el mondo, disse che erano circa quarantadue anni.

Adomandata come questo sapesse, respose che lei intrò nella Religione insieme cum essa e che quasi lo di e la notte per la maggiore parte la serviva.

[2928] 4. Anche disse che la predetta madonna Chiara era nata de nobile generazione, e de padre e madre onesti, e che lo suo padre fu cavaliere et chiamosse messere Favarone, lo quale essa non vide.

Ma la madre vide e chiamavase madonna Ortolana; la quale madonna Ortolana andò de là dal mare per cagione de orazione e devozione.

Et essa testimonia similmente per cagione de orazione andò oltra mare con lei: et anche andaro( no ) insieme a Santo Angelo et a Roma.

E disse che essa voluntieri visitava li poveri.

Adomandata come sapesse le dette cose, respose: però ché era sua vicina et era stata cum lei, come è detto de sopra.

[2929] 5. Anche disse che essa madonna Ortolana venne poi a quella medesima Religione che la sua santa figliola beata Chiara, et in essa visse cum le altre Sore in molta umilità; et in quella, ornata de religiose e sante operazione, passò de questa vita.

[2930] 6. Anche disse questa testimonia che, tre anni da poi che la detta madonna Chiara fu stata nella Religione, alli preghi et instanzia de santo Francesco, lo quale quasi la costrinse, recevve lo reggimento e governo delle sore.

Adomandata come questo sapesse, respose che essa ce era stata presente.

Della conversazione sua nel monasterio

[2931] 7. Anche disse questa testimonia che essa beata Madre vegliava tanto la notte in orazione, e faceva tante astinenzie, che le Sore se ne dolevano et lamentavano; e disse che lei medesima per questo aveva pianto alcuna volta.

Adomandato come questo sapesse, respose: perché el vidde quando essa madonna Chiara giaceva in terra et aveva al capo suo una pietra del fiume, et udivala quando essa stava in orazione.

[2932] 8. E disse che nelli cibi era tanto stretta, che le Sore maravigliavano come lo corpo suo viveva.

Disse anche che la preditta beata Chiara stette molto tempo che tre dì della settimana non mangiava nessuna cosa, cioè el lunedì, el mercordì e 'l venerdì.

E disse che li altri dì faceva tanta astinenza che incurse in una certa infirmità, per la quale cosa santo Francesco insieme col vescovo de Assisi li comandò che in quelli tre dl mangiasse almeno mezzo bozzo de pane al dì, lo quale può essere circa una oncia e mezza.

[2933] 9. Anche disse che essa beata Madre nella orazione era assidua e sollicita, giacendo in terra longamente, stando umilmente prostrata.

E quando veniva dalla orazione, ammoniva e confortava le Sore, parlando sempre parole de Dio, lo quale sempre era nella bocca sua, in tanto che le vanità non le voleva parlare né udire.

E quando lei tornava dalla orazione, le Sore se rallegravano come se ella fusse venuta dal cielo.

Adomandata come sapesse le dette cose, respose: perché abitava cum lei.

[2934] 10. Anche disse che la preditta madonna Chiara, quando comandava alle Sore sue che facessero alcuna cosa, comandava cum molto timore et umilità, et lo più de le volte più presto voleva fare lei che comandare ad altre.

[2935] 11. Anche disse che, da poi che essa fu inferma in modo che non se poteva levare del letto, se faceva levare su a sedere e sostentare cum certi panni de dietro alle spalle e filava, in tanto che del suo filato ne fece fare corporali et mandonne quasi per tutte le chiese del piano e delli monti de Assisi.

Adomandata come lei sapesse le dette cose, respose che lei vide che essa filava et che se faceva el panno e quando le Sore li cucivano et erano mandati per mano delli frati alle preditte chiese, et erano dati alli sacerdoti che ce venivano.

[2936] 12. Anche disse che essa beata Madre inverso le Sore sue era umile, benigna et amorevole, et aveva compassione alle inferme; e mentre che essa fu sana, le serviva e lavava a loro li piedi e dava l'acqua alle mani; et alcuna volta lavava li sedili de le inferme.

Adomandata come sapesse le dette cose, respose che essa lo vide più volte.

[2937] 13. Anche disse che particularmente amava la povertà, però che mai podde essere indotta che volesse alcuna cosa propria, né recevere possessione, né per lei, né per lo monasterio.

Adomandata come sapesse questo, respose che essa vide et udì che la santa memoria de messere Gregorio Papa li volse dare molte cose et comparare le possessioni per lo monasterio, ma essa non volse mai acconsentire.

[2938] 14. Anche disse che la predetta madonna Chiara tanto era sollecita circa la osservanza del suo Ordine e circa lo governo de le Sore sue, quanto alcuno omo potesse essere circa la guardia del suo tesoro temporale.

E queste cose, disse, le sapeva perché sempre era stata cum lei, circa quaranta anni e più, eccetto uno anno nel quale, de licenzia de essa beata Madre, stette nel monasterio de Vallis Glorie de Spello, per informare le Sore del detto loco.

Del miracolo de l'olio

[2939] 15. Anche disse questa testimonia che la vita de la preditta beata Chiara fu piena de miraculi.

Imperò che una volta, essendo mancato l'olio nel monasterio, in tanto che non ne avevano niente, essa beata Madre chiamò un certo frate de l'Ordine Minore, lo quale andava per le elemosine per loro, chiamato frate Bentevenga; e disseli che andasse a cercare de l'olio, e lui respose che li apparecchiassero el vaso.

Allora essa madonna Chiara tolse uno certo vaso et lavollo cum le proprie mani, e puselo sopra uno certo murello, lo quale era appresso lo uscio de la casa, ad ciò che lo preditto frate lo togliesse.

Et essendo quello vaso stato lì per una piccola ora, quello frate Bentevenga, andando per quello vaso, lo trovò pieno de olio.

Et essendo cercato diligentemente, non fu trovato chi ce lo avesse messo.

Adomandata in quale modo sapesse questo, respose che, stando essa in casa, vide quando essa madonna trasse fora lo vaso voito et reportollo pieno.

E diceva che non sapeva chi lo avesse empito, né come fusse stato empito.

E frate Bentevenga diceva questo medesimo.

Adomandata de che tempo fu questo, respose che fu circa lo secondo anno da poi che vennero ad abitare nel monasterio de Santo Damiano.

Adomandata de che mese fu e de che dí, respose che non se recordava.

Adomandata se fu de estate o de ( in )verno, disse che fu de estate.

Adomandata quali Sore allora ce furono presenti, disse che ce era stata sora Agnese, sorella de santa Chiara, la quale poco innante era passata de questa vita; sora Balvina, la quale fu abbadessa del monasterio de Vallis Glorie, la quale anche è morta; e sora Benvenuta da Perugia, la quale ancora vive.

E giurò sopra le preditte cose, e disse anche essa testimonia che essa non poteria cum sua lingua esplicare li miraculi et le virtude, li quali lo Signore aveva mostrati per essa beata Chiara.

Come santa Chiara liberò cinque Sore inferme, col segno de la croce

[2940] 16. Anche dísse questa testimonia che una volta, essendo ínfermate cinque Sore nel monasterio, santa Chiara fece sopra de loro lo segno de la croce cum la mano sua, et incontanente tutte furono liberate.

E spesse volte, quando alcuna de le Sore aveva qualche dolore o nel capo o in altre parte della persona, essa beata Madre le liberava col segno de la croce.

Adomandata come sapeva le dette cose, respose che essa ce fu presente.

Adomandata chi furono quelle cinque Sore, respose che essa testimonia fu una de quelle, e de le altre alcune erano morte et alcune vivevano, ma le quale non se recordava.

Adomandata quanto tempo innanti essa testimonia era stata inferma, respose che: molto tempo.

Adomandata che infermità era stata, respose che era una infermità che la faceva stridere, avere grande freddo e tremare.

Adomandata de l'altre che erano state liberate, quanto tempo innante erano state inferme, respose che non se recordava delle altre come de se medesima.

Adomandata in che tempo fu che le predette Sore furono liberate, disse: prima che essa madonna se infermasse.

[2941] 17. Adomandata de che tempo incominciò a santa Chiara quella longa infermità, respose che se credeva fussero ventinove anni.

[2942] 18. Et anche disse che la medicina de essa testimonia e de le altre Sore quando se infermavano, era che la loro santa Madre faceva sopra de esse lo segno della croce.

Adomandata che parole usava de dire la detta madonna Chiara quando faceva lo segno de la croce, respose che non la intendevano, però che diceva molto piano.

[2943] 19. Adomandata del mese e del dì che fu liberata essa testimonia e quelle altre Sore, respose che non se recordava.

Adomandata chi ce fu presente quando esse furono liberate, respose che ce erano state più Sore, ma quante et quali fussero non se recordava.

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