Processo di canonizzazione

Decima terza testimonia

[3094] 1. Sora Cristiana de Messere Bernardo da Suppo de Assisi, monaca del monasterio de Santo Damiano, giurando disse: de la conversazione e modo de essa conversazione, quello medesimo che aveva detto sora Beatrice et aggiunse che la vergine de Dio Chiara se partì de la casa seculare del padre per modo maraviglioso.

Però che, temendo che la sua via non fusse impedita, non volle uscire per l'uscio consueto, ma andò ad un altro uscio de la casa, dove, ad ciò che non se potesse aprire, ce erano contrapposti certi legni grevi et una colonna de pietra, le quali cose appena averiano potute essere remosse da molti omini.

Et essa sola, con lo adiutorio de Iesu Cristo, le remosse et aperse quello uscio.

E la mattina sequente, vedendo molti quello uscio aperto, se maravigliarono assai come una giovincella lo avesse potuto fare.

Adomandata come sapesse queste cose, respose che essa testimonia allora era in quella casa et innanti era stata con lei et aveva avuta notizia de lei, perché abitava con essa in Assisi.

Adomandata quanto tempo era che questo fu, respose: sono quarantadue anni, ovvero uno poco più.

Adomandata de che età era allora essa santa Chiara, respose che era de diciotto anni, secondo che se diceva.

[3095] 2. Anche disse che allora nella casa del padre era da tutti tenuta onesta e santa, e disse che trentaquattro anni seriano nel mese de maggio, che essa testimonia intrò nel monasterio.

E stette sotto la disciplina e governo de essa madonna santa Chiara; de la quale la santità de la vita illustrò tutto lo monasterio et informollo con tutte le virtù e costumi che se richiedono da le sante donne.

[3096] 3. De le quali ( virtù ) essa testimonia disse che poderia respondere pienamente e veramente, se da lei fusse recercato de tutte le virtù in particulare.

E massimamente che essa madonna Chiara tutta era accesa de caritade et amava le Sore sue come sé medesima; e se qualche volta udiva alcuna cosa che non piacesse a Dio, avendo grande compassione se studiava correggerlo senza indugio.

E perché essa fu tale e così santa e tanto ornata de virtù, Dio volle che lei fusse la prima madre e maestra nell'Ordine.

E tanto bene guardò el monasterio e l'Ordine e sé medesima da tutte le contagioni de li peccati, che la sua memoria sarà avuta in reverenzia in eterno.

E le Sore credono che essa santa madre preghi Dio per loro in cielo, la quale tanto prudentemente, benignamente e vigilantemente in terra le governò ne la Religione e nel proposito de la povertà.

Adomandata come sapesse le dette cose, respose che le vide e fu presente con lei nel monasterio per spazio del sopraddetto tempo et innante abitò con lei et ebbe de lei notizia, come è detto de sopra.

[3097] 4. De la asperità de li vestimenti e cilizi, e de la astinenzia e de la orazione disse che mai udì che ne fusse stata una simile a lei nel mondo, ovvero che nelle preditte cose la passasse.

E queste cose disse: le sapeva perché le vide.

[3098] 5. De la liberazione de sora Benvenuta da le fistole, disse tutto quello che aveva detto essa medesima sora Benvenuta, perché ce fu presente.

[3099] 6. Anche de la liberazione de sora Amata da la idropisia, disse quello che aveva detto essa medesima sora Amata, perché ce fu presente.

[3100] 7. E de la liberazione de sora Cristiana, disse quello medesimo che essa sora Cristiana.

[3101] 8. Anche de la liberazione de sora Andrea da Ferrara, disse quello medesimo che aveva detto sora Filippa.

[3102] 9. Anche de la orazione fatta per la defensione e liberazione del monasterio da li Saraceni e de la orazione fatta per la liberazione de la città de Assisi, la quale era assediata da li inimici, disse quello medesimo che la preditta sora Filippa.

Et aggiunse che essa medesima testimonia fu quella che, per comandamento de la santa madre madonna Chiara, chiamò le Sore che stessero alla orazione.

[3103] 10. Anche disse che la preditta madonna Chiara, nella infermità de la quale passò de questa vita, non cessava mai da laudare Dio, ammonendo le Sore alla perfetta osservazione de l'Ordine, e massimamente a lo amore de la povertà.

Adomandata come sapesse questo, respose che spesse volte ce era presente.

[3104] 11. Anche nel vendere de la sua eredità, disse essa testimonia che li parenti de madonna Chiara le vollero dare più prezzo che nessuno de li altri, e che essa non volle vendere a loro, ma vendette ad altri, ad ciò che li poveri non fussero defraudati.

E tutto quello che recevette de la vendita de essa eredità, lo distribuì alli poveri.

Adomandata come questo sapesse, respose: perché lo vide et udì.

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