Leggenda di Santa Chiara Vergine |
[3274] Una ragazza di Perugia aveva da molto tempo - e le procuravano grande dolore - quei rigonfiamenti di ghiandole in gola, che comunemente si chiamano scrofole.
Se ne potevano contare venti nella sua gola: e per questo la sua gola pareva ben più grossa della stessa testa.
Sua madre la condusse spesso alla memoria della vergine Chiara, dove implorava con somma devozione il beneficio della Santa
E una volta che la ragazza stette tutta una notte davanti al sepolcro, cominciò a sudare abbondantemente e quelle enfiagioni cominciarono ad ammorbidirsi e a smuoversi un po' dalla loro posizione.
In seguito, a poco a poco, per i meriti di santa Chiara scomparvero, così da non lasciare alcun segno.
[3275] 59. Un male simile aveva nella gola una delle Sorelle, di nome Andrea, mentre ancora era in vita la vergine Chiara.
È certo cosa strana che, in mezzo a pietre infuocate, si nascondesse un'anima così fredda e, tra le vergini prudenti, commettesse sciocchezza una stolta.
Questa, invero, una notte si strinse la gola fin quasi a soffocare, per espellere dalla bocca quel gonfiore, volendo da se stessa sorpassare la volontà divina.
Ma Chiara seppe ciò immediatamente, per suggerimento dello Spirito.
« Corri - disse ad una sorella - corri in fretta al piano di sotto e da' a suor Andrea da Ferrara un uovo riscaldato da bere, e insieme con lei sali da me ».
Quella si affretta e trova la detta Andrea priva di parola e vicina all'asfissia per la stretta delle sue stesse mani.
La risolleva come può e la conduce con sé dalla Madre
La serva di Dio le dice: « Misera, confessa al Signore i tuoi pensieri, che ho conosciuto bene anch'io.
Ecco, quello che avresti voluto risanare, lo risanerà il Signore Gesù Cristo.
Ma tu cambia in meglio la tua vita, perché non ti rialzerai da un'altra malattia che dovrai soffrire ».
A queste parole ebbe compunzione di spirito e cambiò vita sensibilmente in meglio.
Di lì a poco, poi, guarita dalle scrofole, morì di altra infermità.
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