Baal

Il vocabolo ebraico ba'al ( che significa genericamente signore ) era anche il titolo più comune del dio della tempesta dei semiti, chiamato in aramaico Hadad, e già attestato a Ebla nel III millennio.

Come dio della pioggia, Baal era in Canaan il dio più attivo, che assicurava la fertilità della terra e la fecondità del suolo.

Il suo culto era molto diffuso in tutta la regione siro-palestinese, com'è attestato dai molti toponimi e santuari che portano il suo
nome.

Nella Bibbia sono innumerevoli i riferimenti a Baal come divinità idolatrica per antonomasia.

La religione israelitica ha dovuto infatti confrontarsi con quella cananaica, e principalmente con il dio Baal, almeno sino alla caduta di Gerusalemme ( 587 a.C. ).

Soprattutto il Regno del Nord si trovò costretto a un serrato confronto-scontro con la religione di Baal, da cui finì per essere influenzato, come testimonia l'introduzione dell'effigie del vitello d'oro per rappresentare JHWH, per decreto di Geroboamo, nei santuari di Dan e Betel ( 1 Re 12,26-33 ).

Attestazioni particolarmente interessanti dello scontro con la religione di Baal sono il ciclo di Elia ( 1 Re 18 ), che riafferma il
culto monoteistico di JHWH sfidando i 400 sacerdoti di Baal, e il libro di Osea.

Nome di un dio adorato dagli antichi abitanti del paese di Canaan ( Rm 11,4 ).

Baal e Astarte: la coppia « Baal e Astarte », o al plurale « i Baal e le Astarti » è nella Bibbia una designazione corrente delle divinità cananee.

Baal, « il signore », è il principio divino maschile, spesso considerato come il possessore del sole.

Astarte, che corrisponde all'Ishtar assira, è la dea dell'amore e della fecondità.

Il suo nome talvolta è sostituito da quello di Ashera ( Gdc 3,7; 2 Re 23,4 ), altra divinità femminile di tipo analogo ( Es 34,13+ ).

Gdc 2,13