Esodo |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
L'alleanza rinnovata. Le tavole della legge |
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1 Poi il Signore disse a Mosè: « Taglia due tavole di pietra come le prime. Io scriverò su queste tavole le parole che erano sulle tavole di prima, che hai spezzate. |
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2 Tieniti pronto per domani mattina: domani mattina salirai sul monte Sinai e rimarrai lassù per me in cima al monte. | |||||||||
3 Nessuno salga con te, nessuno si trovi sulla cima del monte e lungo tutto il mente; neppure armenti o greggi vengano a pascolare davanti a questo monte ». |
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4 Mosè tagliò due tavole di pietra come le prime; si alzò di buon mattino e salì sul monte Sinai, come il Signore gli aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano. | |||||||||
Apparizione divina |
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5 Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. |
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6 Il Signore passò davanti a lui proclamando: « Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di grazia e di fedeltà, |
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7 che conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione ». |
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8 Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. | |||||||||
9 Disse: « Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, mio Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa' di noi la tua eredità ». |
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L'alleanza |
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10 Il Signore disse: « Ecco io stabilisco un'alleanza: in presenza di tutto il tuo popolo io farò meraviglie, quali non furono mai compiute in nessun paese e in nessuna nazione: tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l'opera del Signore, perché terribile è quanto io sto per fare con te. |
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11 Osserva dunque ciò che io oggi ti comando. Ecco io scaccerò davanti a te l'Amorreo, il Cananeo, l'Hittita, il Perizzita, l'Eveo e il Gebuseo. |
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12 Guardati bene dal far alleanza con gli abitanti del paese nel quale stai per entrare, perché ciò non diventi una trappola in mezzo a te. | |||||||||
13 Anzi distruggerete i loro altari, spezzerete le loro stele e taglierete i loro pali sacri. |
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14 Tu non devi prostrarti ad altro Dio, perché il Signore si chiama Geloso: egli è un Dio geloso. | |||||||||
15 Non fare alleanza con gli abitanti di quel paese, altrimenti quando si prostituiranno ai loro dèi e faranno sacrifici ai loro dèi, inviteranno anche te: tu allora mangeresti le loro vittime sacrificali. |
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16 Non prendere per mogli dei tuoi figli le loro figlie, altrimenti, quando esse si prostituiranno ai loro dèi, indurrebbero anche i tuoi figli a prostituirsi ai loro dèi. | |||||||||
17 Non ti farai un dio di metallo fuso. |
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18 Osserverai la festa degli azzimi. Per sette giorni mangerai pane azzimo, come ti ho comandato, nel tempo stabilito del mese di Abib; perché nel mese di Abib sei uscito dall'Egitto. |
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19 Ogni essere che nasce per primo dal seno materno è mio: ogni tuo capo di bestiame maschio, primogenito del bestiame grosso e minuto. |
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20 Il primogenito dell'asino riscatterai con un altro capo di bestiame e, se non lo vorrai riscattare, gli spaccherai la nuca. Ogni primogenito dei tuoi figli lo dovrai riscattare. Nessuno venga davanti a me a mani vuote. | |||||||||
21 Per sei giorni lavorerai, ma nel settimo riposerai; dovrai riposare anche nel tempo dell'aratura e della mietitura. |
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22 Celebrerai anche la festa della settimana, la festa cioè delle primizie della mietitura del frumento e la festa del raccolto al volgere dell'anno. | |||||||||
23 Tre volte all'anno ogni tuo maschio compaia alla presenza del Signore Dio, Dio d'Israele. | |||||||||
24 Perché io scaccerò la nazioni davanti a te e allargherò i tuoi confini; così quando tu, tre volte all'anno, salirai per comparire alla presenza del Signore tuo Dio, nessuno potrà desiderare di invadere il tuo paese. | |||||||||
25 Non sacrificherai con pane lievitato il sangue della mia vittima sacrificale; la vittima sacrificale della festa di pasqua non dovrà rimanere fino alla mattina. |
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26 Porterai alla casa del Signore, tuo Dio, la primizia dei primi prodotti della tua terra. Non cuocerai un capretto nel latte di sua madre ». |
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27 Il Signore disse a Mosè: « Scrivi queste parole, perché sulla base di queste parole io ho stabilito un'alleanza con te e con Israele ». |
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28 Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti senza mangiare pane e senza bere acqua. Il Signore scrisse sulle tavole le parole dell'alleanza, le dieci parole. |
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Mosè ridiscende dal monte |
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29 Quando Mosè scese dal monte Sinai - le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte - non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui. |
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30 Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a lui. | |||||||||
31 Mosè allora li chiamò e Aronne, con tutti i capi della comunità, andò da lui. Mosè parlò a loro. |
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32 Si avvicinarono dopo di loro tutti gli Israeliti ed egli ingiunse loro ciò che il Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai. | |||||||||
33 Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso. |
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34 Quando entrava davanti al Signore per parlare con lui, Mosè si toglieva il velo, fin quando fosse uscito. Una volta uscito, riferiva agli Israeliti ciò che gli era stato ordinato. |
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35 Gli Israeliti, guardando in faccia Mosè, vedevano che la pelle del suo viso era raggiante. Poi egli si rimetteva il velo sul viso, fin quando fosse di nuovo entrato a parlare con lui. |
Indice |
34,1-35 | c 34 Il
c 34 contiene il racconto jahvista dell'alleanza sinaitica. Sul suo aspetto di « rinnovamento dell'alleanza », cf. Es 32, nota al c. 34,1 Dopo prime, BJ con i LXX ha: « sali verso di me sulla montagna »; omesso dal TM. |
34,5-9 | È un testo molto denso, che sintetizza le caratteristiche del Dio dell'AT. Si ricollega a Es 33,18-23, dove la richiesta di Mosè era esaudita solo in parte, attraverso la rivelazione del significato del nome. Dio è nello stesso tempo un Dio di misericordia e di giustizia. |
34,6 | Jahve realizza ciò che aveva promesso ( Es 33,19-23 ) e rivela i suoi attributi divini, e in modo particolare la sua misericordia. |
34,10-28 | L'introduzione del discorso è come un prologo storico, che evidenzia l'operato di Dio a favore d'Israele in relazione alle meraviglie che Dio opererà (
v. 10 ). Seguono le richieste a Israele. La prima è di tenersi lontano dalle popolazioni che abitano in Canaan, per non rischiare di adorare i loro dèi ( v. 12 ). Le altre costituiscono un decalogo a prevalente contenuto cultuale, tra cui il primo comandamento del culto esclusivo e senza immagini ( vv. 14.17 ). 34,10 L'alleanza comporta nello stesso tempo promesse e comandi: non c'è opposizione tra « grazia » e « legge ». Talvolta i vv 14-26 sono chiamati il « decalogo cultuale » ( sebbene non ci si accordi per distinguervi dieci comandi ) o il codice jahvista dell'alleanza, di cui fissa le condizioni: oltre la proibizione dell'idolatria e il sabato, che si ritrovano anche nel decalogo di Es 20, vi sono prescrizioni cultuali: feste, primizie, sacrifici. |
34,13 | Per le stele, vedere
Es 23,24+. Il piuolo sacro, 'ashera, era l'emblema della dea dell'amore e della fecondità, Ashera ( greco: Astarte ), da cui trae il nome. |
34,14 | In quale senso Dio è geloso? |
34,15 | Per opposizione al culto di Jahve, paragonato a un matrimonio legale, il culto dei falsi dèi è equiparato a una prostituzione ( cf. Ez 16 e Ez 23; Os 1-3; Ap 17 ). |
34,19 | Dopo mio, il TM aggiunge: « tutti i tuoi greggi », omesso dai LXX. - ogni … maschio: con i LXX; il TM ha: « che nascerà maschio ». |
34,28 | Il Signore: manca nel testo originale; è inserito da BC come tentativo di dare un soggetto al verbo scrisse ( cf.
Es 34,1;
Dt 10,4 ). Non si esclude, con BJ, che il soggetto possa essere anché Mosè ( cf. v 27 ). - le dieci parole: probabilmente glossa. |
34,29 | raggiante: il contatto prolungato con il divino ha reso diafano e splendente il volto di Mosè; di qui la necessità del velo ( su questo vedi le riflessioni di Paolo in
2 Cor 3 ). L'ebraico fa riferimento a un termine che significa "corno", ma metaforicamente anche "raggio", ad es. del sole ( Ab 3,4 ). Da qui le statue di Mosè con "corna". La Vulgata aveva infatti tradotto: Moyses … ignorabat quod cornuta esset facies sua. I vv 29-35 sono di origine incerta. Riferiscono una tradizione sui raggi del volto di Mosè, espressi dal verbo qaran, derivato da qeren, « corno », da dove la traduzione letterale della volg.: « il suo viso aveva corna ». I vv 29-33 utilizzano questa tradizione per descrivere Mosè mentre scende dalla montagna; i vv 34-35 la uniscono alla tenda del convegno, nella tradizione di Es 33,7-11. |
34,35 | era raggiante: dopo queste parole, il TM ripete ancora: « la pelle del viso di Mosè »; BJ e BC con i LXX omettono. |