Benedetto

S. Benedetto da Norcia

Santo e padre del monachesimo occidentale, patrono d'Europa ( Norcia ca 480 - Montecassino ca 547 ); festa: 11 luglio.

Fondatore dei benedettini ( v. ) improntò quest'ordine, che ne ricorda significativamente il nome, di un'inconfondibile fisionomia, mediante l'influsso durevole della sua personalità e di quella Regola, da lui redatta, che avrebbe contribuito a plasmare sia l'intero monachesimo d'occidente sia non secondari aspetti della civiltà europea.

Le fonti biografiche

I suoi dati biografici ci sono giunti quasi esclusivamente mediante la trasfigurazione letteraria, edificante e in certo senso propagandistica, che papa Gregorio Magno ( v. ) ne offrì nell'intero secondo libro e in altri sparsi sviluppi dei suoi Dialoghi.

Quantunque la presentazione di Benedetto da parte di Gregorio Magno sia condotta in chiave spesso miracolistica, ma del resto affascinante per il nativo candore, alcune scansioni storiche vi risaltano in maniera criticamente assodabile.

Gli anni della giovinezza e la scelta dell'eremo

Benedetto nacque in una famiglia di piccola nobiltà provinciale.

Per volere dei genitori, al termine della sua prima formazione raggiunse Roma, onde continuarvi gli studi letterari e giuridici.

Sentì tuttavia precocemente il bisogno di una vita ritirata, lontana dalle dissolutezze e dai divertimenti di Roma e dai contrasti che vi laceravano la comunità cristiana, divisa tra Simmaco e Lorenzo, entrambi contendenti per il soglio pontificio.

Attratto dall'ideale dell'eremitismo, si stabilì in una zona disabitata dei monti Simbruini a Subiaco.

Fondazione dei cenobi

L'accorrere e l'infoltirsi di schiere di discepoli indussero Benedetto a distribuirli in dodici piccoli monasteri, organizzati secondo la Regola di s. Pacomio ( v. ).

Benedetto maturò frattanto l'idea di una diversa tipologia di monastero e ne pose le basi concrete tra il 525 e il 529 con un insediamento a Montecassino.

Il monastero, in sé completo, traduceva un ideale cenobitico da praticare sotto la guida di un abate, la cui auctoritas ( autorità ), robusta ma affettuosamente comprensiva, si atteggiava sul modulo del pater familias ( padre di famiglia ); la vita era inoltre imperniata sulla preghiera, la lettura sacra, il lavoro manuale, con proiezioni apostoliche all'esterno e sempre mantenendo una capacità simultaneamente espansiva e attrattiva.

La "Regola" e l'irraggiamento successivo

La Regola, elaborata da Benedetto nella tarda maturità, presentava principi ascetici, codici comportamentali, legami e dinamiche comunitarie.

Il prestigio acquisito da Benedetto ebbe anche rilievo politico, come dimostra l'ascendente da lui esercitato sul re degli ostrogoti Totila e non gli permise di rimanere appartato dal resto del mondo cristiano: tu confidente e consigliere di personaggi come s. Sabino, implicati nei rapporti con la Chiesa costantinopolitana.

Morì, probabilmente, il 21.III.547.

Pio XII lo proclamò patrono d'Europa.

v. Monachesimo

... XV

Papa ( Genova 1854 - Roma 1921 ).

Giacomo Della Chiesa fu ordinato sacerdote nel 1878, no minato arcivescovo di Bologna dal 1908; venne eletto papa il 28.V.1914, in una fase storica delicatissima per l'imperversare della prima guerra mondiale.

Il suo atteggiamento durante la conflagrazione si contraddistinse per una neutralità non inerte, ma percorsa da incessanti richiami evangelici ( celebre rimase il suo appello del 1917 contro l'"inutile strage" ).

Dopo il conflitto indirizzò la Chiesa da un lato all'impegno sociale, considerando nevralgico per gli assetti economici il ruolo dei lavoratori, e dall'altro sulla linea di una lungimirante azione missionaria.

S. Benedetto da Norcia Abate

Magistero

Benedetto non fondò un'istituzione monastica finalizzata principalmente all'evangelizzazione dei popoli barbari, come altri grandi monaci missionari dell'epoca, ma indicò ai suoi seguaci come scopo fondamentale, anzi unico, dell'esistenza la ricerca di Dio: "Quaerere Deum".

Angelus Benedetto XVI
10-7-2005