Nudità
Nelle Scritture la nudità è la condizione in cui sono creati i progenitori. La nudità di Adamo e di Eva è senza vergogna ( Gen 2,25 ), perché è indice di un rapporto confidente e senza ombre con il Creatore e segno di una piena integrazione nei rapporti reciproci e nel mondo. Sarà il peccato a rompere questo equilibrio e a dar vita a un contesto di ostilità e di sopraffazione da cui difendersi. L'insorgere del pudore ( Gen 3,7 ) segna un'altra tappa: descrive la maturità umana in questo mondo di peccato. La nudità non diviene peccato, ma la cifra di una condizione umana attraversata da una linea di ostilità, da una ferita. Condividendo questa condizione segnata da ostilità, Gesù, nella nudità della nascita ( Lc 2,7 ) e nella nudità della Croce ( Gv 19,23-24 ), ci riporta a quell'amore infinito nel quale la nostra miseria può finalmente essere riconciliata. |
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Schedario biblico |
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Vestito | F 30 |