Meditazioni per le domeniche dell'anno |
Egli si riproduce continuamente in esso per essere sempre con essi e per renderli partecipi della sua divinità ( 2 Pt 1,4 ), per trasformare il loro cuore e il loro corpo in tabernacoli viventi ( 1 Cor 6,19 ) nei quali possa riposare come in un luogo piacevole per lui e onorifico per chi lo riceve, e anche il più vantaggioso per essi.
Fu certamente in favore dei suoi Discepoli e di quelli che hanno il loro spirito, che Gesù Cristo ha fatto questa istituzione; e per metterli a parte del suo spirito che ha dato loro il suo Corpo in questo augusto Sacramento.
Adorate Gesù Cristo in questo gesto; unitevi alle sue intenzioni e partecipate più frequentemente che potete a questa santa istituzione.
2 Gesù Cristo istituendo questo divino Sacramento, ha cambiato il pane nella sua Carne e il vino nel suo Sangue.Fu in questa circostanza che egli divenne il Pane vivo, disceso dal cielo ( Gv 6,51 ), per unirsi a noi, per incorporarsi a noi e per comunicarsi a una creatura bassa e vile.
Questo Pane celeste si unisce alla nostra anima per nutrirla di Dio e per ingrassarla, come si esprime Tertulliano, con la Carne di Gesù Cristo.
Egli si spoglia di tutto lo splendore della sua Divinità e prende l'apparenza di un pane comune; apparenza che non ha proporzione alcuna con ciò che contiene; ciò che sostituisce il pane è la sua stessa sostanza, oggetto della venerazione degli Angeli e degli uomini.
Ammirate questa santa istituzione, rendetevi degni di profittarne conducendo una santa vita; pregate oggi Gesù Cristo, che viene in voi, di distruggere radicalmente le vostre inclinazioni e il vostro spirito, perché riusciate ad avere solo le sue inclinazioni lasciandovi guidare solo dal suo spirito ( Rm 8,13 ).
3 L'amore che Gesù Cristo ha per noi gli ha fatto istituire questo divino Sacramento, per offrirsi tutto a noi e restare sempre con noi.Egli sapeva che, immediatamente dopo, avrebbe sofferto e sarebbe morto per noi e che l'offerta che avrebbe fatto di sé sulla croce sarebbe avvenuta una sola volta ( Eb 10,10 ), sapeva inoltre che, dopo essere asceso al cielo, non sarebbe più comparso tra gli uomini.
E allora, per darci un pegno della sua tenerezza e della sua bontà, prima di morire, lasciò agli Apostoli e, nella loro persona, a tutta la Chiesa, il suo Corpo e il suo Sangue in modo che, nei secoli a venire, fossero un pegno prezioso dell'amore tenero che ha per noi.
Ricevete oggi questo dono con rispetto e con ringraziamento.
Ricambiate a Gesù amore per amore in considerazione di un beneficio più grande; fate in modo che l'amore che nutrite per lui, come anche il desiderio che avete di unirvi a lui, vi impegnino ad avere un grande amore per comunione frequente.
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