Giovanni |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
3. La Pasqua del pane di vita |
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( Nuovo rifiuto della rivelazione ) |
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La moltiplicazione dei pani |
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1 Dopo questi fatti, Gesù andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, |
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2 e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. | ||||||
3 Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli. | ||||||
4 Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. | ||||||
5 Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: « Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare? ». |
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6 Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. | ||||||
7 Gli rispose Filippo: « Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo ». |
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8 Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: | ||||||
9 « C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente? ». |
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10 Rispose Gesù: « Fateli sedere ». C'era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. |
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11 Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. | ||||||
12 E quando furono saziati, disse ai discepoli: « Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto ». | ||||||
13 Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. | ||||||
14 Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: « Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo! ». |
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15 Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo. |
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Gesù Raggiunge i discepoli camminando sul mare |
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16 Venuta intanto la sera, i suoi discepoli scesero al mare |
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17 e, saliti in una barca, si avviarono verso l'altra riva in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio, e Gesù non era ancora venuto da loro. |
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18 Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. | ||||||
19 Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. | ||||||
20 Ma egli disse loro: « Sono io, non temete ». | ||||||
21 Allora vollero prenderlo sulla barca e rapidamente la barca toccò la riva alla quale erano diretti. | ||||||
Discorso nella sinagoga di Cafàrnao |
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22 Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò che c'era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti. | ||||||
23 Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberìade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie. | ||||||
24 Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. | ||||||
25 Trovatolo di là del mare, gli dissero: « Rabbì, quando sei venuto qua? ». | ||||||
26 Gesù rispose: « In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. |
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27 Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo ». |
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28 Gli dissero allora: « Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio? ». | ||||||
29 Gesù rispose: « Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato ». |
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30 Allora gli dissero: « Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? |
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31 I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo ». |
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32 Rispose loro Gesù: « In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; » | ||||||
33 il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo ». | ||||||
34 Allora gli dissero: « Signore, dacci sempre questo pane ». | ||||||
35 Gesù rispose: « Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete. |
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36 Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete. |
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37 Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, | ||||||
38 perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. |
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39 E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno. |
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40 Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno ». | ||||||
41 Intanto i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: « Io sono il pane disceso dal cielo ». | ||||||
42 E dicevano: « Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo? ». |
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43 Gesù rispose: « Non mormorate tra di voi. | ||||||
44 Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. |
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45 Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. |
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46 Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. |
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47 In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna. | ||||||
48 Io sono il pane della vita. | ||||||
49 I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; | ||||||
50 questo è il pane che discende dal cielo, perché chi me mangia non muoia. | ||||||
51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo ». |
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52 Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: « Come può costui darci la sua carne da mangiare? ». | ||||||
53 Gesù disse: « In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. |
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54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. | ||||||
55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. | ||||||
56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. |
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57 Come il Padre, che ha la vita ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. |
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58 Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno ». |
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59 Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao. | ||||||
60 Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: « Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo? ». |
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61 Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: « Questo vi scandalizza? |
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62 E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? |
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63 È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. |
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64 Ma vi sono alcuni tra voi che non credono ». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. |
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65 E continuò: « Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio ». | ||||||
66 Da allora molti dei suoi discepoli si ritirarono indietro e non andavano più con lui. | ||||||
La confessione di Pietro |
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67 Disse allora Gesù ai Dodici: « Forse anche voi volete andarvene? ». |
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68 Gli rispose Simon Pietro: « Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; |
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69 noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio ». | ||||||
70 Rispose Gesù: « Non ho forse scelto io voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo! ». Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: questi infatti stava per tradirlo, uno dei Dodici. |
Indice |
6,1-71 | Seconda pasqua 6,1-15 Gesù moltiplica i pani e i pesci La moltiplicazione dei pani e dei pesci è un miracolo raccontato da tutti e quattro i vangeli ( Mt 14,13-21; Mc 6,30-44; Lc 9,10-17 ). Nel vangelo di Giovanni esso diventa il punto di partenza per il grande discorso sul pane di vita. 6,1 Siamo di nuovo in Galilea, come al termine del c. 4. |
6,4 | Il pane dato da Gesù sarà la nuova pasqua. |
6,11-13 | L'annotazione che Gesù stesso distribuisce i pani e i pesci, la preghiera di ringraziamento, il comando di raccogliere i pezzi avanzati, sono probabili allusioni all'eucaristia. |
6,15 | si ritirò: con la maggior parte dei testimoni; S, alcuni mss vet. lat., volg. e altri hanno invece: « fuggì ». |
6,16-21 | Un altro segno: Gesù cammina sul mare Il miracolo, che ha paralleli in Mc 6,45-52 e Mt 14,22-33, mostra che in Gesù è data la presenza di Dio ( sono io, v. 20 ), che apre una strada di salvezza per gli uomini |
6,20 | non temete: qualche testimone omette. |
6,22-58 | Il pane della vita 6,22-64 Secondo alcuni, un discorso eucaristico ( Gv 6,51-58: Gesù, vero nutrimento mediante il suo corpo e il suo sangue; cf. Gv 6,51+ ) sarebbe stato inserito nel racconto-discorso seguente: ai giudei che reclamano un « segno » analogo a quello della manna ( vv 30-31; cf. Gv 1,21+ ), Gesù risponde: con l'insegnamento del Padre che trasmetto agli uomini ( cf. Gv 3,11+ ), sono io il vero pane, assimilabile mediante la fede ( v 32s ). I giudei non comprendono ( vv 60-66 ), a eccezione di Pietro e dei discepoli ( vv 67-71 ). Per comprendere questo tema, cf. Dt 8,3; Pr 8,22-24 e Pr 9,1-6; Sir 24,3 e Sir 24,17-21; Lc 11,29-32. |
6,23 | dopo che il Signore aveva reso grazie: con la maggior parte dei testimoni; BJ con D e altri omette. |
6,26-27 | La folla non ha compreso il vero significato della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Essa cerca un cibo terreno, che non dura; Gesù invece intende offrirle un cibo che rimane per la vita eterna, cioè la sua parola e la sua persona. |
6,27 | darà: con quasi tutti i testimoni; S, D e altri leggono: « dà ». - il suo sigillo: il sigillo dello Spirito ricevuto nel battesimo ( Mt 3,16+; cf. Rm 4,11+ ), potenza di Dio per effettuare i « segni » ( cf. Mt 12,28; At 10,38; Ef 1,13; Ef 4,30; 2 Cor 1,22 ). |
6,29 | l'opera di Dio: alle « opere » dei giudei, Gesù oppone la fede nell'inviato di Dio. |
6,31 | Citazione di
Sal 78,24. la manna: la manna di Es 16,1+ era considerata come il nutrimento del popolo messianico ( Sal 78,23-24; Sal 105,40; Sap 16,20-22+ ). I cristiani vi hanno visto un'immagine del pasto eucaristico ( 1 Cor 10,3-4+ ). Gesù la evoca qui come una figura del vero alimento della fede ( Gv 6,35-50 ), la sua carne e il suo sangue, sorgente di vita eterna ( Gv 6,51-58; cf. Mt 4,4; Mt 14,13-21 ). |
6,35 | Dicendo Io sono il pane della vita, Gesù afferma di essere quella salvezza che ogni uomo, consapevolmente o inconsapevolmente, va cercando (
vv. 48.51 ). Io sono: l'espressione greca egô eimi evoca il nome divino rivelato a Mosè ( Es 3,14+, cf. Gv 8,24+ ); ma qui e in molti altri passi, essa introduce anche la spiegazione di una parabola espressa in gesti o parole: qui Gesù designa se stesso come il pane vero, raffigurato dalla manna e dal pane appena moltiplicato ( cf. Gv 6,41.48.51; Gv 8,12; Gv 10,7-11; Gv 11,25; Gv 15,1 ). - chi viene a me non avrà più fame: come la sapienza ( Pr 9,1s ), Gesù invita gli uomini a convito. Per Giovanni, Gesù è la sapienza di Dio che la rivelazione biblica tendeva a personificare ( cf. Gv 1,1+ ). Tale convinzione poggia sull'insegnamento del Cristo, che emerge già nei sinottici ( Mt 11,19; Lc 11,31p ), ma qui è molto più accentuato: la sua origine è misteriosa ( Gv 7,27-29; Gv 8,14.19; cf. Gb 28,20-28 ); lui solo conosce i misteri di Dio e li rivela agli uomini ( Gv 3,11-12.31-32; cf. Mt 11,25-27p; Sap 9,13-18; Bar 3,29-38 ); egli è pane vivo che sazia la fame ( Gv 6,35; cf. Pr 9,1-6; Sir 24,19-22; Mt 4,4p; cf. Dt 8,3 ). |
6,37 | colui che viene a me: venire a Gesù equivale a credere. |
6,40 | chiunque vede il Figlio: « vedere » il Figlio è discernere e riconoscere che egli è realmente il Figlio inviato dal Padre ( cf. Gv 12,45; Gv 14,9; Gv 17,6+ ). |
6,41 | i giudei mormoravano di lui: come gli ebrei nel deserto ( cf. Es 16,2s; Es 17,3; Nm 11,1; Nm 14,27; 1 Cor 10,10 ). |
6,45 | Citazione di Is 54,13. |
6,49-58 | Cosa significa mangiare Gesù e la sua carne, che è il pane vivente? |
6,51 | e la mia carne per la vita del mondo: sottinteso: data » o « consegnata » ( come precisano molti mss: rec. antiochena, cod. Koridethi, due cod. della vet. lat. ). Questa espressione concisa richiama 1 Cor 11,24: « questo è il mio corpo che è per voi » ( cf. Lc 22,19 ). Allusione alla passione. |
6,53-58 | Il pane che viene da Dio e dona la vita è la parola di Gesù ed è l'eucaristia. In questa seconda parte del discorso si parla più direttamente dell'eucaristia ( carne, sangue, mangiare e bere ). |
6,54 | Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna: Gesù è il vero pane, come Parola di Dio ( v 32s ) e come vittima offerta in sacrificio, mediante il suo corpo e il suo sangue, per la vita del mondo ( vv 51-58; cf. Gv 6,22+ ). La parola « carne » suggerisce il rapporto tra l'eucaristia e l'incarnazione: l'uomo si nutre del Verbo fatto carne ( Gv 1,14 ). |
6,56 | dimora in me e io in lui: l'espressione « essere in » e più ancora « rimanere in », con molte varianti nei soggetti e nei complementi, è caratteristica del linguaggio giovanneo. La relazione di presenza interiore, che così si esprime, evidentemente è determinata dalla natura delle realtà o delle persone in causa: l'una è sempre più grande dell'altra, soprattutto se si tratta di una persona divina. Questo va osservato in particolare se la relazione è reciproca, come qui ( Gv 10,38; Gv 14,10.20; Gv 15,4-7; Gv 17,21-23.26; 1 Gv 2,24; 1 Gv 3,24; 1 Gv 4,12-16 ). |
6,57 | colui che mangia di me vivrà per me: l'eucarestia comunica ai fedeli la vita che il Figlio ha dal Padre. |
6,58 | mangiarono: si registrano due aggiunte: « la manna » o « nel deserto ». - i padri vostri: con volg., molti mss greci e altri; alcuni codici della vet. lat., D, sir. e altri hanno invece: « i nostri padri »; BJ con B e la maggior parte dei testimoni, legge: « i padri ». |
6,59-71 | Crisi tra i discepoli |
6,60 | La parola dura non si riferisce unicamente alla misteriosa presenza di Gesù nel pane e nel vino, ma a tutto il contenuto del discorso. |
6,62 | Quando Gesù risorgerà e ritornerà al Padre, allora si capirà il senso vero di ciò che egli sta dicendo: il suo corpo, donato nell'eucaristia, è un corpo reale, ma al tempo stesso spiritualizzato, non più legato al tempo e allo spazio. |
6,63 | L'uomo lasciato a se stesso è incapace di capire le cose di Dio e di salvarsi ( la carne non giova a nulla ); soltanto lo Spirito di Dio può farlo rinascere e aprirlo a nuovi orizzonti ( lo Spirito dà la vita ). le parole che vi ho dette sono spirito e vita: le parole di Gesù sul pane celeste rivelano una realtà divina che è sorgente di vita per l'uomo. Solo lo Spirito ( cf. Gv 1,33+ ) può darne l'intelligenza ( cf. Gv 14,26+ ). |
6,69 | il santo di Dio: cioè: l'inviato ed eletto di Dio, consacrato e unito a lui in modo eminente, il Messia ( cf.
Gv 10,36;
Gv 17,19;
Mc 1,24+ ). Altri testimoni leggono: « tu sei il Cristo, il Figlio di Dio »; oppure: « il Figlio del Dio vivente » ( cf. Mt 16,16 ); oppure: « tu sei il Cristo, il Figlio santo di Dio ». |