Meditazioni per il tempo del ritiro |
questa affermazione deve farvi capire che in cielo la vostra felicità sarà più grande di quella di cui godrà chi ha lavorato solo per la sua salvezza; e sarà più grande in proporzione dal numero dei ragazzi che avrete istruito e conquistato a Dio.
Il lavoro di ognuno, dice l'Apostolo, il lavoro cioè di quelli che avranno lavorato a edificare la Chiesa, sarà ben visibile e sarà conosciuto nel giorno del Signore, perché il fuoco proverà la qualità dell'opera di ciascuno ( 1 Cor 3,13 ) soprattutto di chi avrà istruito i ragazzi e li avrà formati alla pietà ).
Si potrà constatare allora chi li avrà formati allo spirito del cristianesimo e chi avrà procurato loro una solida pietà.
Sarà facile distinguerli dagli altri che non li avranno formati a una buona pratica e che saranno stati negligenti nei loro riguardi.
Se, dice l'Apostolo, la sua opera resisterà - l'opera cioè del bravo insegnante i cui alunni avranno acquistato una pietà costante per mezzo della sua dedizione e delle sue cure - costui sarà ricompensato in proporzione del suo lavoro ( 1 Cor 3,14 ).
Considerate che la vostra ricompensa sarà grande, ma che lo sarà in proporzione ai frutti che avrete riportato nelle anime dei ragazzi affidati alle vostre cure.
San Paolo, animato da questo sentimento, scriveva ai Corinzi: Voi sarete, nel futuro, il nostro vanto nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo ( 2 Cor 1,14 ).
Voi potrete dire la stessa cosa dei vostri discepoli e cioè che, nel giorno del giudizio, i vostri discepoli saranno la vostra gloria, ma solo se li avrete istruiti bene e se essi avranno profittato del vostro insegnamento.
Quel giorno, infatti, istruzione e profitto saranno svelati a tutto il mondo.
E così, il vostro diligente insegnamento vi procurerà una grande gloria, non solo in quel giorno, ma durante tutta l'eternità, perché la gloria che avete procurato loro, rimbalzerà su di voi.
Dedicatevi dunque con grande impegno a compiere i doveri che il vostro lavoro vi impone, potrete così godere di questo beneficio.
2 Saranno davvero grandi le consolazioni che godrà chi avrà procurato la salvezza delle anime, nel vedere che un grande numero di esse sono in cielo a godere la beatitudine che ha procurato loro.Proprio così accadrà a chi ha insegnato a molte persone le verità della religione.
Lo leggiamo in Daniele a cui un angelo del Signore disse: Coloro che avranno indotto molti alla giustizia cristiana, risplenderanno come le stelle per tutta l'eternità ( Dn 12,3 ).
Risplenderanno in mezzo a quelli che hanno istruito ed essi, a loro volta, testimonieranno eternamente una grande riconoscenza per i numerosi insegnamenti che hanno ricevuto e li considereranno, dopo Dio, la causa della loro salvezza.
Immensa sarà la gioia che un Fratello delle Scuole Cristiane proverà nel vedere che tanti suoi alunni hanno raggiunto la felicità eterna, di cui gli sono debitori, per la grazia di Gesù Cristo.
Quale corrispondenza ci sarà allora tra la gioia del maestro e quella dei discepoli!
Proveranno certamente una grande soddisfazione nel ragionare insieme sui beni che l'appello di Dio fa loro sperare e sul tesoro di gloria e sull'eredità di Dio nella dimora dei Santi ( Ef 1,8 ).
In futuro, mettetevi nella disposizione d'animo di compiere con esattezza il vostro dovere perché, subito dopo la vostra morte, possiate entrare in possesso della grande felicità che Dio vi ha riservato.
Possiate anche avere la gioia di vedere i vostri discepoli che, al termine dei loro giorni, verranno in cielo a godere con voi questa felicità.
3 Il santo re David afferma che si sentirà sazio quando Dio gli farà la grazia di vederlo e di goderlo nella gloria del cielo ( Sal 17,15 ), perché la vista di Dio occupa talmente le facoltà dell'anima che essa, per così dire, non si sente più se stessa, perché quando si sprofonda in questo divino oggetto, ne è completamente compenetrata.È questa la felicità che possederà in cielo chi avrà aiutato le anime a salvarsi.
A condizione, però, che l'abbia fatto in modo vantaggioso per la Chiesa e che, con le sue premure, abbia rivestito un gran numero di discepoli della veste dell'innocenza che avevano perduto o che abbia contribuito a farla conservare a molti altri che non l'avevano mai perduta peccando.
Questo capiterà a chi avrà esercitato la funzione di angelo custode dei ragazzi che la Provvidenza gli ha affidato, e che, lavorando in continuazione con zelo ardente sarà riuscito a salvare in gran numero.
Quale tripudio di gioia avrete, ascoltando la voce di quelli che avete portato in cielo, tenendoli quasi per mano, e che diranno di voi, il giorno del giudizio e poi in cielo, ciò che diceva di san Paolo e dei suoi accompagnatori, una ossessa liberata poi dallo stesso Apostolo: Questi uomini sono servi del Dio Altissimo che ci hanno annunziato la via della salvezza ( At 16,17 ).
Presenteranno il bene che avete fatto loro.
Il giorno del giudizio, alcuni presenteranno a Gesù la veste dell'innocenza che avete fatto loro conservare in tutto il suo splendore; altri che, dopo aver peccato, hanno lavato la loro veste nel sangue dell'Agnello ( Ap 7,14 ), gli presenteranno i fastidi che vi siete presi per ricondurli sulla via della salvezza; tutti insieme poi uniranno la loro voce per ottenere da Gesù Cristo un giudizio favorevole, pregandolo di non differire il possesso della felicità che avete procurato loro con le vostre fatiche e con le vostre cure.
Quanto sarà grande la gloria che godrà chi avrà istruito i giovani, quando il suo zelo e le sue sollecitudini per salvare i ragazzi, saranno rivelati a tutti gli uomini e quando tutto il cielo risuonerà del ringraziamento che questi fortunati ragazzi renderanno a chi ha loro insegnato la via del cielo!
Fate dunque in modo che, con le direttive buone e sagge che darete ai ragazzi a voi affidati possiate procurarvi questi benefici e la gloria eterna.
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