Spiegazione del metodo di orazione

Gli ultimi tre atti della seconda parte

Su un mistero

229 Compiuti i tre atti, che hanno noi per oggetto, ne restano ancora tre i:

1 - un atto di unione a Nostro Signore,

2 - un atto di domanda a Dio,

3 - un atto di invocazione dei Santi per i quali abbiamo una speciale devozione.

1 - Atto di unione a Nostro Signore.

230 Si fa un atto di unione a Nostro Signore  unendosi interiormente allo spirito che ebbe in questo mistero, e alle disposizioni interiori che ebbe, chiedendogli di metterci a parte di questo mistero e di queste disposizioni, e pregandolo incessantemente di farci la grazia di penetrare nello spirito del mistero e nella pratica delle virtù che esso mette in risalto.

231 Poiché Nostro Signore volle essere un figlio dell'uomo, ( Is 3,5-7 ) per meritare la grazia di essere rigenerati secondo lo spirito ( 1 Gv 3,1-3 ) e diventare, per mezzo di lui, figli di Dio, ( Gal 4,5 ) attraverso l'adozione e la grazia che è in Gesù Cristo ( Gv 1,17 ) e che è venuto a portare agli uomini, come afferma S. Giovanni, è sommamente opportuno unirsi a Gesù nascente, se vogliamo entrare in sintonia con lui, partecipando al suo spirito, che ci consente di accostarci al Padre, in qualità di figli, adottati nell'unico suo figlio. ( Gal 4,5-6 )

È anche opportuno pregare Nostro Signore ( Rm 8,14-17 ) perché ci unisca alle sue disposizioni.

232 A questo si può giungere attraverso l'atto di unione.

Preghiamo così:

a. Mi unisco a te, divino Gesù, Dio bambino, mosso dall'ardente desiderio di condividere lo spirito della tua santa infanzia, delle tue disposizioni e della grazia che hai meritato per me, nel mistero del tuo Natale.

b. Con profondissima umiltà ti supplico, amabile Gesù, di attirarmi dentro il tuo cuore divino, di unirmi al tuo Santo Spirito e alle disposizioni che avevi mentre eri nella stalla di Betlemme, adagiato nel presepio, sul fieno e sulla paglia, ( ovvero in braccio alla tua santa Madre ). ( Lc 2,8 )

c. Ti prego insistentemente di mettermi a parte dei sentimenti e degli affetti di umiltà, di docilità, di sottomissione e di obbedienza ( Eb 10,5-7 ) che avevi verso il tuo Padre celeste, la tua santa Madre, il tuo padre putativo, ( Fil 2,8 ) il grande S. Giuseppe. ( Lc 2,51 )

Concedimi, Signore, che con la tua grazia anch'io provi questi affetti e queste disposizioni verso chi ha il diritto di darmi ordini.

Fa che sia sempre pronto e disposto a sottomettermi, con semplicità, a qualsiasi persona, come hai fatto tu.

d. Ti prego, Signore, fa che con il tuo aiuto possa partecipare appieno al tuo santo amore per la povertà, la mortificazione e le sofferenze; fammele amare e praticare con mire di fede, in unione al tuo spirito, alle tue disposizioni, aiutato dagli impulsi e dagli effetti della tua santa grazia che agisce e opera in me, con il cui sostegno, ti prometto di collaborare al limite del possibile.

e. Aiutami con la tua potenza, te ne prego, mio buon Salvatore, perché sono debole.

Crea in me un nuovo essere, fa che divenga una nuova creatura, che non viva e non agisca più ( 2 Cor 5,17; Rm 6,11-14 ) come il figlio di un peccatore, ma come figlio di Dio, ( Gal 3,26 ) rigenerato e adottato, per tuo mezzo, dall'eterno Padre. ( Rm 8,14-17 )

f. Imprimi in me il tuo sigillo, Signore, che agisca come il sigillo sulla cera; che io sia in te e tu in me, ma davvero e con efficacia. ( Gv 18,5 )

Che non viva più in me e per me, ma in te e per te, ( Gal 2,20 ) in modo che sia tu a vivere e ad agire in me.

g. Dammi, Signore, il tuo spirito di bambino ( Gv 3,34 ) che, unito a te, mi conforti a gridare a Dio, ( Rm 8,15 ) Abba! Padre mio.

Atto di domanda

233 Se l'atto di unione a Nostro Signore sopra un mistero, è fatto bene e interiormente, e se siamo uniti interiormente e intimamente a lui, saremo allora ben disposti a presentarci con fiducia filiale alla presenza di Dio Padre, ( Ef 3,12 ) per ottenere da lui lo spirito del mistero e le grazie che Nostro Signore ha meritato per noi.

234 Perciò l'atto che segue è rivolto all'eterno Padre al quale chiediamo umilmente lo spirito del mistero, pregandolo con fiducia di concedercelo per i meriti di Nostro Signore e in unione a lui, perché è solo in lui e per il suo spirito che osiamo chiederlo e che speriamo ottenere. ( Gv 16,24-26 )

235 Ecco come si potrebbe fare:

a. Eterno Padre, che sei il Signore del cielo e della terra ( At 17,24 ) e che hai avuto tanta bontà per gli uomini, ( Mt 11,25 ) da inviare loro il tuo unico Figlio, perché non perissero quelli che crederanno in lui e lo accoglieranno; ( Rm 8,14-17 ) hai anzi voluto che, divenendo tuoi figli adottivi ( Sal 4,5 ) in Gesù Cristo tuo Figlio, avessero la vita eterna; ( Gv 3,16 )

b. ti supplico, con profonda umiltà, di accordarmi benevolmente lo spirito del mistero del Natale del tuo Figlio prediletto che, per amore nostro, ha voluto farsi bambino.

Ti prego, per amore suo, di concedermi un cuore e uno spirito di bambino, perché io possa amarti come il mio vero e unico Padre; che ti tema, ti onori e ti obbedisca come fa un bravo figlio con il suo papa.

c. Concedimi anche, per piacere, o Signore, una copiosa parte dello spirito e della grazia di tuo Figlio.

Rinnovami, o mio Dio, per mezzo di lui, nello spirito e nella grazia. ( Gv 3,17 )

Concedimi uno spirito di sottomissione e di obbedienza verso di te e verso chi tiene il tuo posto su questa terra.

d. Concedimi, ti prego, di riuscire a disprezzare le ricchezze caduche della terra, gli onori vani di questo mondo e i piaceri fugaci di questa vita, che trascinano con essi eterni malanni.

Tuo Figlio, infatti, li ha respinti e mi hai insegnato a sostituirli con altri che convengono maggiormente alla qualità di figlio di Dio ( Gv 1,12 ) che è venuto a procurarmi.

Convincimi, Signore, ad abbracciare - a suo esempio - la povertà, i disprezzi e le sofferenze della vita, come mezzo per giungere alla vera beatitudine. ( Lc 6,24-26 )

e. Ti prego con insistenza, Padre mio e Dio mio, di accordarmelo in unione e per mezzo di Nostro Signore, ( Ef 3,12; Lc 11,13 ) perché è in lui solo e per il suo Spirito ( Gv 16,24-26 ) che ardisco chiederlo e che spero di ottenere dalla tua paterna bontà.

Scrive, infatti, S. Paolo: Non è possibile che dandoci tuo figlio, che è l'unico che prediligi, non ci dia anche, in lui e per lui, ogni altra cosa. ( Rm 8,32 )

Atto di invocazione dei Santi

236 L'ultimo atto della seconda parte è un atto di invocazione dei Santi per i quali abbiamo una devozione speciale.

È molto utile pregare i Santi e ricorrere alla loro intercessione, per ottenere il loro aiuto, perché - come dice un Santo - spesso Dio concede alle loro suppliche quanto nega alle nostre; le nostre, infatti, sono spesso imperfette.

237 È vero che se l'atto di unione a Nostro Signore è fatto bene, dobbiamo nutrire fiducia che l'eterno Padre ci concederà quanto gli domandiamo ( Ef 3,12; Lc 11,13 ) nel nome e in unione al suo caro Figlio. ( Gv 15,16 )

Non siamo però sicuri di aver fatto l'atto di unione e di domanda con la perfezione dovuta, ci conviene quindi ricorrere ai Santi, perché - aiutati dalle loro preghiere e intercessioni - che Dio, di cui sono amici, gradisce sempre, possiamo ottenere risposta alle nostre domande, e anche - come afferma la Chiesa - la sovrabbondanza dei suffragi dei Santi che ci sarà di grande aiuto presso Dio.

238 Si fa un atto di invocazione dei Santi, per i quali abbiamo una devozione speciale, e soprattutto di quelli che erano presenti al mistero, sul quale abbiamo fatto orazione, o che vi sono stati coinvolti, affinché intercedano per noi presso Dio, chiedendogli per noi lo spirito del mistero e testimoniando loro la grande fiducia che abbiamo nella loro intercessione.

239 Dobbiamo dare sempre la preferenza alla SS.ma Vergine - anche se non è stata presente al mistero sul quale si fa orazione - perché è nostra Madre, nostra Avvocata e nostra Mediatrice presso suo Figlio; perché ci ama e ha un grande potere su Dio, e anche perché ci ama di un amore più intenso di qualsiasi altra persona, compresi i Santi.

240 Subito dopo dobbiamo invocare S. Giuseppe che è il Patrono e il Protettore della Società, convinti, come siamo, che ha un grande ascendente su Dio.

241 E poi il santo Angelo Custode e il santo Patrono, sia di battesimo che di religione, che hanno particolarmente a cuore il nostro interesse, perché siamo stati posti sotto la loro speciale protezione e raccomandati da Dio alle loro cure.

242 Nel mistero del Natale del Signore, la SS.ma Vergine ha preso direttamente parte mettendolo al mondo; ( Lc 2,7 ) S. Giuseppe si è preso cura di lui come padre putativo; ( Lc 3,23 ) i Santi Angeli vi hanno assistito e l'hanno adorato cantando la sua gloria e rivelandolo ai pastori che poi andarono a fargli visita. ( Lc 2,13-17 )

243 L'atto di invocazione può farsi così:

a. Vergine santissima e degnissima Madre di Dio ti supplico con grande umiltà per l'onore infinito che ti proviene dall'essere Madre del Messia, che è il vero Dio, e che verginalmente mettesti alla luce, collaborando così al sacro mistero della Natività; ti prego di volermi benevolmente accordare la tua potente protezione presso il tuo dilettissimo Figlio e il suo eterno Padre, perché mi concedano lo spirito di questo mistero.

b. Nutro un'immensa fiducia nella tua materna bontà e sono certo che mi farai questa grazia e che Dio - considerando chi gliela chiede - mi accorderà abbondantemente e misericordiosamente ogni cosa.

244 - Invocazione a S. Giuseppe

a. Grande S. Giuseppe, Padre mio glorioso e ottimo, ti chiedo, con grande umiltà, per l'amore tenerissimo e rispettosissimo con il quale accogliesti tra le tue braccia il Verbo incarnato, il Figlio di Dio fattosi uomo, come tuo figlio adottivo; ( Gv 1,14; Lc 3,24 ) ti chiedo di unirti alla SS.ma Vergine i tua carissima sposa e mia gloriosissima Signora, ( Lc 1,17 ) per pregare insieme Nostro Signore e il suo celeste Padre perché mi accordino lo spirito di questo mistero di salvezza, in quella pienezza di cui posso essere capace, ( Ef 1,1-23 ) con la misericordia e la grazia di Dio.

b. Sono immensamente fiducioso che Dio mi concederà tutto ciò che gli chiederai per me.

Io prometto di avere per te e per la tua santa Sposa, gratitudine eterna.

245 - Invocazione ai santi angeli e ai pastori

a. Santi Angeli di Dio che avete assistito alla nascita del Dio Bambino, l'avete adorato e gli avete reso i vostri omaggi,

b. in nome della gioia con cui avete cantato: "Gloria a Dio altissimo" e al suo Figlio incarnato, ( Lc 2,14 ) e che avete invitato gli uomini ad andare a ossequiarlo, annunziando loro la buona novella della sua felice nascita; vi prego ( Lc 2,16-17 ) di pregare Dio e il suo Figlio diletto perché mi conceda la grazia di partecipare allo spirito e alla grazia di questo mistero secondo la grandezza della loro misericordia. ( Ef 1,1-23 )

c. E voi, fortunati pastori, che avete avuto il privilegio di vedere per primi il Salvatore del mondo, di essere i testimoni delle sue ammirevoli virtù, e di profittare della pace e delle grazie che è venuto a portare sulla terra agli uomini di buona volontà, ( Lc 2,14 )

d. vi prego di chiedere a Nostro Signore di volere misericordiosamente mettermi a parte di questa pace e di queste grazie, e, con il loro aiuto, di penetrare anch'io in questo mistero, praticando le virtù di cui il divino Salvatore mi da l'esempio.

246 - Invocazione all'angelo custode, ai santi patroni

a. Santo Angelo di Dio e mio caritatevolissimo custode, e voi grandi santi N.N., miei gloriosi patroni, in nome dell'interessamento che avete per me, e per l'amore che portate a Dio e al suo figlio Gesù Cristo, nostro amabile Salvatore, vi prego di interessarvi presso la sua divina Bontà perché mi conceda lo spirito di questo mistero, e la grazia di mettere fedelmente in pratica i propositi che ho fatto.

b. Ho grande fiducia nella vostra carità e nella intercessione, e vi considero e vi onoro come miei padri e protettori presso Dio.

c. Invoco anche voi tutti, angeli beati, santi e sante, perché mi otteniate lo stesso favore, per l'amore di Dio e la salvezza della mia anima.

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