Le otto questioni di Dulcizio |
( che viene trattata per ultima )
Ora fermati un po' su ciò di cui ho differito la trattazione.
Tu chiedi: Perché il Signore, che conosceva perfettamente il futuro, ha detto: " Ho scelto Davide uomo secondo il mio cuore ", ( At 13,22; 1 Sam 13,14 ) pur avendo commesso numerosi e gravi peccati?
5.2 Se noi lo riferiamo allo stesso Davide, che fu re d'Israele dopo la riprovazione e la morte di Saul, ( 2 Sam 5,3 ) Dio, che conosceva il futuro, ha previsto più esattamente in lui una tale pietà e una così sincera penitenza da annoverarlo nel numero di coloro di cui egli dice: Beati coloro ai quali sono rimesse le colpe e perdonati i peccati.
Beato l'uomo a cui Dio non imputa il peccato. ( Sal 32,1-2 )
Dio dunque, sapendo che egli avrebbe peccato e avrebbe cancellato i suoi peccati mediante una pia umiltà e una sincera penitenza, perché non avrebbe potuto dire: Ho trovato Davide uomo secondo il mio cuore? ( At 13,22; 1 Sam 13,14 )
A quest'uomo, che compiva tante opere buone e viveva in così grande pietà e con identica pietà offriva per i suoi peccati il sacrificio di uno spirito contrito, non doveva forse non imputare il peccato?
Per tutto questo è detto con assoluta verità: Ho trovato Davide uomo secondo il mio cuore.
Certamente se non era secondo il cuore di Dio a motivo del peccato, lo era senz'altro a motivo della riparazione dei suoi peccati mediante un'appropriata penitenza.
In lui non era dunque secondo il cuore di Dio solo ciò che Dio non gli ha imputato.
Quindi eliminato questo, ossia ciò che non gli veniva imputato, che altro restava se non dire in tutta verità: Ho trovato Davide uomo secondo il mio cuore?
Se noi però vogliamo intendere profeticamente questo detto in rapporto a Cristo, non c'è alcun problema, a meno che non si voglia domandare come Cristo abbia potuto essere rettamente chiamato con questo nome.
Ma noi risponderemo che era della stirpe di Davide, dal quale Cristo ha preso la carne.
Noi dimostriamo anche che questo nome di Cristo non è senza esempio.
Troviamo infatti chiarissimamente che Gesù Cristo è stato chiamato Davide nel profeta Ezechiele, dove si leggono sulla bocca di Dio Padre le parole: Susciterò per le mie pecore un pastore che le pascerà, Davide mio servo.
Egli le condurrà al pascolo e sarà il loro pastore.
E io, il Signore, sarò il loro Dio e Davide mio servo sarà principe in mezzo a loro; io, il Signore, ho parlato. ( Ez 34,23-24 )
E in un altro passo dice: Un solo re regnerà su tutti; non saranno più due popoli né più saranno divisi in due regni.
Non si contamineranno più con i loro idoli, con i loro abomini e le loro iniquità.
Io li libererò da tutti i luoghi in cui hanno peccato e li purificherò.
E saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.
Il mio servo Davide sarà loro re e ci sarà un solo pastore per tutti loro. ( Ez 37,22-24 )
Anche il profeta Osea, preannunciando il tempo attuale dei Giudei e poi la loro fede in Cristo, ha chiamato Cristo col nome di Davide, dicendo: Poiché per lunghi giorni staranno gli Israeliti senza re e senza capo, senza sacrificio e senza altare, senza sacerdozio, senza oracoli. ( Os 3,4 )
Nessuno contesta che i Giudei oggi siano così.
Ma ciò che dice l'apostolo Paolo, parlando ai Gentili: Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia per la loro disobbedienza, così anch'essi ora sono diventati disobbedienti in vista della misericordia usata verso di voi, perché anch'essi ottengano misericordia; ( Rm 11,30-31 ) lo stesso profeta l'aveva detto molto tempo prima, aggiungendo: Poi torneranno gli Israeliti e cercheranno il Signore loro Dio, e Davide loro re e trepidi si volgeranno al Signore e ai suoi beni, alla fine dei giorni. ( Os 3,5 )
Anche qui col nome di Davide è preannunziato Cristo; infatti Davide, re d'Israele, era già morto da tempo, quando queste cose venivano profetizzate.
Il Signore Gesù della sua stirpe doveva invece ancora venire nella carne: ecco perché secondo il linguaggio profetico era chiamato Davide.
Anche l'apostolo Paolo sembra aver citato questo testo negli Atti degli Apostoli in modo da poterlo riferire al re Davide, successore di Saul. Dice tra l'altro: Poi essi chiesero un re, e Dio diede loro Saul, figlio di Cis, della tribù di Beniamino, per quarant'anni.
E dopo averlo rimosso suscitò loro il re Davide, al quale rese questa testimonianza: Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri.
Ma poiché subito dopo aggiunge: Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù, ( At 13,21-23 ) ha così indicato che questa testimonianza era da riferire piuttosto al Signore Gesù, che ha compiuto totalmente i voleri di Dio Padre in modo assai più perfetto del re Davide.
Di questi, secondo la spiegazione precedente, perdonati e non imputati i peccati, grazie anche a quella sua pia penitenza, si può ben dire che è stato trovato secondo il cuore di Dio.
Ma come ha adempiuto tutti i voleri di Dio?
Pur essendo stato lodato smisuratamente, quando la Scrittura ha narrato i suoi tempi e le sue gesta, viene tuttavia rimarcato che non ha distrutto le alture dove il popolo di Dio sacrificava contro il comando di Dio, che aveva ordinato di sacrificare solamente davanti al Tabernacolo dell'Alleanza, sebbene su quelle alture si sacrificasse a Dio stesso.
Più tardi il re Ezechia, che discendeva dalla stessa stirpe di Davide, le soppresse con suo grande onore e merito. ( 2 Re 18,4 )
5.4 Ho risposto, come ho potuto, alle tue domande.
Se riguardo a queste questioni hai trovato, o potrai trovare, qualcosa di meglio, ti saremmo assai grati se ce le farai conoscere.
Io infatti, come ti ho detto prima, preferisco apprendere piuttosto che insegnare.
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