Atti degli Apostoli |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
III. La missione di Bàrnaba e di Paolo |
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Il concilio di Gerusalemme |
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L'invio in missione |
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1 C'erano nella comunità di Antiòchia profeti e dottori: Bàrnaba, Simeone soprannominato Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d'infanzia di Erode tetrarca, e Saulo. |
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2 Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: « Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati ». |
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3 Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li accomiatarono. | |||||
A Cipro, il mago Elimas |
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4 Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, discesero a Selèucia e di qui salparono verso Cipro. | |||||
5 Giunti a Salamina cominciarono ad annunziare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei, avendo con loro anche Giovanni come aiutante. | |||||
6 Attraversata tutta l'isola fino a Pafo, vi trovarono un tale, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Jesus, |
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7 al seguito del proconsole Sergio Paolo, persona di senno, che aveva fatto chiamare a sé Bàrnaba e Saulo e desiderava ascoltare la parola di Dio. | |||||
8 Ma Elimas, il mago, - ciò infatti significa il suo nome - faceva loro opposizione cercando di distogliere il proconsole dalla fede. | |||||
9 Allora Saulo, detto anche Paolo, pieno di Spirito Santo, fissò gli occhi su di lui e disse: | |||||
10 « O uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, quando cesserai di sconvolgere le vie diritte del Signore? |
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11 Ecco la mano del Signore è sopra di te: sarai cieco e per un certo tempo non vedrai il sole ». Di colpo piombò su di lui oscurità e tenebra, e brancolando cercava chi lo guidasse per mano. |
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12 Quando vide l'accaduto, il proconsole credette, colpito dalla dottrina del Signore. |
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Arrivo ad Antiòchia di Pisidia |
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13 Salpati da Pafo, Paolo e i suoi compagni giunsero a Perge di Panfilia. Giovanni si separò da loro e ritornò a Gerusalemme. |
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14 Essi invece proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiòchia di Pisidia ed entrati nella sinagoga nel giorno di sabato, si sedettero. |
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15 Dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della sinagoga mandarono a dire loro: « Fratelli, se avete qualche parola di esortazione per il popolo, parlate! ». |
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La predicazione di Paolo davanti ai Giudei |
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16 Si alzò Paolo e fatto cenno con la mano disse: « Uomini di Israele e voi timorati di Dio, ascoltate. |
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17 Il Dio di questo popolo d'Israele scelse i nostri padri ed esaltò il popolo durante il suo esilio in terra d'Egitto, e con braccio potente li condusse via di là. |
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18 Quindi, dopo essersi preso cura di loro per circa quarant'anni nel deserto, |
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19 distrusse sette popoli nel paese di Canaan e concesse loro in eredità quelle terre, |
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20 per circa quattrocentocinquanta anni. Dopo questo diede loro dei Giudici, fino al profeta Samuele. |
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21 Allora essi chiesero un re e Dio diede loro Saul, figlio di Cis, della tribù di Beniamino, per quaranta anni. |
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22 E dopo averlo rimosso dal regno, suscitò per loro come re Davide, al quale rese questa testimonianza: Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri. |
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23 Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù. | |||||
24 Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di penitenza a tutto il popolo d'Israele. |
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25 Diceva Giovanni sul finire della sua missione: Io non sono ciò che voi pensate che io sia! Ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali. |
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26 Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata questa parola di salvezza. |
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27 Gli abitanti di Gerusalemme infatti e i loro capi non l'hanno riconosciuto e condannandolo hanno adempiuto le parole dei profeti che si leggono ogni sabato; |
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28 e pur non avendo trovato in lui nessun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che fosse ucciso. |
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29 Dopo aver compiuto tutto quanto era stato scritto di lui, lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. |
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30 Ma Dio lo ha risuscitato dai morti | |||||
31 ed egli è apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono i suoi testimoni davanti al popolo. |
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32 E noi vi annunziamo la buona novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta, |
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33 poiché Dio l'ha attuata per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo secondo: Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato. |
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34 E che Dio lo ha risuscitato dai morti, in modo che non abbia mai più a tornare alla corruzione, è quanto ha dichiarato: Darò a voi le cose sante promesse a Davide, quelle sicure. |
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35 Per questo anche in un altro luogo dice: Non permetterai che il tuo santo subisca la corruzione. |
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36 Ora Davide, dopo aver eseguito il volere di Dio nella sua generazione, morì e fu unito ai suoi padri e subì la corruzione. | |||||
37 Ma colui che Dio ha risuscitato, non ha subito la corruzione. | |||||
38 Vi sia dunque noto, fratelli, che per opera di lui vi viene annunziata la remissione dei peccati |
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39 e che per lui chiunque crede riceve giustificazione da tutto ciò da cui non vi fu possibile essere giustificati mediante la legge di Mosè. |
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40 Guardate dunque che non avvenga su di voi ciò che è detto nei Profeti: |
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41 Mirate, beffardi, stupite e nascondetevi, poiché un'opera io compio ai vostri giorni, un'opera che non credereste, se vi fosse raccontata! ». |
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42 E mentre uscivano, li pregarono di esporre ancora queste cose nel prossimo sabato. | |||||
43 Sciolta poi l'assemblea, molti Giudei e proseliti credenti in Dio seguirono Paolo e Bàrnaba ed essi, intrattenendosi con loro, li esortavano a perseverare nella grazia di Dio. |
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Paolo e Bàrnaba si rivolgono ai pagani |
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44 Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola di Dio. | |||||
45 Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono pieni di gelosia e contraddicevano le affermazioni di Paolo, bestemmiando. |
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46 Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: « Era necessario che fosse annunziata a voi per primi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco noi ci rivolgiamo ai pagani. |
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47 Così infatti ci ha ordinato il Signore: Io ti ho posto come luce per le genti, perché tu porti la salvezza sino all'estremità della terra ». |
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48 Nell'udir ciò, i pagani si rallegrarono e glorificavano la parola di Dio e abbracciarono la fede tutti quelli che erano destinati alla vita eterna. |
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49 La parola di Dio si diffondeva per tutta la regione. |
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50 Ma i Giudei sobillarono le donne pie di alto rango e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li scacciarono dal loro territorio. |
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51 Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio, |
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52 mentre i discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo. |
Indice |
13,1-3 | Invio in missione 13,1 Questa lista di nomi presenta forse l'organismo direttivo della comunità antiochena: persone che congiungono in sé il compito di profeti ( At 11,27 ) e quello di maestri, interpreti della Scrittura e custodi della tradizione. profeti e dottori: Il carisma proprio del dottore o didascalo, lo rende adatto a dare ai fratelli un insegnamento morale e dottrinale basato normalmente sulla Scrittura ( cf. 1 Cor 12-14+ ). - I cinque profeti e dottori qui enumerati rappresentano il governo della chiesa di Antiochia; confrontare la lista dei dodici ( At 1,13 ) e quella dei sette ( At 6,5 ). Come questi ultimi, sembra che anche i cinque di Antiochia siano giudei ellenisti. |
13,2 | celebrando il culto: l'uso di questo termine equipara le preghiere comuni dei cristiani al culto sacrificale dell'antica legge ( cf. Rm 1,9+ ). |
13,3 | imposero loro le mani: l'imposizione delle mani esprime qui affidamento a Dio e intercessione per il compito missionario (
At 14,26 e
At 15,40 ). Ttale gesto della comunità sembra raccomandare alla grazia di Dio i nuovi missionari, scelti ( v 2 ) e inviati ( v 4 ) dallo Spirito santo. Perciò il rito non ha lo stesso identico valore che in At 6,6, dove i sette ricevono il mandato dagli apostoli ( cf. 1 Tm 4,14+ ). |
13,4-12 | Bàrnaba e Saulo nell'isola di Cipro 13,4 Selèucia: alle foci dell'Oronte, era il porto di Antiòchia, da cui distava 25 chilometri. verso Cipro: patria di Barnaba ( At 4,36 ). |
13,5 | Salamina: il maggiore porto dell'isola di Cipro, situato nella sua parte orientale. nelle sinagoghe dei giudei: il metodo costante di Paolo ( At 17,2 ) consiste nel rivolgersi prima ai giudei ( cf. At 13,14; At 14,1; At 16,13; At 17,10.17; At 18,4.19; At 19,8; At 28,17.23 ). Risponde a un principio: la priorità spetta ai giudei ( At 3,26; At 13,46; Rm 1,16; Rm 2,9-10; Mc 7,27 ). Solo dopo il loro rifiuto ci si rivolge ai pagani ( cf. At 13,46; At 18,6; At 28,28 ). |
13,6 | Bar-Iesus: significa in aramaico "figlio di Gesù"; Paolo gli opporrà la qualifica di figlio del diavolo ( v. 10 ). |
13,9 | Colui che finora era stato menzionato con il nome ebraico Saulo, da qui in poi è denominato Paolo, nome romano che egli portava accanto a quello ebraico fin dalla giovinezza. Il mutamento avviene proprio quando Paolo diventa figura di primo piano nella missione. detto anche Paolo: i giudei e gli orientali in genere prendevano anche un nome secondo l'uso del mondo greco-romano: Giovanni portava il nome Marco ( At 12,12 ); Giuseppe-Barsabba il nome Giusto ( At 1,23 ); Simone il nome Niger ( At 13,1 ); Tabità il nome Dorca ( At 9,36, ecc. ). Qui per la prima volta Luca dà a Paolo il nome romano, il solo con il quale sarà chiamato in seguito. Inoltre Paolo è messo al primo posto: non è più un secondo di Barnaba, ma il vero capo della missione ( v 13 ). |
13,13-15 | Arrivo di Bàrnaba e Paolo ad Antiòchia in Pisidia 13,13 Lo sbarco fu verosimilmente ad Attàlia ( At 14,25 ), perché Perge era a 25 chilometri dal mare. |
13,14 | Da Perge ad Antiòchia ci sono 160 chilometri di viaggio difficoltoso. Antiòchia era al confine con la Pisìdia e talora è annoverata in questa provincia, benché di fatto fosse la sede dell'amministrazione civile e militare della Galazia del sud. |
13,15 | Dopo le preghiere iniziali, il culto sinagogale prevedeva una lettura da uno dei cinque libri della Legge e una dai libri profetici; seguiva la spiegazione dei testi da parte di un membro qualificato della comunità. qualche parola di esortazione: si tratta di esortazioni che prendevano lo spunto dalla Scrittura ( cf. Rm 15,4 ). L'uso delle sinagoghe, come appare qui, si ritrova nelle riunioni liturgiche cristiane, nelle quali questi discorsi di esortazione sono tenuti dai « profeti » o dottori ( cf. 1 Cor 14,3.31; 1 Tm 4,13; Eb 13,22; At 11,23; At 14,22; At 15,32; At 16,40; At 20,1.2 ). |
13,16-43 | Discorso di Paolo nella sinagoga di Antiòchia 13,16-41 È il grande discorso inaugurale di san Paolo, in cui Luca intende darci una sintesi della predicazione dell'apostolo ai giudei. Comprende due parti: la prima ( vv 16-25 ) è un riassunto della storia sacra (cf. il discorso di Stefano, c 7), con l'aggiunta di un cenno a Giovanni Battista; nella seconda parte ( vv 26-39 ) Paolo afferma che Gesù, morto e resuscitato, è veramente il messia atteso ( predicazione strettamente imparentata con i discorsi di Pietro, meno la finale che evoca la dottrina dell'apostolo sulla giustificazione mediante la fede ). Il discorso termina ( vv 40-41 ) con un monito severo, desunto dalla Scrittura ( cf. At 28,26-27 ). 13,16 fatto un cenno con la mano: gesto abituale dell'oratore antico per attirare l'attenzione degli uditori: stendeva la mano destra, con le due dita minori piegate e le altre tre diritte ( cf. At 19,33; At 21,40; At 26,1 ). - Uomini di Israele e voi …: sono indicate le due categorie di uditori, i giudei di nascita e i « timorati di Dio » ( At 10,2+ ). |
13,17 | Il Dio di questo popolo di Israele: traduzione letterale; BJ preferisce: « il Dio di questo popolo, il Dio d'Israele ». |
13,18 | dopo essersi preso cura: una variante legge: « li sopportò » ( o: « li sostenne » ). |
13,20 | per circa quattrocentocinquanta anni: nel testo occ. ( e antiocheno ) si legge: « per quattrocentocinquanta anni circa, egli diede loro dei giudici ». Il testo resta oscuro. |
13,21 | Saul: di cui Paolo, ugualmente della tribù di Beniamino (
Rm 11,1;
Fil 3,5 ), portava il nome. Per quanti anni regnò Saul? |
13,22 | La testimonianza resa a Davide è una citazione mista da Sal 89,21; 1 Sam 13,14 e Is 44,28. |
13,23 | La promessa (
v. 32 ), che non viene esplicitata, è quella fatta da Natan a Davide in
2 Sam 7,12-16. trasse: con la grande maggioranza dei mss. BJ preferisce la lezione del testo occ. « suscitò » o « resuscitò ». Il verbo greco supposto da questa variante ( egeirô ), ha un doppio significato e l'argomentazione sfrutta questa ambiguità come in At 3,20-26: la « promessa » è stata realizzata dalla resurrezione di Gesù ( vv 32-33; At 26,6-8 ); anche per la resurrezione Gesù è stato costituito salvatore ( cf. At 5,31; At 2,21; At 4,12; Rm 5,9-10; Fil 3,20, ecc. ). Quindi il verbo, che nel v 22 significa « suscitare », a partire dal v 30 significa senza dubbio « resuscitare ». Invece nel v 23, fa da transizione tra i due sensi. |
13,25 | ciò che voi pensate: BJ sceglie una lezione diversa: « colui che voi pensate ». |
13,26 | a noi: BJ preferisce la variante: « a voi ». |
13,27 | Gli abitanti di Gerusalemme …: secondo il testo corrente, che potrebbe anche essere tradotto: « gli abitanti di Gerusalemme … non hanno riconosciuto lui né le Scritture, e ( le ) hanno adempiute condannandolo a morte ». BJ adotta la lezione del testo occ. |
13,28 | nessun motivo di condanna a morte: uno dei temi dell'apologetica cristiana: Gesù innocente e condannato ingiustamente ( cf.
At 3,13-14;
Lc 23,14.22.47; Mt 27,3-10.19.23-24 ). - chiesero a Pilato che fosse ucciso: il testo si presenta nelle due seguenti forme principali: « che ( egli ) lo facesse uccidere » ( Alessandria, Antiochia ) e « che essi potessero ucciderlo » ( volg., sir. ). Altra variante del testo occidentale: «lo consegnarono a Pilato perché fosse ucciso». |
13,29 | nel sepolcro: il testo occ. è più ampio: « … scritto di lui, domandarono a Pilato, dopo averlo crocifisso, di poterlo deporre dal patibolo, e avendo ottenuto l'autorizzazione lo deposero e lo misero nel sepolcro ». |
13,31 | quelli che erano saliti con lui dalla Galilea: questo richiamo alla testimonianza degli apostoli, che erano venuti dalla Galilea, sorprende un po' nella bocca di Paolo, che non separa la sua testimonianza dalla loro ( 1 Cor 15,3-11 ). |
13,33-37 | Tre citazioni scritturistiche hanno la funzione di mostrare che nella risurrezione di Gesù si è compiuta la promessa di
2 Sam 7,12-16: essa costituisce l'intronizzazione del messia davidico ( Sal 2,7 ); in essa si compie la fedeltà di Dio che garantisce la solidità del suo regno ( Is 55,3 ); l'immunità dalla corruzione assicura la stabilità di questo regno ( Sal 16,10 ). 13,33 loro figli: una variante porta: « nostri figli ». - nel salmo secondo: in base al modo di contare i salmi divenuto abituale. Testo occ., secondo l'uso antico di unire insieme i Sal 1 e 2 ( cf. Giustino, Tertulliano, Cipriano ): « nel salmo primo »; BJ traduce: « nei salmi ». - oggi ti ho generato: la resurrezione del Cristo è stata la sua intronizzazione messianica; la sua umanità è entrata nel godimento dei suoi privilegi di Figlio di Dio ( cf. Rm 1,4+ ). |
13,34 | le cose sante: è la promessa della santità, come di un dono riservato ai tempi messianici, che sgorgherà dal nuovo Davide, il Cristo resuscitato. |
13,40 | non avvenga su di voi: la incredulità e il rifiuto dei giudei (
Mt 21,33+;
Mt 22,1+ ) sono un tema tipico di Luca ( cf.
At 13,5+ ); vi tornerà nella conclusione del libro degli Atti ( At 28,26-27 ). |
13,41 | Citazione di Ab 1,5 ( LXX ). |
13,42 | mentre uscivano, li pregavano: B legge: « mentre uscivano, essi stimarono conveniente di … ». |
13,43 | proseliti: qui in senso largo, corrispondente ai « timorati di Dio » e ai « pii » ( At 10,2+ ). - seguirono Paolo e Barnaba: una variante aggiunge: « giudicando conveniente farsi battezzare ». - nella grazia di Dio: un'aggiunta occ. porta: « e così la parola di Dio si diffondeva per tutta la città ». |
13,44-52 | Noi ci rivolgiamo ai pagani 13,44 la parola di Dio: S e A leggono: « la parola del Signore »; D invece ha: « ad ascoltare Paolo che parlava a lungo del Signore ». |
13,46 | con franchezza: l'idea di « franchezza » o di « sicurezza », già sottolineata a proposito degli apostoli (
At 4,13.29.31 ), ritorna con insistenza quando si tratta di Paolo (
At 9,27-28;
At 14,3;
At 19,8;
At 26,26;
At 28,31 ). Stessa insistenza nell'epistolario paolino ( 1 Ts 2,2; 2 Cor 3,12; 2 Cor 7,4; Fil 1,20; Ef 3,12; Ef 6,19-20 ). |
13,47 | Al testo di
Is 49,6, qui citato, fanno riferimento anche altri passi fondamentali dell'opera lucana ( come
Lc 2,32;
At 1,8;
At 26,23 ): Gesù messia è la luce delle genti e realizza questo ruolo attraverso i suoi testimoni. Citazione libera secondo i LXX. Il testo può essere inteso sia di Paolo stesso ( cf. At 26,17-18 ), apostolo e dottore dei pagani ( cf. Rm 11,13; 1 Tm 2,7; Ef 3,8, ecc. ), sia del Cristo resuscitato ( At 26,23, che sembra dipendere da Is 49,6, e Lc 2,32, tributario di Is 49,6.9 ): è lui la luce delle nazioni, ma di fatto le illuminerà solo in forza della testimonianza degli apostoli ( cf. At 1,8+ ); la profezia è quindi un comando per l'apostolo dovendone assicurare il compimento. |
13,48 | di Dio: con B, D; BJ sceglie la variante: « del Signore ». vita eterna: cf. v 46, cioè la vita del mondo futuro ( At 3,15+ ); ci arriveranno solo coloro i cui nomi « sono scritti nel cielo » ( Lc 10,20 ), nel « libro della vita » ( Fil 4,3; Ap 20,12+ ). « Destinati alla vita del mondo futuro » è una espressione corrente presso i rabbini. Nell'insegnamento cristiano questa destinazione alla gloria implica prima la fede nel Cristo ( Gv 10,26+; Rm 8,28-30 e già At 2,39 ). |
13,51 | Scuotere la polvere dei piedi è segno di distacco e di separazione da quanti hanno rifiutato l'annuncio (
Lc 9,5;
Lc 10,11 ). Icònio si trova a 140 chilometri a est di Antiòchia. |