Specchio di precetti morali dalla Sacra Scrittura |
Guai a voi che pensate alle vanità e tramate il male nei vostri giacigli!
Alla luce del mattino lo eseguono: la loro mano è contro Dio.
Desideravano campi e li hanno presi con la violenza e anche le case hanno rapito.
Hanno calunniato il prossimo e la casa di lui, l'amico e il suo possesso ereditario [ Mi 2,1-2 ].
Dopo un po': Ascoltate queste parole, o principi della casa di Giacobbe, e voi, giudici della casa d'Israele che detestate il [ giusto ] giudizio e sovvertite ogni giustizia!
Voi edificate Sion nel sangue e Gerusalemme sull'iniquità.
I suoi capi giudicavano a seconda dei regali, i suoi sacerdoti insegnavano per ottenere compensi e i suoi profeti davano responsi in base al denaro.
Con tutto ciò si appoggiavano sul Signore dicendo: Non è forse tra noi il nostro Dio?
Dunque non c'incoglierà alcun male [ Mi 3,9-11 ].
Dopo un po': T'indicherò, o uomo, ciò che è buono e ciò che il Signore esige da te.
Eccotelo: agire con giustizia, amare la misericordia e camminare con fedeltà dinanzi al tuo Dio [ Mi 6,8 ].
E dopo tre versi: C'è tuttora fuoco nella casa dell'empio: i tesori, frutto di iniquità e la misura scarsa che provoca una grande ira.
Approverò forse le bilance false e i pesi ingiusti che porti nella borsa?
Ciò facendo i suoi ricchi si sono coperti d'iniquità e i suoi abitanti proferivano menzogne: nella loro bocca c'era una lingua ingannatrice [ Mi 6,10-12 ].
Dopo dodici versi: Guai a me, che sono diventato come uno che raccoglie in autunno i grappoli della vendemmia.
Non c'è un grappolo da mangiare; [ invano ] un fico primaticcio ha desiderato il mio cuore.
Sono scomparsi i santi dalla terra e tra gli uomini non c'è persona retta.
Tutti stanno in agguato per versare il sangue; ognuno bracca il proprio fratello per ucciderlo, e chiamano bene il male che commettono.
Il principe esige e il giudice è pronto ad eseguire [ i suoi ordini ]; il potente manifesta [ a gran voce ] le pretese del suo cuore [ Mi 7,1-3 ].
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