Vita di Mosé |
Mosè usa le parole più adatte per proporre al popolo la prospettiva della liberazione, riuscendo a suscitare in tutti una brama così ardente di libertà che i loro oppressori reagiscono duramente, decidendo di aggravare le sofferenze di quanti hanno ascoltato le parole di Mosè.
Questo si ripete esattamente anche adesso.
Molti, dopo aver dato ascolto a colui che ci libera dalla tirannide spirituale, udendone da vicino la parola, subiscono ancora da parte del nemico gli assalti delle tentazioni.
Ora, di fronte a tali assalti c'è chi diviene più buono e più forte nella fede, perché sa premunirsi contro i colpi avversi, ma c'è chi, più debole, cede alle difficoltà e alle accresciute fatiche.
Costoro allora affermano che è cosa più vantaggiosa fare i sordi alle promesse di liberazione che non intraprendere a lottare per ottenerla.28
Si verificò appunto questo tra gli Israeliti i quali, diventati pusillanimi, si misero ad accusare colui che aveva loro proposto la liberazione dalla schiavitù.
Non bisogna invece cessare di esortare e stimolare al bene chi, preso dallo spavento per l'inesperienza della tentazione, è rimasto bambino e imperfetto nell'anima.
Il demonio fa di tutto per perderci, ottenendo che gli uomini, una volta a lui sottomessi, non guardino più verso il cielo, ma si pieghino sulla terra a fabbricare mattoni.
In questo atteggiamento sono simboleggiate le soddisfazioni materiali, formate di terra e di acqua, come è dato vedere nei piaceri del ventre e della tavola e nelle altre soddisfazioni procurate dalla ricchezza.
Terra e acqua mescolate insieme formano il fango.
In verità, tutti quelli che si abbandonano alle soddisfazioni impure si riempiono di fango, senza mai riuscire a saziarsi, perché non appena svuotano il materiale versato prima, subito lo sostituiscono con dell'altro.
Proprio così fa il costruttore di mattoni, quando versa altro fango nella forma vuota.
Chi ha appagato un desiderio, si sente sospinto verso un altro oggetto da una nuova brama ancora insoddisfatta.
Quando l'anima, ottenendo ciò che desiderava, ha riempito questo suo vuoto, altri desideri sorgono in lei a creare altri vuoti.
Il succedersi di desideri inappagati continuerà in noi fino al termine della vita.
La divina voce del Vangelo e quella autorevole dell'Apostolo ci fanno osservare ( Mt 3,12; 1 Cor 3,12 ) che la canna e la paglia raccolta dagli Ebrei per ordini tirannici e mescolate con il fango per farne mattoni, costituiscono materia del fuoco.
La persona virtuosa che intende liberare chi è vittima dell'errore e condurlo a una vita libera e saggia, sa dal Vangelo ( Mt 4,1-11 ) che il demonio usa ogni mezzo per irretire con l'inganno le nostre anime, opponendo alla legge del Signore i sofismi dell'errore.
Dico questo fissando l'attenzione sui serpenti egiziani di cui ci parla il racconto e che rappresentano le malvagie arti dell'inganno.
Ma i serpenti sono stati distrutti dalla verga di Mosè e su ciò abbiamo già fatto appropriate riflessioni.
Armato di questa prodigiosa verga che, rimasta illesa, fu in grado di distruggere quelle degli Egiziani, Mosè avanza sul cammino di una vita spirituale ricca di eventi miracolosi.
Egli possiede il potere dei miracoli e ne usa non per suscitare l'ammirazione dei curiosi,29 ma per l'utilità dei salvati.
La forza derivante dai miracoli abbatte gli avversari e contemporaneamente dà sostegno ai fedeli.
Se teniamo presente lo scopo generale dei miracoli nella vita spirituale, saremo poi in grado di cogliere le finalità particolari di ciascuno di essi.
Però la comprensione dell'insegnamento della verità è in stretto rapporto con le disposizioni d'animo di quelli che l'ascoltano.
Il Verbo presenta a tutti indistintamente il bene e il male, ma c'è chi, docile al suo insegnamento, accoglie la luce nella sua mente e c'è chi non vuole esporre la propria anima ai raggi della verità, per cui rimangono in lui le tenebre dell'ignoranza.30
Se le riflessioni da noi fatte su questi punti non sono false, neppure lo saranno le applicazioni ai singoli fatti, perché lo studio dei particolari è già presente nella visione dell'insieme.
Non c'è da meravigliarsi che gli Ebrei restino immuni dalle disgrazie degli Egiziani, pur vivendo in mezzo a costoro.
Il fatto si ripete identico anche adesso.
Nelle grandi città dove la gente si trova in mezzo a opinioni contrastanti, l'acqua della fede si offrirà limpida e buona a coloro che l'attingono dall'insegnamento divino, ma si presenterà alterata in sangue a quelli che, danneggiati da dottrine malvagie, imitano gli atteggiamenti degli Egiziani.
L'orditore di inganni, con le arti della corruzione e della falsità, si adopera per far apparire sangue anche l'acqua degli Ebrei, tenta cioè di mostrare che la nostra non è la vera dottrina.
Egli potrebbe certo riuscire in questo tentativo di dare alle limpide acque della vera dottrina il colore apparente del sangue, cioè mescolarvi l'errore, ma non riuscirà mai a ottenere un'adulterazione completa.
In realtà gli Ebrei bevono acqua genuina, anche se i loro nemici hanno procurato apparenze capaci di trarli in inganno.
Quegli animali anfibi e schifosi che sono le rane ( esse passano la vita ora in acqua ora sulla terra, saltano e strisciano, sono nauseanti d'aspetto e maleodoranti ) penetrano in massa nelle case, nei letti, nei ripostigli degli Egiziani, ma lasciano immuni gli Ebrei.
L'uomo che conduce una vita intemperante, affogata nel fango, se esternamente riesce a conservare la sua natura di uomo, in realtà viene abbassato dalla passione al livello di una bestia, trasformandosi così in un essere anfibio e indefinibile.31
Egli è preso da una malattia vera e propria, della quale scoprirai i segni non nel suo letto soltanto, ma sulla sua tavola, nei suoi armadi, in tutta la sua casa.
Essi sono i contrassegni della dissolutezza.
Negli oggetti che uno tiene in casa si rivela se egli conduce una vita viziosa o una vita pura.
Sulle pareti della casa del vizioso sono visibili le eccitazioni al piacere sensuale, poiché l'artista vi ha raffigurato figure ignobili che esprimono in certo modo la malattia di cui l'anima è affetta e la cui vista costituisce un continuo eccitamento alla passione.
Nella casa della persona pura noti invece la vigile preoccupazione di sottrarre alla vista qualsiasi oggetto sensuale.
Lo stesso dicasi della tavola.
Mentre la persona virtuosa sa renderla pura, il vizioso che è avvoltolato nel fango, la rende immonda e carnale.
Introduciti nei ripostigli della casa dei dissoluti, cioè nelle pieghe nascoste e misteriose della loro esistenza e lì troverai più che altrove un vero esercito di rane.
Indice |
28 | Da pochi anni l'Oriente cristiano conosceva la vita di sant'Antonio scritta da Atanasio, che dava risalto alle tentazioni demoniache nella vita spirituale. |
29 | È interessante questa concezione del miracolo offerto come segno ai credenti e non solo destinato agli increduli come argomento apologetico. |
30 | È una tesi plotiniana: ignoranza e peccato sono frutto della mancanza di libertà ( Cf Enneadi III, 8, 6; VI, 9, 7 ). |
31 | Nell'opera De opificio hominis ( PG 44, 192 C D ) Gregorio aveva già descritto il contrasto tra l'anima ragionevole e le passioni bestiali presenti nell'uomo. |