Maestro di vita oltre la scuola |
A somiglianza di altri Fondatori di Famiglie religiose, Fr. Teodoreto, nella sua intrapresa, in partenza, non sapeva chiaramente fin dove sarebbe arrivato.
Pensava semplicemente a un'opera di perseveranza per gli ex alunni della scuola di S. Pelagia, e gli usci di mano un Istituto Secolare di portata universale.
Ci sono voluti due decenni, costellati di sacrifici, di incomprensioni, di prove e di riprove..., sopportate e superate dalla potenza della Fede e dalla diuturna preghiera, per condurre a compimento quello che era anche il desiderio ripetutamente e palesemente espresso da Gesù Crocifisso.
Fu il Card. Gamba, nel 1925 a fare ai Catechisti la rivelazione di se stessi e a dare a Fr. Teodoreto l'ultima indicazione per il compimento dell'opera sua.
Ma vediamone l'organizzazione, come cioè si struttura nei suoi vari aspetti e negli obbiettivi, tutto il complesso dell'Unione.
È la lucidissima descrizione che lo stesso Fr. Teodoreto fa in una importante corrispondenza all'autore di questa biografia:
«L'Istituto Secolare dell'Unione del S.S. Crocifisso e di Maria S.S. Immacolata, è composto esclusivamente di laici e comprende:
1) i Catechisti Congregati, che abbracciano la professione religiosa, praticando anche in mezzo al mondo i Consigli evangelici e le opere di apostolato proprie dell'Istituto, con l'osservanza del voto di povertà, di castità e di obbedienza secondo gli Statuti e i Regolamenti.
2) I Catechisti Volontari, che pur seguendo la via ordinaria dei fedeli, si studiano di conformarsi allo spirito dell'Istituto, con l'osservanza del proprio Regolamento.
3) I Fedeli, che s'impegnano a recitare la Devozione a Gesù Crocifisso e ad aiutare le opere promosse dall'Istituto: possono essere aggregati come ascritti o come zelatori, e partecipano ai meriti, alle indulgenze e ai privilegi spirituali concessi allo stesso Istituto.
I Catechisti Congregati sono diretti da un Presidente col suo Consiglio.
Fa parte di detto Consiglio un Fratello delle Scuole Cristiane col titolo di Assessore, senza diritto di voto, per disposizione della Santa Sede, che vuole i detti Istituti liberi nel loro governo.
Ha però stabilito che detto Fratello Assessore, nominato dai Superiori dei Fratelli d. S. C. d'accordo col Presidente dei Catechisti, partecipi non solo alle adunanze del Consiglio Generalizio, ma anche a quelle dell'Assemblea Generale o Capitolo dei Catechisti.
In quanto ai Catechisti Volontari, i Fratelli delle Scuole Cristiane possono prepararli come Ascritti, come Zelatori della Divozione a Gesù Crocifisso, poi come Allievi Catechisti, indi come Catechisti Volontari Effettivi e come Catechisti Anziani, in gruppi organizzati dai Fratelli stessi, anche col titolo di Assessori col diritto di voto nel loro Consiglio.
I Fratelli possono, in ogni loro Casa, d'accordo col Direttore, iniziare l'Istituto dell'Unione Catechisti nel modo seguente:
a) Praticare loro stessi individualmente la Divozione a Gesù Crocifisso e scrivere sopra un quaderno il proprio nome come Ascritto.
b) Scegliere un buon numero di ottimi fanciulli che pratichino individualmente la detta Divozione ogni giorno, e farli Ascritti segnando il loro nome sullo stesso quaderno, quando avranno l'abitudine di praticarla.
e) Scegliere i migliori tra gli Ascritti e promuoverli, se accettano, Zelatori, incaricandoli di propagare la Divozione, tra i compagni e i conoscenti, istruendoli in adunanze mensili sul modo di fare la propaganda.
d) Scegliere i migliori Zelatori e promuoverli, se accettano e se hanno almeno l'età tra i 12 e i 15 anni, alla categoria Allievi Catechisti, con adunanze quindicinali o settimanali per formali ad una vita cristiana fervente e prepararli a sostenere un esame che permetta di dar loro un piccolo "diploma" ( grado inferiore ) di Catechista quando avranno compiuto sedici anni d'età.
e) I Catechisti Volontari dell'età dai 16 anni ai 20 anni, hanno una consacrazione e un Regolamento speciale, con adunanze settimanali e attività apostoliche in mezzo agli operai e, se occorre, per sostenere contradditori pubblici.
f) I Catechisti Volontari, all'età di 21 anni, ovvero se hanno contratto matrimonio, sono detti Catechisti Anziani, con prescrizioni regolamentari sul fidanzamento e sulla vita coniugale.
Questi Catechisti Volontari ( Effettivi e Anziani ) appartengono all'Istituto dell'Unione Catechisti perché partecipano ai beni spirituali del medesimo, e forse qualcuno potrà entrare tra i Catechisti Congregati; ma la loro residenza e attività sarà nella vicinanza dei Fratelli e saranno sempre i migliori loro ex alunni, pronti a stringersi intorno ai loro educatori».
In questa comunicazione che risale al 4 gennaio 1949, notiamo la precisione e la sobrietà con cui Fratel Teodoreto presenta lo schema esteriore dell'Istituto Secolare, non solo, ma con quanta delicata premura suggerisce il reclutamento e indica i metodi di diffusione della Divozione a Gesù Crocifisso.
A completamento aggiungiamo una pagina del Catechista dott. Domenico Conti, Presidente Generale dell'Unione Catechisti:
«La dinamica organizzazione dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, se è vero che canonicamente è definita Istituto Secolare ( e non Congregazione che è altra cosa ), tuttavia non si compone di soli Catechisti Congregati, di mèmbri cioè legati da voti religiosi, ma ne partecipano anche i Catechisti Associati, i consacrati cioè, che condividendo le finalità dell'Unione, seguono la via ordinaria del matrimonio.
Dalla Pia Unione verranno santi padri di famiglia e molte vocazioni, così Gesù Crocifisso a Fra Leopoldo il 14 marzo 1915... ( la festa di S. Giuseppe era vicina! ).
«Fratel Teodoreto mai volle disgiungere gli Associati dai Congregati, ne volle che i primi fossero considerati dei semplici aggregati.
«La santificazione nel mondo e l'apostolato catechistico e sociale, il predicare Gesù Cristo e Gesù Cristo Crocefisso, lo sforzarsi di permeare di spirito cristiano la società in cui vive, il ritenere e amare Maria Santissima Immacolata come Patrona e Madre, il professare con la parola e con l'esempio la dottrina del Catechismo cattolico, mostrandola viva, operante, adeguata ad ogni stato, condizione o ambiente sociale: sono le finalità comuni dei Congregati e Associati.
«A questi ultimi spetta poi il compito specifico di vivere cristianamente il matrimonio, di costituire famiglie integralmente cristiane».
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