Fratel Teodoreto Prof. Giovanni Garberoglio |
L'attività del nostro santo Fratello si intreccia, fin dagli inizi della fondazione, con quella di un piissimo laico francescano, fra Leopoldo Musso, del convento di S. Tommaso in Torino, che era favorito di grazie mistiche eccezionali.
Egli soleva passare lunghe ore in adorazione davanti al Crocifisso che teneva nella sua cella, e Gesù gli parlava; un suo diario conserva tutti questi colloqui.
Fu appunto durante queste ore di preghiera che nacque la Divozione alle Cinque Piaghe di Gesù Crocifisso.
Ce lo dice Fratel Teodoreto: " Alternando le preghiere vocali con l'orazione mentale più affettuosa, fra Leopoldo, quasi senza accorgersene, venne a comporre, sotto la guida di Gesù Crocifisso, una nuova formula di preghiera che egli stesso scrisse e propagò fra le persone di sua conoscenza.
Detta preghiera o Adorazione alle Cinque Sacratissime Piaghe è quella che fu poi approvata e indulgenziata da Benedetto XV di v. m. nel 1915 ". ( Segretario cap. 7,9 )
Essa venne diffusa con l'immagine caratteristica rappresentante una visione di fra Leopoldo: il SS. Crocifisso con l'anima cristiana sollevata da terra e abbracciata ai suoi piedi, ed esprime in sintesi l'orientamento inferiore di fra Leopoldo ed il suo messaggio a tutto il popolo cristiano per un movimento di più approfondita e amorosa comprensione di Gesù Redentore e di un ritorno filiale a Lui.
Fr. Teodoreto, venuto a conoscenza di questa preghiera, la gustò e ne sperimentò l'efficacia, ottenendo con la sua pratica delle grazie importantissime per la sua Scuola, e allora, col pieno favore dei suoi superiori, la introdusse fra le pratiche quotidiane della Comunità di S. Pelagia.
Fratel Teodoreto però non conosceva l'autore della Divozione a Gesù Crocifisso.
Fra Leopoldo, al quale ricorrevano per consiglio e per preghiere numerosissime persone, di tutte le condizioni, anche le più elevate, faceva del suo meglio per rimaner nascosto.
Fratel Teodoreto ne venne a conoscere casualmente il nome e l'indirizzo e, dopo aver consultato il Signore nella preghiera, decise di andarlo a trovare.
A sua volta fra Leopoldo, avendo domandato al Signore come dovesse comportarsi con Fratel Teodoreto, si sentì esortato ad avere piena confidenza.
Incominciarono così i colloqui dei due santi uomini, attraverso i quali Gesù rivelò un grande disegno di amore, e mediante i quali ne fu impostata la realizzazione.
Da quel giorno Fratel Teodoreto non decise più nulla d'importante senza essersi prima rivolto a fra Leopoldo perché interrogasse in proposito Gesù Crocifisso.
Così tutte le opere che nacquero per iniziativa di Fratel Teodoreto furono sempre sottoposte al consiglio e al consenso di Fra Leopoldo, il quale rispondeva dopo aver a sua volta interrogato il Signore.
L'uno si affidava, nella sua umiltà, all'altro ed entrambi si abbandonavano interamente alla volontà di Dio.
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