Venerabile Fratel Teodoreto

Indice

10. La Casa di Carità Arti e Mestieri, ora Fondazione

La "Casa di Carità" nella prima sede di via Feletto in Torino presso la parrocchia di Maria Regina della Pace

Quasi in contemporanea con la fondazione dell'Unione Catechisti, Fr. Teodoreto diede il via alla "Casa di Carità Arti e Mestieri", la seconda grande opera letteralmente ispirata dall'alto sempre con la mediazione di Fra Leopoldo con cui egli costituiva un inscindibile binomio.

Un magnifico, concreto frutto della spiritualità che fin dalle origini ha animato i Catechisti rendendoli strumenti docili della Provvidenza.

Tutto iniziò nel 1919, appena cinque anni dopo la nascita ufficiale della "Pia Unione", come si chiamava in origine, quando Fr. Isidoro Molinari, Direttore della Scuola Elementare di Santa Pelagia a Torino, pensò di aprire una prima Scuola Professionale sulla falsariga di quelle già sorte in Francia e in Belgio.

Si rivolse ai Superiori per le necessarie autorizzazioni e agli Ex Allievi delle Scuole della ROMI45 considerandoli fonti di essenziali risorse a sostegno della nascente opera.

Ne parlò anche, per avere suggerimenti e consigli, con Fr. Teodoreto.

Ma sorsero difficoltà insormontabili soprattutto di carattere finanziario.

La Sede Centrale della "Casa di Carità Arti e Mestieri" in corso Benedetto Brin 26 a Torino

A questo punto, come altre volte, si manifestano piani superiori che sfuggono alle logiche umane: Gesù stesso infatti rivela a Fra Leopoldo, che trasmetterà subito fedelmente a Fr. Teodoreto, il seguente messaggio diventato il manifesto programmatico della Casa di Carità: "Per salvare le anime, per formare nuove generazioni si devono aprire Case di Carità, per far imparare ai giovani Arti e Mestieri".46

Dettato anche il nome preciso con cui battezzare la nuova opera.

Fra Leopoldo, mistico coi piedi per terra, ne parlò all'Ingegnere Rodolfo Sella ( Zelatore dell'Unione ) e al suo figlio Avvocato Riccardo che se ne fecero promotori presso un Comitato di persone influenti nella società torinese.

Seguirono in tempi ravvicinati altre comunicazioni di Gesù a Fra Leopoldo, puntualmente trasmesse a Fr. Teodoreto: "Ormai è tempo che si manifesti la mia volontà: voglio una Scuola Casa di Carità Arti e Mestieri …

Non voglio un'opera umana.

Voglio un'opera divina e un andamento, nella Casa di Carità, secondo il mio Cuore".47

Gesù stesso dunque spiegava il senso a volte non ben capito e persino criticato dell'espressione "Casa di Carità": non scuola dove si fa dell'elemosina, ma dove si mira a creare un clima di autentico amore cristiano.

Giovanni Cesone

Con molta forza, al Padre Guardiano che gli chiedeva spiegazioni, Fra Leopoldo sottolineava che tale espressione era voluta da Gesù Crocifisso.48

In effetti fondi e persone disponibili arrivarono e con essi il decollo della nuova Opera:49 apertura delle prime classi in via San Massimo ( 1920 ), l'inizio di una Scuola festiva di formazione professionale presso la Parrocchia Regina della Pace ( 1925 ) che vide tra i grandi artefici i Catechisti Giovanni Cesone e Carlo Tessitore.

In seguito la gestione del grande Istituto Arti e Mestieri in corso Trapani 25 ( fortemente voluto da Fr. Teodoreto ) passò di fatto ai Fratelli delle Scuole Cristiane, con i primi Direttori Fr. Aquilino, dal 1934 Fr. Ippolito e successivamente altri Fratelli sino alla sua estinzione di qualche anno fa.

Ora l'Istituto Arti e Mestieri è riutilizzato dai Fratelli come sede di altre attività educative.

Carlo Tessitore

Dal 1929 al 1950 la Casa di Carità funzionò in via Feletto come Scuola Professionale Festiva e Serale.

Inizialmente solo serale, era stata aperta nel 1920 dai Catechisti in via delle Rosine.

Nel 1940 fu fatto l'importante acquisto del terreno ( 10.000 mq ) per la costruzione della nuova attuale Sede Centrale della Casa di Carità in corso Benedetto Brin, 26, con la successiva istituzione, nel dopoguerra, dei corsi diurni.

Geom. Francesco Fonti

Nel 1958 la "Casa di Carità", ormai ben consolidata nelle strutture e nei programmi, venne citata in Parlamento come Modello di Istituto Professionale.

Nel 1968 fu approvato il Nuovo Statuto con Soci fondatori i Fratelli delle Scuole Cristiane e l'Unione Catechisti.

Seguirono a distanza ravvicinata fino ai nostri giorni, la creazione di tante altre Case di Carità: ben 19 Sedi in Piemonte, una in Veneto, una in Sardegna e una oltre-oceano ad Arequipa in Perù.

Attualmente l'opera realizzata da Fratel Teodoreto è diventata "Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri" - Onlus - Ente di Formazione Professionale.

Dott. Vito Moccia

Essendo dall'inizio un'Opera dell'Unione Catechisti, i Presidenti sono stati i medesimi di questa e precisamente: il Rag. Giovanni Cesone ( per un anno ) e il Dott. Carlo Tessitore ( per oltre un trentennio ).

L'Associazione Casa di Carità Arti e Mestieri ( con Soci l'Unione Catechisti e i Fratelli S.C. ) ebbe poi come Presidenti il Geom. Francesco Fonti, il Dott. Vito Moccia, l'Ing. Attilio Bondone.

Anche la successiva modifica della Casa di Carità Arti e Mestieri in Fondazione - sempre vincolata al messaggio del Servo di Dio Fra Leopoldo e del Ven. Fr. Teodoreto - è avvenuta nel corso della presidenza dell'Ing. Bondone, tuttora in carica.

Ing. Attilio Bondone

Ma è importante ricordare che la "carica" di Presidente di per sé non esauriva gli apporti concreti di quanti hanno operato in modo profondo sia agli inizi, ai tempi di Fr. Isidoro e dello stesso Fr. Teodoreto, che in seguito quando la Casa di Carità era un'opera dell'Unione Catechisti, per cui per esempio il Dott. Domenico Conti, Presidente dell'Unione, non compare tra i Presidenti della Casa di Carità, pur avendone tracciato la proposta educativa.

Questi Centri, diventati Scuole Professionali convenzionate con le Regioni, prepararono a lungo i giovani in possesso di Licenza Media ad apprendere, mediante corsi triennali e preserali, un mestiere qualificante: aggiustatore meccanico, fresatore attrezzista, tornitore, disegnatore, elettromeccanico e tante altre tradizionali specializzazioni.

Dott. Domenico Conti

Essendo impossibile in questa sede scendere nei particolari, per conoscere la grande e attuale realtà della Casa di Carità Arti e Mestieri, occorre visitarne il sito internet, a cui per comodità si rimanda.50

Esso offre un complesso quadro generale sulla evoluzione dell'opera a partire dalla storia legata ai due "profeti" Fr. Teodoreto e Fra Leopoldo, ai molteplici corsi organizzati al passo con le più moderne tecnologie o esigenze lavorative, anche su misura degli interessati, fino allo spirito che tutta la pervade.

La motivazione di fondo che regge infatti le Case di Carità, come le intendeva Fr. Teodoreto, è stata tenuta sempre in grande considerazione dai diversi operatori: "Elevare nello spirito gli operai, avviarli agli ideali della fede, ponendo con ciò solidi fondamenti alla soluzione dei problemi sociali … educare operai e dirigenti ai principi del Santo Vangelo e alle regole sociali emanate dai Sommi Pontefici …".51

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45 45 Scuole che i Fratelli gestivano a Torino da 90 anni e cioè fin dal 1829 per volere del Re Carlo Felice
46 Cattaneo, op. cit., pag. 68
47 Ibidem, pag. 72
48 Paolo Risso, Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo, Unione Catechisti, 2007, pag. 136
49 Presidente del primo Consiglio d'Amministrazione fu il conte Alessandro Arborio Mella
50 www.casadicarita.org/it
51 Fratel Teodoreto F.S.C., Nella intimità del Crocifisso, a cura dell'Unione Catechisti, edizione 1944, 1958, ristampa 1984, pag. 159