L'ideale cristiano e religioso |
2 - La conoscenza che ci fornisce il gusto e l'esperienza delle cose create è molto utile a noi stessi.
Essa è chiamata la scienza dei santi.
Ci aiuta a servirci delle creature per risalire a Dio, ci fa disprezzare quelle che tendessero ad allontanarcene, ci fa sentire, percepire la loro inanità e la loro povertà, l'amarezza che racchiudono, il vuoto che scavano e lasciano nel cuore che vi si attacca.
Così l'anima se ne allontana con orrore.
Una dolce melanconia si impadronisce di essa.
Tutto quaggiù le sembra vanità e miseria.
Si sente esule e aspira di continuo al suo Dio.
Chi mi darà delle ali, dice essa, e me ne volerò da questa terra d'esilio così piena di lagrime, di dolori, e mi riposerò in Dio, che solo merita il mio amore?
Il dono della scienza è molto utile nella vita spirituale.
Ci scopre il nostro intimo, i nostri difetti, le nostre qualità, le nostre virtù e i nostri vizi, il modo di agire e di eliminare gli ostacoli che si oppongono alla nostra santificazione.
Si è parlato antecedentemente della conoscenza che importa avere della nostra propria natura, delle sue molte risorse, degli ostacoli alla virtù che vi possiamo riscontrare.
Senza il dono della scienza, tuttavia, tale conoscenza rimarrà sempre imperfetta, essa sarà quella del semplice psicologo che giudica secondo il lume della sua ragione, che attribuisce alle sue scoperte e ai suoi lumi un'importanza capitale, che sopprime o trascura volentieri l'intervento soprannaturale, la necessità assoluta della preghiera, per non esaltare che le risorse della natura umana e delle sue facoltà.
Il dono della scienza ci fa conoscere tutte le nostre risorse naturali, ce ne scopre anche la vera importanza che è secondaria;
esso insegna le relazioni che uniscono la natura e la grazia, e il posto che ognuna di esse deve occupare nella nostra santificazione.
Fa, nello stesso tempo, giudicare sicuramente di tutte le cose esterne, di tutti gli avvenimenti della storia e della politica che possono avere dei rapporti con la nostra fede e con la nostra perfezione;
procura una mirabile facilità di trattare con le anime delle cose soprannaturali;
scopre ai direttori spirituali lo stato delle anime di cui hanno cura, le loro attitudini alla virtù, i loro bisogni spirituali, il modo per incoraggiarle, per istruirle, per guidarle nella loro strada.
L'anima illuminata dal dono della scienza sa rendersi conto di tutto, inquadrare tutto.
Ha una virtù comprensiva a cui nessun fatto sociale, politico, morale, religioso sfugge.
Perciò queste anime posseggono una grande calma davanti ai fatti della vita storica e quotidiana.
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