Summa Teologica - I-II

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Articolo 1 - Se la legge nuova sia una legge scritta

Infra, a. 2; q. 106, a. 1, ad 2, 3; q. 108, a. 1; In 2 Cor., c. 3, lect. 2; In Heb., c. 8, lect. 2

Pare che la legge nuova sia una legge scritta.

Infatti:

1. La legge nuova non è altro che il Vangelo.

Ma il Vangelo è scritto: così infatti leggiamo in S. Giovanni [ Gv 20,31 ]: « Queste cose sono state scritte perché crediate ».

Quindi la legge nuova è una legge scritta.

2. La legge infusa è una legge naturale, secondo le parole di S. Paolo [ Rm 2,14s ]: « [ I pagani ], pur non avendo la legge, sono legge a se stessi; essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori ».

Se quindi la legge evangelica fosse infusa non si distinguerebbe dalla legge naturale.

3. La legge evangelica è propria di coloro che si trovano nello stato del nuovo Testamento; invece la legge infusa è comune anche a coloro che si trovano nell'antico Testamento: infatti nell'antico Testamento [ Sap 7,27 ] si dice che la divina sapienza « attraverso le età, entrando nelle anime sante, forma amici di Dio e profeti ».

Quindi la legge nuova non è una legge infusa.

In contrario:

La legge nuova è la legge della nuova alleanza.

Ma la legge della nuova alleanza è infusa nei cuori.

Infatti l'Apostolo [ Eb 8,8.10 ], nel riportare quel passo di Geremia [ Ger 31,31.33 ]: « Ecco verranno giorni, dice il Signore, nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò una nuova alleanza », spiega: « Questa è l'alleanza che io stipulerò con la casa d'Israele dopo quei giorni, dice il Signore: porrò le mie leggi nella loro mente e le imprimerò nei loro cuori ».

Quindi la legge nuova è una legge infusa.

Dimostrazione:

Secondo il Filosofo [ Ethic 9,8 ], « ogni cosa viene definita in base a ciò che in essa vi è di principale ».

Ora, ciò che nel nuovo Testamento è principale, e in cui si trova tutta la sua virtù, è la grazia dello Spirito Santo, derivante dalla fede in Cristo.

Perciò la legge nuova principalmente è la stessa grazia dello Spirito Santo, concessa a coloro che credono in Cristo.

E ciò risulta chiaramente da quanto scrive l'Apostolo [ Rm 3,27 ], il quale chiama « legge » la stessa grazia della fede: « Dove sta dunque il vanto? È stato escluso. Da quale legge? Da quella delle opere? No, ma dalla legge della fede ».

E in termini anche più espliciti [ Rm 8,2 ]: « La legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte ».

Per cui anche S. Agostino [ De spir. et litt. 24.39 ] insegna che « la legge della fede è stata scritta nel cuore dei fedeli, come la legge delle opere era stata scritta nelle tavole di pietra ».

E ancora [ De spir. et litt. 21.36 ]: « Quali sono le leggi divine che Dio stesso ha scritto nei cuori, se non la presenza medesima dello Spirito Santo? ».

Tuttavia la legge nuova contiene alcuni dati, sia in materia di fede che di costumi, che sono come elementi atti a predisporre alla grazia dello Spirito Santo, e all'uso di tale grazia; ed essi sono aspetti secondari della legge nuova che i cristiani devono apprendere, o mediante la parola viva o mediante gli scritti.

Si deve quindi concludere che la legge nuova principalmente è una legge infusa, e secondariamente è una legge scritta.

Analisi delle obiezioni:

1. Nello scritto dei Vangeli è contenuto solo ciò che riguarda la grazia dello Spirito Santo o come predisposizione, o come mezzo riguardante il suo uso.

Come predisposizione di ordine intellettivo alla fede, a cui è connessa la grazia dello Spirito Santo, si trovano nel Vangelo le parole che manifestano la divinità e l'umanità di Cristo.

Come predisposizione di ordine affettivo si trovano invece nel Vangelo le parole di esortazione al disprezzo del mondo, che rende l'uomo disposto alla grazia dello Spirito Santo: infatti « il mondo », cioè chi ama il mondo, « non può ricevere lo Spirito Santo » [ cf. Gv 14,17 ].

L'uso invece della grazia spirituale si ha nelle azioni virtuose, che sono raccomandate agli uomini in molte maniere dagli scritti del nuovo Testamento.

2. Un principio può essere infuso nell'uomo in due modi.

Primo, come elemento appartenente alla natura umana: e così è infusa la legge naturale.

Secondo, come elemento sovrapposto alla natura mediante un dono di grazia.

E così è infusa nell'uomo la legge nuova, non solo come norma indicatrice delle cose da farsi, ma anche come aiuto per compierle.

3. Nessuno ha mai ricevuto la grazia dello Spirito Santo se non mediante la fede in Cristo, esplicita o implicita.

Ora, mediante la fede in Cristo un uomo appartiene al nuovo Testamento.

E così chiunque abbia avuto l'infusione della legge della grazia, per ciò stesso appartiene al nuovo Testamento.

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