Relazione all'Assemblea 1960
1) Catechisti Congregati
2) Catechisti Associati
3) Vita dell'Unione
4) Divozione a Gesù Crocifisso foglietti - indulgenze - zelatori e ascritti giornate del Crocifisso pellegrinaggi annuali
5) Attività catechistica
6) Casa di Carità Arti e Mestieri
7) L'Unione e i Fratelli
8) Centri dell'Unione in Italia e all'Estero
9) Pubblicazioni
10) Cause di beatificazione di Fra Leopoldo e Fratello Teodoreto
11) Situazione finanziaria
Primo sessennio dopo la morte del Fratello Teodoreto
La situazione comparativa dei catechisti congregati tra il 1954 e il 1960 è rappresentata dal seguente schema.
Durante il sessennio cinque nuovi catechisti hanno fatto la professione perpetua, uno passò dai voti annuali a quelli triennali, uno con voti annuali si dimise.
Professioni annuali nuove una.
Postulanti entrati dieci: uno in Italia, quattro nel Perù e cinque in Spagna.
Alla prossima assemblea speriamo di avere qualche catechista straniero.
Dall'inizio dell'Istituto Secolare ( 1926 ) fino ad oggi hanno fatto la professione 36 catechisti, dei quali 17 hanno defezionato, uno è morto, uno è passato ad altra famiglia religiosa e 17 hanno perseverato fino ad ora.
Nessuno dei professi perpetui è mai venuto meno.
Nel 1956 ( 23/12 ) hanno celebrato il trentennio della loro professione i primi catechisti: Ughetto, Cesone, Biamonte, ed il venticinquennio i Fratelli Fonti.
Nel 1957 ha celebrato il venticinquenno Demaria e il trentennio Tessitore.
Nel 1958 ha celebrato il venticinquennio Cordiale.
Nel 1959 ha celebrato il trentennio Lorenzatto.
Sono dunque 10 catechisti che hanno già celebrato il loro giubileo di vita religiosa.
In conclusione: consolidamento, senza sviluppo.
Periodo di maturazione.
Un segno di sviluppo si ha in America ed in Spagna, dove è in corso il noviziato dei catechisti congregati, insieme con molte consacrazioni di catechisti associati.
La natura della loro missione ( apostolato capillare ) esige che i catechisti siano molto numerosi, e in tal senso Fra Leopoldo previde l'avvenire dell'Unione.
Ne siamo ancora lontani?
Il confronto del nostro Istituto con altri nati dopo, e che contano i membri a centinaia ed anche a migliaia fa rimanere pensierosi.
Abbiamo fatto qualche errore?
La nostra impostazione è seria, ma priva di mordente.
Forse la nostra vocazione non è ancora abbastanza chiara.
Il nostro atteggiamento però non è di proselitismo e questo è un errore.
Ma soprattutto il nostro sviluppo è condizionato dall'opinione pubblica presso le Scuole Cristiane e questa è difficile e lenta a orientarsi.
Questo spiega il mancato sorgere dell'Unione presso le Case dei Fratelli, ma non spiega il suo mancato inserimento alla C.C. dove si incontrano altri ostacoli.
Sono ridotti a un piccolo numero di anziani, difficile anche da defi nire, perchè la partecipazione dei singoli alla vita dell'Unione è irregolarissima.
Di parecchi elementi non si sa se debbano ancora essere considerati membri dell'Unione, o semplicemente degli ex.
Vi furono delle consacrazioni di allievi catechisti, ma non furono seguite dalla successiva consacrazione ad effettivi.
Prendendo come base il tesseramento all'A.C. che è un atto annuale di impegno non solo nei confronti dell'A.C., ma anche dell'Unione, i catechisti associati sarebbero una quindicina, di cui circa 10 uomini e 5 giovani.
Meno ancora dei congregati, il che è inspiegabile.
All'estero la situazione è diversa.
Il Perù nel 1959 denunziava 5 catechisti anziani, 3 catechisti effettivi e 14 allievi catechisti ( oltre a 5 postulanti ).
Tuttò il gruppo attivamente impegnato nell'apostolato catechistico in zone prive di sacerdoti o quasi.
La Spagna nello stesso anno aveva 17 catechisti effettivi, e 52 allievi catechisti ( oltre a 5 postulanti ) guidati da un fervente e attivo catechista anziano ( Bargallo ) nel catechismo alla periferia di Barcelona.
In quest'anno 1960 sono annunciate altre consacrazioni.
In Eritrea, a Keren vi sono 11 catechisti effettivi che fanno il catechismo nei villaggi privi di sacerdoti, e 12 allievi catechisti.
I catechisti associati costituiscono un grosso problema per la loro caratterizzazione ( membri di un Istituto Secolare e sposati ) e per la loro posizione subordinata nell'Unione.
Il loro regolamento non può considerarsi definitivo, ma c'è ancora bisogno di molta esperienza prima di poterlo ritoccare.
Tuttavia i catechisti associati costituiscono il primo gradino dell'Unione ed al loro sviluppo bisognerà dedicare molte più cure.
Dalla attuale situazione bisognerà uscire al più presto.
Propongo all'Assemblea di costituire una commissione mista di catechisti e di Fratelli per lo studio di questo problema.
La preoccupazione fondamentale che ha guidato questa Presidenza, non solo nell'ultimo sessennio, ma fin dall'inizio del suo mandato, è stata quella di mantenere ed accrescere sempre più nei catechisti la vita interiore.
Nessun insegnamento più marcato di questo abbiamo ricevuto dal nostro Fondatore, anzi possiamo dire che esso rappresenti l'essenza del suo pensiero e della sua opera.
La nostra condizione di secolari presenta delle insidie continue e spesso gravi alla nostra unione con Dio e le pratiche di pietà, alle quali attingiamo quotidianamente il nostro ristoro spirituale rappresentano una conquista, che è condizione assoluta per la nostra perseveranza nell'ideale abbracciato.
Per questo i nostri richiami, individuali e collettivi, furono instancabili e continui.
Le adunanze settimanali ebbero luogo regolarissimamente ogni sabato: durante il periodo dell'anno scolastico ebbero carattere di cultua catechistica e nell'altra parte dell'anno ebbero carattere di formazione spirituale.
L'annuale corso di catechismo che mirava all'aggiornamento e all'approfondimento di qualche punto di dottrina, venne sostituito a partire dall'anno 1959/60 da un corso superiore, di tre cicli biennali, comprendenti non solo la teologia, ma anche le materie sussidiarie.
Aperto a tutti, esso non rappresenta solamente la più alta scuola di religione per laici esistente nella nostra Diocesi, ma anche una possibilità di espansione dell'ideale catechistico.
Frequentato all'inizio da oltre 40 allievi, si è alquanto contratto verso la fine, ma ha sempre conservato vitalità.
Esso avrà ancor bisogno di molte attenzioni per superare varie difficoltà, ma è bene impostato e promette bene.
Le adunanze dei catechisti congreati non poterono essere regolarissime, per motivi indipendenti da noi: talora più frequente, talora meno, non furono però mai meno di una al mese.
Esse mirarono soprattutto allo studio della Regola ed alla messa a punto delle questioni che via via si presentavano alla nostra Unione.
Si è tentato ripetutamente di organizzare periodicamente le adunanze per i catechisti associati, ma il gruppo degli effettivi ed anziani non corrispose e lo scopo di dar più consistenza e più vita a questo gruppo non venne raggiunto.
Gli allievi catechisti della Casa di Carità si riunì regolarmente ogni venerdì sotto la guida del cat. Brusa.
Un certo numero di giovani fecero la prima consacrazione e alcuni lavorano anche all'oratorio parrocchiale, ma finora nessuno arrivò a fare la consacrazione di catechista effettivo.
I Ritiri mensili non mancarono mai e furono sempre una cosa viva e come il centro della vita dell'Unione, proprio come li voleva il nostro Fondatore.
Ad essi non solo parteciparono regolarmente i catechisti, congregati ed associati, ma, si unirono molti simpatizzanti, attirati dal clima di intensa pietà che vi si respira.
Tutto è perfettibile in questo mondo, e quindi anche i nostri Ritiri.
Per essi tuttavia la cosa più importante é di conservarli sempre in quella efficienza ed in quella tradizione che ci ha lasciato il nostro Fondatore.
Durante lo scorso sessennio i foglietti della "divozione" vennero stampati in varie parti del mondo e in varie lingue, ma non sempre ce ne furono comunicate le statistiche.
I dati a noi risultati sono i seguenti:
Oltre a questi ne furono stampati in Canadà ( francese ), in Egitto ( arabo ), nei Libano ( arabo ), in Giappone ( giapponese ), nel Belgio ( fiammingo olandese ) ma non ne conosciamo i quantitativi.
Le edizioni francese, inglese e tedesca non furono ristampate perchè ne rimane ancora presso di noi una discreta giacenza, e purtroppo contengono molti errori di traduzione.
Attualmente la divozione circola in 13 lingue:
1) italiano
2) francese
3) spagnolo
4) portoghese
5) inglese
6) tedesco
7) fiammingo olandese
8) polacco
9) greco
10) arabo
11) tigrino
12) giapponese
13) maltese.
Non essendo più possibile diffonderla nei paesi comunisti rimangono inutilizzate le traduzioni in ungherese, bulgaro, romeno, cecoslovacco, ameno.
Il Superiore Generale dei Fratelli, accogliendo una nostra proposta, domandò alla S. Sede delle indulgenze nuove per la Divozione e ottenne per tutti i cristiani ( anche se non iscritti all'Unione ) l'indulgenza plenaria mensile, quella del Venerdì Santo e quella delle Giornate del Crocifisso, e ne dette apposita comunicazione a tutto l'Istituto dei Fratelli.
Numero degli Ascritti, come risulta dai nostri registri, dall'inizio del movimento sino ad ora:
75.656 di cui 5.000 nel Belgio, 987 nel Brasile, 53 nel Perù, 7 in Algeria, 3 in Grecia.
Dalla Francia, Spagna e altri paesi non ci vengno inviate statistiche.
Non sappiamo se i centri ci abbiamo comunicato dati esatti e completi.
Tanto meno possiamo sapere quanti ascritti siano viventi.
Gli Zelatori a Torino sono 486 - e ogni anno si rinnovano le tessere.
Ogni primo mercoledì del mese ha luogo l'adunanza.
Non abbiamo dati esatti sugli Zelatori presso i Centri.
Non è stato possibile seguire razionalmente questo movimento e tanto meno preparare le pubblicazioni necessarie, moduli, schemi, circolari ecc.
È una pratica che si sta diffondendo presso le Case dei Fratelli e le Parrocchie e può preludere alla istituzione di una festa liturgica del SS. Crocifisso.
Ne furono tenute 28, salvo quelle che non furono segnalate.
Nel 1954 a Selvaggio,
nel 1956 a Varano,
nel 1957 a Savona,
nel 1958 a Viale e Vinchio,
nel 1959 a Como, con la partecipazione di catechisti, ascritti e zelatori
Il nostro apostolato catechistico, durante lo scorso sessennio, si è svolto nelle seguenti opere:
1) Casa di Carità, in cui lavorano quasi tutti i catechisti.
2) Parrocchie di S. G. B. Cottolengo e di S. Giuseppe Cafasso, cui attendono a tutt'oggi quattro catechisti; Parrocbhia delle Stigmate, cui attendeva il cat. Bagna e che attualmente è stata abbandonata.
3) Messa dei povero, affidata agli Associati Anziani, con le due Sezioni dei SS. Angeli, presso l'Opera Pia Lotteri, frequentata da un centinaio di poveri e di via Cibrario, presso le Figlie della Carità, frequentata da un'ottantina di poveri,
4) Scuola serale Teofilo Rossi, in cui l'insegnamento del catechismo è stato introdotto per nostro interessamento.
Vi attendono 2 catechisti, con sei classi maschili.
Le classi femminili furono affidate alle catechiste del can. Vaudagnotti.
( vedi Relazione a parte )
Fr. Teodoreto ha impostato l'Unione Catechisti come un'opera di perseveranza tra gli allievi delle Scuole Cristiane ed è evidente che lo sviluppo dell'Unione e condizionato dalle Scuole Cristiane.
È dunque essenziale conquistare l'opinione pubblica dei Fratelli, godere il favore dei superiori, suscitare l'interesse e l'entusiasmo per la nostra opera presso molti Fratelli e finalmente diffondere nella massa degli allievi la conoscenza e la stima del nostro movimento.
Tutto ciò è difficile, delicato, lento, non privo di ostacoli e contraddizioni.
A che punto siamo oggi?
Un giudizio non è facile.
Però possiamo dire:
1) I Superiori Maggiori sono tutti favorevoli all'Unione ed incoraggiano volontieri tutte le iniziative tendenti al suo sviluppo.
Però non è ancora acquisita l'idea che essi debbano prendere l'iniziativa, né che l'Unione debba diventare l'opera caratteristica e principale di per severanza dell'Istituto.
Nell'ultimo capitolo ebbe molto più successo la Legio Mariae.
Attualmente nell'Istituto fioriscono molte opere e l'A.C. non si è ancora orientata verso la nostra forma, eccetto che nel distretto nostro e speriamo presto in Spagna.
I Superiori stanno a vedere, aiutano e incoraggiano tutte le iniziative di bene.
Quanto a ciò che noi chiamiamo il "messaggio di Fr. T. e F. L." e cioè una indicazione straordinaria dall'alto, essi sono in atteggiamento di prudente attesa e solo la glorificazione dei due Servi di Dio avrà un'influenza decisiva per il suo accoglimento.
Il 13.3.55 alla vigilia, del Capitolo tre Assistenti: Gioachino, Zacharias e Dominikus Norbert, sono venuti a visitarci per riferire al Ca pitolo.
Nel nostro Distretto si desidera che l'Unione sorga in tutte le Case, ma non la si vuole imporre.
In nessuna Casa c'è un Fratello che possa occuparsene seriamente, anzi non è lasciato libero nemmeno l'Assessore.
Tuttavia si sono tenute delle adunanze regionali degli assistenti GLAC e il Visitatore ha espresso il suo desiderio che le associazioni GLAC diventino Unioni, caratterizzandosi catechisticamente.
Il fascicolo formativo-informativo mensile ha orientato decisamente in questo senso i Fratelli e ultimamente ha cambiato la sua intestazione GLAC in quella di Unione Catechisti.
La Associazione del S. Giuseppe di Torino e quella di Grugliasco si considerano ormai due gruppi dell'Unione.
In via Rosine lavora Cesone.
Non mancano le incertezze tra i Fratelli e tra i giovani.
È impenetrabile l'ambiente del La Salle.
È incomprensibile l'assenza dell'Istituto Arti e Mestieri.
Da parte nostra non è stata possibile purtroppo un'opera di avvicinamento sufficiente.
Nel Distretto di Roma il Visitatore ci è contrario.
Invece hanno preso decisamente l'iniziativa i Visitatori della Catalogna e del Perù.
2) I Fratelli che dimostrano un interesse particolare per l'Unione sono molti ( v. allegato ) anche se non sempre possono realizzare i loro progetti ( come il Fr. Saturnino a Roma ).
Le vite di Fra Leopoldo e Fr. Teodoreto si diffondono discretamente e concorrono senza tregua alla formazione di questo clima di simpatia.
3) Le difficoltà che si incontrano non sono poche.
Ogni religioso ha le sue idee, ma nessuno assume un atteggiamento ostile a noi: si avverte solo una resistenza sorda.
C'è chi vede nell'Unione un'idea irrealizzabile su vasta scala ( simile alla Ass. Labre ) un'opera inadeguata ai tempi, una vocazione inferiore ( fatevi preti, Fratelli ) chi ne teme la concorrenza ecc.
4) I giovani delle scuole denunciano questo clima di incertezza aggravato dalle occulte riserve di altri movimenti.
Urge una messa a punto dei nostri programmi, soprattutto la presentazione di una nitida figura di catechista associato, una presa di contatto più efficiente con le Associazioni dei Fratelli e la preparazione di opportune pubblicazioni.
In questi ultimi anni ha avuto molta importanza il Fascicolo formativo ed informativo e le pubblicazioni preparate per il capitolo del 1956 ( v. elenco ).
All'estero vi sono delle manifestazioni interessantissime: ne accenniamo a proposito dei Centri dell'Unione fuori Torino.
Si sono tenute varie conferenze ai secondi noviziati di Roma e Bordighera suscitando sempre molto interesse e ottenendo anche risultati concreti, come lo dimostrano le iniziative del Perù, della Spagna ecc.
Ad ogni corso si parla dell'Unione.
Molti Fratelli stranieri, prima di ritornare in patria vogliono visitare la Casa di Carità e l'Unione, come tutti sapete.
Da parecchi anni, pur continuando a stampare a Torino la Divozione a Gesù Crocifisso in varie lingue, si sta facendo opera di persuasione presso i FF.SS.CC. affinchè costituiscano in ogni nazione un centro di stampa e di propaganda della divozione stessa, col vantaggio di ottenere maggior proprietà linguistica, migliore adeguatezza ai gusti e alle necessità locali e minori spese di trasporto.
Detti Centri hanno anche i loro gruppi di ascritti e di zelatori che li aiutano nel lavoro di diffusione e nella ricerca dei mezzi necessari.
Essi funzionano più o meno regolarmente, ma da Torino si seguono con attenzione per potenziarli e per controllarli.
È stato preparato un regolamento ( v. allegati ) a cui tutti sono invitati a uniformarsi.
I Centri sono considerati anche in vista dell'Unione catechisti, di cui dovrebbero costituire il nucleo e preparare terreno.
Ecco la situazione attuale, secondo quello che ci risulta dalle comunicazioni che, ci sono pervenute:
oltre a Torino, esiste il Centro di Roma, affidato al Fr. Saturnino.
Esso si occupa esclusivamente di diffondere la divozione a Gesù Crocifisso perchè l'ambiente non sembra propizio per fondare l'Unione.
Tuttavia il Direttore del Collegio San Giuseppe al Quartiere Flaminio ha promesso di tentarlo.
si stampa e si diffonde la divozione in tigrino, si organizzano zelatori e ascritti e si formano catechisti associati.
Attualmente sono 12 aspiranti e 10 effettivi, che fanno regolarmente apostolato catechistico nei villaggi privi di sacerdoti.
nessun centro.
Giungono a noi delle voci isolate, che di mostrano vivo interesse per il nostro movimento:
a Parigi il Fr. Armand Vital, che ha fatto un'ampia presentatone dell'Unione sul periodico "Journée de la Vocation".
A Nantes il Fr. Celse de Jésus, che aveva fatto fare la consacrazione di catechista associato ad un insegnante della sua scuola.
Ad Annecy il Pr. Victoris Joseph che diffonde la divozione e la bio grafia di F. Leopoldo ( Dans l'intimité du Crucifié ).
Molti Fratelli domandano informazioni sull'Unione e vengono anche a visitarci.
Ma da nessuna parte si annuncia un orientamento favorevole all'Unione.
I Visitatori di Francia non hanno nemmeno risposto, per la maggior parte, al nostro omaggio del volume "Dans l'intimité …"
un tenace F.S.C. ha tentato di far sorgere l'Unione a Philippeville e ora sta tentandolo ad Algeri.
Vi diffonde la divozione, raccoglie adesioni di ascritti e di zelatori e prepara dei catechisti fra i suoi allievi.
Stiamo attendendo una relazione sui risultati ottenuti.
La corrispondenza è fitta e minuziosa.
vi è il Centro di Ciney, dove si stampa la divozione in francese ed in fiammingo.
Il numero degli Ascritti si avvicina ai 5.000 di cui 1.500 raccolti in questi ultimi sei anni.
La Procure F.S.C. di Namur ha accettato un deposito del libro "Dans l'intimité du Crucifié".
Questo libro desta molto interesse nel Belgio.
Ma le condizioni della Chiesa belga non sembrano permettere per adesso il sorgere dell'Unione Catechisti colà.
le condizioni sono più, favorevoli che in tutti gli altri Paesi.
A Barcelona si é verificato ciò che dovrebbe essere normale e che invece è finora unico, cioè l'iniziativa del Superiore Provinciale per formare l'Unione nel suo Distretto.
Il Visitatore di Barcelona l'ha ufficialmente promulgata per tutte le case durante una adunanza solenne a cui intervennero i Direttori della città, il 4/10/1959 e l'ha affidata allo stesso suo segretario.
Dopo di che incominciò subito il postulantato dei catechisti congregati, con 5 elementi, e incominciarono pure le consacrazioni dei catechisti associati in quattro città: Barcelona, Tarragona, Manresa, Gerona.
La divozione a Gesù Crocifisso viene stampata e diffusa.
Non ne possediamo però la statistiche.
Al movimento degli Ascritti e Zelatori non pare che i Fratelli della Spagna abbiano ancora fatto attenzione.
dove si stampava la divozione, sì pubblicavano opuscoli sull'Unione e si preparavano catechisti, tentando anche di arrivare ai congregati, è tutto sospeso dopo trasferimento del Fratello Direttore e di un altro Fratello che lo coadiuvava ( v. ritiro Pentecoste 1955 - visite di Fr. Dominique e soggiorno a Brosso con Rob-Kreienbühl, nostre visite a Neuchatel ecc. )
si diffonde la divozione a Gesù Crocifisso, però i foglietti in lingua polacca vennero stampati a Torino per ragioni intuitive.
I Fratelli di colà sono dei sinceri ammiratori dell'opera e conoscono anche la Vita di Fra Leopoldo, di cui sono entusiasti.
ci sono dei Fratelli ascritti all'Unione e sinceri ammiratori, che, conoscono la vita di Fra Leopoldo e la vorrebbero tradotta in inglese.
si stampa e si diffonde la divozione a Gesù Crocifisso in lingua greca.
si stampa e si diffonde la divozione a Gesù Crocifisso in maltese, ma non si può pensare all'Unione perchè vi fiorisce già un'opera affine alla nostra.
si stampa e si diffonde la divozione a Gesù Crocifisso in lingua araba.
si è manifestato un vivo interesse per l'Unione Catechisti, non solo da parte dei Fratelli, ma anche da parte dell'episcopato.
Con qualche vescovo c'è stato scambio di corrispondenza e alcuni hanno manifestato il proposito di venirci a visitare.
Si spiega facilmente questo interesse tenendo presente la politica xenofoba dell'Egitto: tutti gli stranieri, sacerdoti e religiosi, compresi i Fratelli, attendono da un momento all'altro l'ordine di partire.
Che ne sarà delle opere cattoliche, attualmente in mano a missionari per la massima parte stranieri?
Una efficiente organizzazione di catechisti sarebbe preziosa anche senza questa congiuntura.
Ora poi diviene urgente.
Parecchi Fratelli sono in corrispondenza con noi.
La divozione si stampa, già da molto tempo in lingua araba.
Una nostra visita in Egitto parrebbe opportuna e lascerebbe sperare in uno sviluppo pronto di catechisti.
si stampa, da molti anni la divozione in francese, però nessuno mai ce ne ha mandato le statistiche.
Inoltre, giudicando troppo lungo far recitare ai giovani l'intera formula ogni giorno, i Fratelli l'hanno spezzata in cinque parti, con l'adorazione di una piaga al giorno e hanno anche ottenuto dalla S. Sede delle indulgenze per questo modo di pregare.
La vita di Fra Leopoldo in francese ( Dans l'intimité du Crucifié ) ha trovato presso i Fratelli canadesi di lingua francese un'ottima accoglienza.
Tutti i Visitatori ne hanno ordinato delle copie per dotarne le loro case.
Circa un centinaio di volumi furono così spediti in Canadà.
Invece per il movimento catechisti non c'è nessun segno di interesse.
Probabilmente ciò deriva dal fatto che in Canadà ( come nel Belgio ) il Clero riserva esclusivamente a sé l'insegnamento religioso e appena nelle proprie classi gli stessi Fratelli possono fare il catechismo.
La vita di Fra Leopoldo è giunta fin nel Camerun, dove i Fratelli Canadesi hanno una missione, e il Visitatore di colà ha espresso la sua ammirazione e ne ha ordinato delle copie.
non abbiamo mai ricevuto alcun segno di interesse per noi, salvo qualche rarissima e modestissima richiesta di divozioni.
si stampa la divozione in lingua spagnuola e l'Unione Catechisti si vede con grande favore.
Però non si è ancora trovato il Fratello che sia in grado di realizzarla.
Anche la Casa di Carità sarebbe un'opera opportunissima.
Siamo in relazione con un Fratello il quale sta facendo dei tentativi, dopo averci chiesto tutte le indicazioni necessarie.
vi è un ambiente favorevolissimo a noi.
Durante gli anni scorsi abbiamo scambiato una nutrita corrispondenza per trattare l'impianto dell'Unione e della Casa di Carità a Bogotà, ma Fratelli insistevano perché alcuni di noi emigrassero colà e siccome questo non ci fu possibile non si concluse nulla e la scuola operaia che ci volevano affidare fu iniziata da loro stessi.
Attualmente il dialogo è ripreso con un'altra impostazione.
Il Direttore del Noviziato di Bogotà, che è stato a Roma alcuni anni ed ha anche visitato la Casa di Carità, sta studiando il modo di organizzare colà un noviziato per catechisti congregati, sull'esempio del Perù e della Spagna.
Nella Colombia si stampa da vari anni la divozione in spagnuolo e la si diffonde con molto fervore.
Non abbiamo però delle statistiche precise.
di aver fatto sorgere il primo germoglio dell'Unione fuori Torino.
L'impresa è stata affrontata ad Arequipa con decisione e ha dato i suoi frutti.
Attualmente è rimasto un solo postulante che, terminati i due anni di probazione con il 1°/7/1960 iniziò l'anno di noviziato; una ventina di catechisti associati e circa 50 aspiranti.
Tutti sono impegnatissimi in una vasta opera catechistica che cura migliaia di ragazzi privi di ogni altra assistenza religiosa, e che comprende una colonia marina per 460 ragazzi poveri.
L'Unione Catechisti ad Arequipa è stata regolarmente riconosciuta con Decreto 26.6.1958 dall'Arcivescovo di quella città, che volle anche organizzata la Sezione Femminile, affidandola ad una famiglia religiosa di suore.
L'Unione di Arequipa ha acquistato un vasto terreno per costruirvi la sua sede e attualmente sta cercando i fondi necessari alla costruzione.
A questo scopo uno dei catechisti è in viaggio negli U.S.A.
Anche la colonia marina sull'Oceano Pacifico, per i ragazzi del catechismo è di proprietà dell'Unione.
In questi ultimi mesi si è verificata l'inevitabile crisi di crescenza e alcuni giovani si sono ritirati.
Ma soprattutto è stato un grave colpo il trasferimento del Fr. Ambrosio-Leon, iniziatore ed incaricato dell'Unione peruviana, da Arequipa a Lima.
Il Visitatore, costretto a fare questo trasferimento ha voluto però rendersi personalmente responsabile dell'Unione del Perù e vi ha incaricato ad Arequipa tre Fratelli, di cui uno cura i catechisti congregati, un altro gli associati e un terzo le opere di apostolato e l'amministrazione finanziaria.
Il Fr. Ambrosio-Leon; appena giunto a Lima, ha iniziato l'Unione anche colà, col pieno favore dei suoi superiori e dell'Arcivescovo di Lima.
Questi ha già riconosciuto l'Unione nella sua Diocesi con Decreto 28.3.60.
Anche il Nunzio Apostolico è assai favorevole.
Non abbiamo ancora le statistiche del gruppo catechistico di Lima, però sappiamo che in quella città l'Unione ha trovato degli elementi assai più favorevoli che ad Arequipa e che vi si prospetta un avvenire più ampio.
Attualmente nel Perù si stampa e si diffonde la divozione a Gesù Crocifisso in lingua spagnuola, si organizzano giornate del Crocifisso e si ricevono iscrizioni di zelatori ed ascritti.
Nel 1958 si stamparono 40.000 foglietti della divozione e gli ascritti erano già circa 300.
Inoltre furono tradotte in spagnuolo le Regole dell'Unione e stampate in 1000 esemplari, e furono stampati vari altri fogli di propaganda.
Un Fratello peruviano ha tradotto in spagnuolo la vita di Fra Leopoldo e sono in corso le trattative pe la stampa
si diffonde la divozione a Gesù Crocifisso e si organizzano giornate e anche settimane dedicate al Crocifisso.
si diffonde la divozione.
Abbiamo proposto a Fratelli di Mentone, Victoria di organizzarvi un centro.
il Visitatore ha ordinato 50 copie della vita di Fra Leopoldo per distribuirle ai Fratelli del suo distretto e altre 20 copie da tenere in deposito per la vendita al pubblico.
Esaurita la prima edizione della vita di Fra Leopoldo scritta dal Fr. Trodoreto ne venne curata una seconda edizione, con ampie note di aggionamento.
La nuova edizione, assai più elengate della prima, venne stampata in 3.000 copie, sotto il titolo "Il Segretario del Crocifisso" e la Casa Editrice L.d.C. ne trattenne 1.000 copie riservandosi di venderle per proprio conto.
Le altre 2.000 copie, prelevate da noi dovranno esitarsi a nostra cura.
Questa opera venne pure tradotta in francese col titolo "Dans l'intimité du Crucifié" e stampata in 2.900 copie tutte a carico dell'Unione.
Le spesa per l'opera italiana fu di 1.149.500 liere e per quella francese di 1.620.990 lire.
L'esito di esse non si presenta facile, tuttavia è la migliore pubblicazione che abbiamo per diffondere il nostro movimento.
Ne furono esitate finora, tra omaggi e vendite, 885 italiane e 481 francesi.
Da ogni parte del mondo giungono lettere di ammirazione.
Soprattutto la vita di Fra Leopoldo ha avuto successo nel Belgio e nel Canadà.
Del Fr. Teodoreto venne preparata una breve biografia dal Fr. Cornelio e stampata in 10.000 copie, con la spesa di 401.700 lire.
Esitate 5.257 copie.
Attualmente è in corso la stampa della traduzione francese, in 5.000 copie.
Il Bollettino "L'Amore a Gesù Crocifisso" dal 1954 ha assunto una veste migliore e maggiore ampiezza.
Ha cercato anche di tenere un tono elevato, ma non ha più potuto raggiungere la regolarità del periodo bimestrale.
È un mezzo indispensabile e potrebbe anche essere molto efficace, ma la sua pubblicazione rappresenta una difficoltà notevole per mancanza di collaboratori.
Per la Casa di Carità si preparò un numero unico, stampato in 15.000 copie ed un fascicolo del Dr. Conti, col titolo "Esperienze programmatiche d'una Scuola Professionale".
In occasione dell'ultimo capitolo generale dei Fratelli vennero preparati tre opuscoli destinati ai capitolari, per presentare l'Unione e suggerire il modo di organizzarla.
Questi opuscoli, in lingua francese e semplicemente litografati portavano rispettivamente il titolo:
L'oeuvre du Frère Teodoreto - L'Union des Catéchistes de J.C. et M.I.
Suggestions pratiques en vue du développement de l'oeuvre du Fr. Teodoreto dans l'Institus des t F.S.C.
La causa di Fra Leopoldo è in mano ai francescani di S. Tommaso, che ne hanno diverse e vogliono dare la precedenza al Perazzo ( laico secolare ).
Nessun fatto eccezionale.
Tuttavia circola la biografia scritta dal Fr. Teodoreto e diffusa praticamente in tutto il mondo lasalliano.
La causa di Fr. Teodoreto sta per iniziare, giacchè finalmente venne costituito il relativo tribunale con la nomina dei 4 giudici.
Il 31/8/54 fu celebrata una Messa funebre a Vinchio, con intervento del Fr. Leone
il 31/10/54 si fece la commemorazione dei Fr. Teodoreto alla Casa di Carità, oratore don Casalegno
il 7/5/55 si fece la commerazione del Fr. Teodoreto alla Casa di Carità
il 27/2/59 la salma dei Fr. Teodoreto venne traslata dal Cimitero alla Casa di Carità.
La necrologia in francese preparata dall'Istituto è particolarmente diffusa.
Seguì subito la Vita del Fr. Leone, e da parte nostra la pubblicazione di articoli illustrativi sul Bollettino.
Si stamparono dei ricordini in varie lingue.
Poi uscì la vita scritta dal Fr. Cornelio e tradotta pure in francese.
Si segnalarono alcune grazie notevoli.
La causa di Fr. Teodoreto gode di particolare favore alla Curia di Torino, dove era assai conosciuto e stimato.