Relazione generale 1966-1972 |
Carissimi amici e fratelli catechisti,
siamo riuniti nella forma più piena e autorevole, nella forma e nella sostanza di Assemblea Generale dell'Unione, Assemblea che dell'Unione "incentra tutti i poteri" ( art.93 delle Regole e Costituzioni ).
Tali poteri la nostra Assemblea li incentra, oggi senza averli ancora trasmessi non essendo ancora stato eletto il nuovo Presidente Generale: colui che, appunto, sarà chiamato da Dio ad esercitare l'autorità che l'Assemblea gli trasmetterà con la elezione.
Perciò è naturale che mi senta inclinato ad esprimere a tutti voi qui riuniti un profondo sentimento di devozione e di sottomissione, a voi che rappresentate l'Unione nella sua realtà comunitaria e istituzionale, nella realtà di cellula viva appartenente al corpo universale della Chiesa:
cellula viva posta in essere e fecondata dal carisma originario del nostro Padre e Fondatore,
cellula viva generata mediante la di lui eroica dedizione, cellula viva alimentata e cresciuta da tanti preziosi contributi, primo dei quali, con funzione e valore di fondamento, sta il messaggio e l'ardente carità di Fra Leopoldo.
A voi tutti rendo omaggio onorandovi nel Signore e onorando il Signore in mezzo a noi, basandomi sulla sua promessa: "allorquando due o più saranno riuniti nel mio nome, io sarò in mezzo a loro".
Quando mai, infatti, noi, membri dell'Unione, siamo meglio e più riuniti nel nome del Signore, e quando mai dunque ci è dato di sperare e confidare nella Sua presenza in mezzo a noi, se non durante le nostre Assemblee Generali?
Confortato da queste certezze, eccomi pronto a svolgere davanti a voi la relazione che il Presidente Generale scaduto deve fare appena terminato il suo mandato.
Il primo intendimento che mi propongo è di richiamare alla vostra attenzione tutti gli elementi che ritengo necessari affinché ognuno possa riflettere con sufficiente conoscenza sul testé trascorso sessennio di vita dell'Unione.
In secondo luogo, mi riprometto di favorire il vostro apporto costruttivo, così che ognuno di voi, richieste o proposte eventuali ulteriori informazioni, valutati gli aspetti positivi e negativi del sessennio, precisati i problemi risolti e non risolti, individuate le difficoltà vinte o da vincere e gli ostacoli superati o da superare, invocata la luce del Signore, possa partecipare, con sicura e fondata determinazione, ai tre atti che rappresentano gli scopi di questa Assemblea.
Infatti, per ognuno dei catechisti congregati presenti è compito strettamente doveroso quello di eleggere secondo Dio il nuovo Presidente Generale e i nuovi Consiglieri Generali che lo aiuteranno nel governare e amministrare l'Unione ( a. 93 e 125, ibid. ).
Inoltre, spetta all'Assemblea generale compiere tutte le altre funzioni stabilite dall'art. 98 delle Regole e Costituzioni.
Infine, è nella facoltà di questa Assemblea generale ordinaria formulare orientamenti, raccomandazioni, proposte e anche deliberare scelte e decisioni che impegneranno ogni membro dell'Unione sino alla prossima Assemblea Generale.
Con la mia relazione mi sforzerò di presentare al vostro esame l'operato mio e del Consiglio Generalizio, l'andamento dei catechisti e della loro attività, e l'azione di Dio.
Il compito non è agevole poiché questi tre, che chiamerò "fattori" della vita dell'Unione, non sono sempre facilmente distinguibili.
In ogni caso l'oggetto più evidente sarà l'operato mio e del Consiglio, operato da considerarsi secondo le diverse funzioni e responsabilità.
Infatti, anche quando la relazione parlerà dell'andamento dei catechisti o dell'azione di Dio, saranno pur sempre mie valutazioni.
Precisati gli scopi della relazione, mi occorre chiarirne il metodo.
Quale punto di riferimento specifico sono state assunte le deliberazioni dell'ultima Assemblea generale ordinaria.
Tali deliberazioni contengono altresì auspici e proposte che di per sé non obbligano a qualcosa di concreto, ma la cui funzione è di suggerire, consigliare e orientare.
Ognuno di voi potrà valutare in che misura le deliberazioni sono state attuate e gli orientamenti sono stati corrisposti.
Lo schema di relazione che vi è stato trasmesso, conferma il metodo seguito dalla relazione.
E tale schema io seguirò apportandovi tuttavia qualche variante unicamente al fine di ottenere una più piena corrispondenza di esposizione con le menzionate deliberazioni assembleari.
Infatti, ho raccolto sotto la voce "Lavori preparatori dell'Assemblea generale straordinaria per il rinnovamento delle Regole e Costituzioni" tutto ciò che essendo stato attuato per questo scopo, risultava invece distribuito sotto altre voci, nello schema di relazione comunicatovi in precedenza.
Altro criterio è stato quello di lasciare la parola ai fatti, ai fatti esteriori e anche ai fatti interiori, poiché l'Unione è in primo luogo una comunione di menti, una corrispondenza di cuori, una dedizione di vita liberamente accettata.
Indice |