Appunti sulla figura morale di Fr. Teodoreto |
Un giorno una donna gli presentò una copia di quella "devozione a Gesù Crocifisso" che oggi i catechisti diffondono in tutte le parti del mondo.
Era ancora scritta a mano.
Quella donna gli disse che l'autore era un frate francescano, che voleva rimanere ignoto, e che con la recita di quella preghiera si erano ottenute molte grazie.
Fr. Teodoreto la esaminò, la trovò bella e incominciò a praticarla.
Egli era allora direttore della comunità di S. Pelagia, afflitta da tre problemi:
1) il pericolo di perdere il diritto di dare gli esami nella propria scuola;
2) la necessità di trovare un luogo adatto per le vacanze estive dei Fratelli;
3) la necessità di un'opera di perseveranza per gli allievi, che conservasse e perfezionasse l'educazione scolastica.
Per ottenere la grazia di risolvere questi tre problemi il Fr. Teodoreto fece praticare la devozione a Gesù Crocifisso a tutta la comunità dei fratelli.
L'esito fu pronto e più che soddisfacente.
Il pericolo riguardante il diritto degli esami passò; la comunità poté acquistare una casa a Pessinetto, in Val di Lanzo, per le vacanze estive e le circostanze misero il Fr. Teodoreto in grado di iniziare l'opera di perseveranza, che gli stava a cuore da tanti anni.
Il Fr. Teodoreto avrebbe desiderato di conoscere l'autore della "devozione a Gesù Crocifisso", il quale godeva fama di santità, ma tutti gli zelatori della "devozione" avevano l'ordine di non rivelarlo.
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