Messa del Povero: nascita e sviluppo di un servizio |
Dodici anni or sono, fratel Gustavo Furfaro pubblicava una sua riflessione sulla Messa del Povero ieri e oggi.1
Alcuni brani di questa riflessioni possono guidarci ad una analoga riflessione oggi.
La Messa del Povero è sorta ieri come risposta alle povertà ed esigenze dei tempi.
Torino era meta di immigrati dalle campagne circostanti e dal meridione per un inserimento nelle attività industriali in forte sviluppo.
I poveri, senza mestiere e senza lavoro, erano tanti ed erano qualificati come "mendicanti" o come "barboni".
Chi ha vissuto quei tempi ricorda le situazioni veramente tristi di gente vagante per la città, vestita con stracci, in pessime condizioni igieniche, sistemata sotto i ponti o in case diroccate.
Non facevano ancora problema gli anziani, perchè normalmente ospitati in famiglia, in alloggi più ampi e con figli più disponibili, o in Case di riposo gestite per lo più da Suore con assistenza attenta e premurosa.
La Messa del Povero nasce per dare una risposta alle persone che vivono sulla propria pelle questa situazione.
E abbiamo visto come e con quale spirito questa risposta è stata data.
Le forme di povertà e di disagio morale e fisico vanno aumentando e sono sempre più varie e diffuse.
Sono sorte nel frattempo altre iniziative e vari gruppi per far fronte alle nuove povertà: i drogati, gli immigrati, gli alcoolizzati, i senza fissa dimora, gli ammalati di AIDS, gli ex-ospedali psichiatrici, i carcerati e gli ex-carcerati …
La Messa del Povero, in questa evoluzione acquista nuovi significati e nuove dimensioni, nella fedeltà allo spirito con cui è sorta e dedicandosi ad alcuni settori di povertà, nella ricerca di sempre nuove forme di assistenza, ma senza mai trascurare il suo orientamento spirituale sintetizzato nel suo nome.
All'opera costante delle Figlie della Carità, dei Fratelli delle Scuole Cristiane, dei Catechisti, dei Salesiani, delle Suore di Nostra Signora, di veterani con anni di servizio nell'opera, si sono affiancati, alcuni già da parecchi anni, dei giovani volontari animati da convinta motivazione nel servizio.
« … si propone di promuovere e favorire un'attività rivolta ai più poveri ed emarginati finalizzata all'educazione, all'istruzione, alla ricreazione, all'assistenza sociale e sanitaria …
In particolare si propone di aiutare a vivere il giorno festivo nella serenità e nella pace interiore.
Per questo la Santa Messa viene proposta come centro e sorgente di rispetto, di vicendevole aiuto, di amicizia fra uomini di qualunque condizione sociale. ( … )
Alla luce della storia e della "filosofia" della Messa del Povero, dell'esperienza di servizio alla Messa del Povero, delle riflessioni di questi giorni, a partire dai bisogni dei "poveri2 che oggi frequentano la Messa del Povero:
• A quali bisogni di oggi stiamo rispondendo?
• Quali altri bisogni attendono una nostra risposta?
• A quali di questi bisogni intendiamo prioritariamonte tentare di dare una risposta?
• Per rispondere a questi bisogni di quali risorse ci sentiamo carenti?
Risorse economiche
Risorse strutturali
Risorse umane
• Tentiamo di elaborare un progetto per i prossimi cinque anni fondandolo sulla fiducia nella Provvidenza, che non è mai venuta meno, e sul nostro impegno personale
Indice |
1 | "In-Formazione" n. 12 ( giugno 1995 ) e n. 13 ( luglio 1995 ) |