Carta di lavoro della Casa di Carità Arti e Mestieri

Gli ultimi

Nostro obiettivo è saper governare gli ultimi, far scoccare scintille in loro.

Direttore

Chi sono gli ultimi? Coloro che da noi hanno forse l'ultima possibilità di trovare delle persone che siano loro "insegnanti".

                   Docente

Gli ultimi sono i ragazzi che da noi arrivano "scarichi di valore".

Docente

Anche tra noi siamo ultimi, anche noi possiamo diventare ultimi, quando perdiamo vigore, quando ci scarichiamo.

E il cambiamento continuo, la frammentazione culturale, la crisi dei valori rischia di farci sentire un po' tutti ultimi …

Per questo occorre essere solidali, per avviare continue reciproche ricariche.

Docente

Nostro compito è far uscire i ragazzi con una personalità, perché in primo luogo si apprezzino e poi vengano apprezzati dagli altri.

Docente

Di quali ragazzi occuparsi prima per trovar loro uno stage?

Direi degli ultimi! Agli altri un posto prima o poi lo troveremo …

Inviare al lavoro prima gli ultimi e poi i migliori: se vai a dire questo in altre scuole ti ridono in faccia …

Direttore

La capacità sta nel capire cosa vogliono davvero le aziende.

Per farlo occorre una certa dose di sensibilità e di lungimiranza.

Il ragazzo giusto per l'azienda alle volte è l'ultimo della fila: è lui quello che poi "ci sta", che funziona, che diventa fedele all'azienda.

Ai nostri interlocutori dell'azienda dobbiamo far vedere il ragazzo "in prospettiva futura".

Rendiamoci conto che chiediamo "per favore" alle aziende, ma spesso il favore lo facciamo noi a loro.

Direttore

La nostra parola d'ordine: non dobbiamo lasciare nessuno, non dobbiamo mollare nessuno.

Direttore

Alle volte lottiamo con certi ragazzi proprio perché crediamo in loro.

È chi ci ha fatto dannare l'anima che poi ritorna e ci dice "Grazie!".

Sono questi i ragazzi che si ricordano di noi perché sono quelli a cui abbiamo dato di più.

Direttore

Ricordo un nostro Direttore dire a un collega: "Guardi che qui gli allievi che sono bravi non hanno bisogno di lei.

Si occupi degli altri!".

Direttore

C'è chi è veramente ih condizioni disastrose; la famiglia però da noi si aspetta qualcosa, un aiuto … 

E io come posso dire allora al ragazzo: "Non sei nemmeno capace di andare a lavorare …"

Docente

Ricordo il caso di un sedicenne con licenza di scuola media arrivato alla Città dei Ragazzi per un corso.

Si scopre che è addirittura analfabeta!

Abbiamo contattato il CTP per fargli fare le 150 ore e nel frattempo lo abbiamo inserito come uditore nel corso.

Quando affronti cose come queste, che cosa può ancora farti paura?

Direttore

Spesso coloro che arrivano da noi sono abituati ad essere scaricati.

I docenti delle Medie ci dicono: "Questo lo promuoviamo purché poi ve lo teniate …"

Docente

Solidarietà

Nel nostro relazionarci reciproco non dovremmo mai dimenticarci della nostra fragilità.

E, se solo ci pensassimo, avremmo molte buone ragioni per essere di sostegno gli uni gli altri, uniti da una stessa pietà.

Siamo tutti, in fondo, piccoli e fragili, tutti bisognosi dell'aiuto di coloro che ci circondano, accomunati dallo stesso bisogno di Amore.

Alla Casa di Carità, sentendoci "poveri, non nobili e semplici" come fra Leopoldo, imitiamo fr. Teodoreto nella particolare attenzione per gli allievi più bisognosi e più a rischio.

Presidente

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