Carta di lavoro della Casa di Carità Arti e Mestieri |
Impegnarsi significa darsi da fare per "fare seguito", per non far morire le iniziative, per costruire il seguito delle iniziative.
Docente
Impegnarsi significa prendersi la responsabilità.
Magari ci vuole un po' di tempo in più, ma quando tè ne vai il lavoro è finito e non deve occuparsene qualcun altro.
Docente
Impegno è spendere il meglio di sé per arrivare al miglior risultato.
Docente
Impegno è anche sacrificio.
E accettare una certa dose di sacrificio mi permette di guardare più in là, di non chiedere subito risultati e gratificazioni immediate.
Docente
Impegno è credere in ciò che si sta facendo.
Docente
Mia moglie è arrivata a dirmi: "Tu ti occupi fino in fondo dei figli degli altri e rischi di trascurare i tuoi!"
Docente
Avere il timore di fare una lettura a messa …
Forse è solo la paura di impegnarsi!
Docente
Certe volte penso che quando smetterò di soffrire dovrò cambiare mestiere, perché finché soffro per i ragazzi significa che ci tengo.
Docente
Non c'è carità senza giustizia.
Possiamo osare chiederci reciprocamente di più solo dopo che ciascuno ha fatto la sua parte.
Cappellano
Loro, a Ovada, si andavano a prendere gli allievi con il pulmino nell'entroterra ligure.
Ci mettevano più di un'ora.
Fratel Teodoreto ai suoi primi insegnanti diceva: "Se non avete allievi, anche a costo di pagarli dovete portarli a scuola".
Direttore
Per ritrovare il senso del nostro lavoro dobbiamo pensare che il lavoro siamo noi, il lavoro è la persona che lavora.
Docente
Casa d; Carità si è sempre poggiata su questo pilastro: la disponibilità di chi vi lavora.
L'Ente sa di poter sempre contare sulle persone, sui suoi collaboratori.
Segretaria
È dentro di noi, nel DNA di Casa di Carità, l'atteggiamento del "rimboccarsi le maniche".
Docente
Sento una classe che fa baccano e non intervengo perché ci dovrebbe essere chi deve intervenire …
È un modo di pensare e di fare che non va bene.
Docente
Il nostro ruolo deve essere a 360°.
"Io sono solo un amministrativo; se ad esempio il ragazzo deve cambiare un Euro non tocca a me occuparmene".
È un esempio di modo di pensare che deve cambiare!
Direttore
Prendo i ragazzi, vado in cortile, raccogliamo insieme le foglie.
Nessuno me lo dice, ma sento di farlo …
Docente
Esiste una profonda differenza tra aderire passivamente a qualcosa ( un programma, un progetto, un'iniziativa ) ed essere un motore di attiva partecipazione.
Nella parabola dei talenti il servitore che verrà scacciato semplicemente aderisce all'intendimento del padrone, non impegna il talento a lui affidato.
Rinuncia ad investire se stesso in qualcosa.
Rinuncia quindi ad impegnarsi, a vincolarsi in qualche modo.
Ci impegnarne quando ci diamo "in pegno", obbligandoci a portare qualcosa a buon fine.
E nel farlo impieghiamo tutto noi stessi, le nostre risorse e le nostre qualità.
Impegnarsi significa partecipare, diventare parte di qualcosa investendo se stessi in ciò che si fa.
Solo dall'impegno e dall'attiva partecipazione deriva la responsabilità.
Che è in primo luogo un saper rispondere delle proprie scelte, delle proprie azioni.
D'altronde come sarebbe possibile rispondere di noi, e di chi e di che cosa risponderemmo, se non ci mettessimo in gioco, se non partecipassimo impegnando tutto noi stessi?
La Casa di Carità è sorta e persevera per l'impegno di coloro che si sono "messi in gioco", confidando nel piano e nell'aiuto della Divina Provvidenza: questi sono Catechisti, Fratelli e Personale.
Presidente
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