Carta di lavoro della Casa di Carità Arti e Mestieri |
Un ragazzo mi ha detto: "Sa che cosa mi è piaciuto? Che parlate di Dio in tutta normalità."
Docente
Facciamo parte di una grande promessa.
Docente
È il sentirsi parte di qualcosa che ti permette di fare bene.
Docente
Forse l'errore è pensare che certe persone che in passato hanno collaborato con Casa di Carità fossero grandi solo dal punto di vista umano o delle competenze.
Hanno invece creduto in certi valori.
Noi, nel nostro ruolo, quando chiediamo qualcosa ai nostri collaboratori dobbiamo far capire che stiamo vedendo e seguendo qualcosa di grande.
Direttore
Dobbiamo trasferire a chiunque collabori con noi il senso della "grande sfida".
Direttore
Ricordo un nostro passato Direttore.
Andavo da lui sovente angustiato da problemi e difficoltà.
Mi accoglieva, ma mi diceva: "Vieni con me a pregare, prima di parlarne andiamo insieme al terzo piano …"
Docente
Quando ti telefona un allievo dopo cinque anni, ti senti importante, senti, nel tuo piccolo, di avere fatto qualcosa che resta, che lascia il segno.
Docente
Avere fede significa sentirsi un tassello di un progetto più vasto, fede è fede in un percorso, in un'Opera grande nella quale siamo coinvolti.
Docente
Amo il mio lavoro, lo faccio al meglio, mi impegno, poi ci penserà la Provvidenza …
Più ci penso e più mi convinco che quello che succede qui va oltre la ragione, c'è qualcosa di miracoloso in quello che si ottiene, non sono cose eclatanti ma tante piccole cose significative.
Ci chiediamo: come siamo riusciti a realizzare questo?
Sono dei miracoli, solo che a volte lo diamo per scontato, altre volte abbiamo la forza e la serenità per riconoscerlo.
Direttore
Un padre guardava il suo bambino che con grande fatica cercava di spostare una pietra molto pesante.
Nonostante tutti i suoi sforzi non riusciva a muoverla che di pochi centimetri.
"Hai usato tutte le tue forze?", gli chiese il padre.
"Certo", rispose ansando il bambino.
"Non mi pare", ribatté il padre, "dal momento che non mi hai chiesto di aiutarti".
Pregare, con fede nella Provvidenza, è usare "tutte" le nostre forze.
Dal Diario di fra Leopoldo, 34° detto sulla Casa di Carità, dell' 8 marzo 1921, ore 10 di sera - Detto di Gesù Crocifisso: "Non temere, tu sei nelle mie mani e nelle mie mani sono le Scuole."
Presidente
Indice |