Carta di lavoro della Casa di Carità Arti e Mestieri |
Non è un Codice, non contiene rigide norme cui attenersi.
Non è un regolamento, non vuole limitare la libertà e la creatività di nessuno.
Non è una sorta di enciclopedia del lavoro, piuttosto un modesto tentativo per riflettere con maggiore chiarezza sulla nostra attività.
Non è una nuova proposta formativa, che l'Ente già possiede ed è descritta in appositi strumenti.
Non è una sorta di testo "definitivo", e non vuole mettere la parola fine ad alcunché, piuttosto rappresenta un punto fermo da cui partire, un primo gradino per comprendere e comprenderci sempre meglio.
È uno strumento per migliorare la qualità del nostro lavoro e del nostro servizio.
È un veicolo per penetrare nello spirito, nella mission dell'Ente, nel suo grande patrimonio di storia, esperienza e Fede.
È uno specchio, per interrogarci, ritrovarci e condividere un modo d'essere e di fare.
È un crogiuolo, dove sono state raccolte e fuse tante emozioni, speranze, esperienze di lavoro.
È una bussola, per fare il punto sul nostro presente e per orientare i nostri futuri comportamenti.
È una sorta di "carica batterie", per ridare nuovo vigore al nostro fare, per ridare smalto all'impegno di coloro che l'avessero appannato.
È una testimonianza d'affetto, di tanti verso la Casa di Carità e verso i tanti che negli anni l'hanno fatta vivere.
È animata dalla convinzione che si possa migliorare la qualità della vita lavorativa a partire dalle piccole cose, dai comportamenti e dagli atteggiamenti individuali, intervenendo sul senso che ciascuno da al proprio lavoro.
È uno strumento credibile, perché davvero costruito da noi e su di noi.
La Carta è suddivisa in 20 sezioni.
Ciascuna rappresenta un tema di grande rilevanza organizzativa.
Ogni sezione contiene una raccolta di testimonianze di collaboratori della Casa di Carità.
Le testimonianze, riportate con la massima fedeltà possibile, costituiscono il vero cuore pulsante della Carta.
Ciascuna è accompagnata dalla semplice indicazione del ruolo di chi l'ha fornita.
Ad esse segue un breve commento di sintesi, che non ha altra funzione che quella di collegare le testimonianze ai valori che guidano il nostro agire quotidiano.
La Carta non ha una sequenza privilegiata di lettura.
Segua chi la legge l'ordine che gli dettano i suoi interessi o le questioni che più gli stanno a cuore.
La Carta costituisce un viaggio nell'universo della Casa di Carità.
Un viaggio che deve essere condotto da lettori di buona volontà, capaci di fare parlare al loro cuore e alla loro mente le tante testimonianze che essa contiene.
La Carta è un libro aperto e come tale invita il lettore ad entrare, a farla sua, a personalizzarla, a completarla nel tempo con suoi pensieri e testimonianze.
La Carta vuole essere maneggiata, discussa.
Si propone di stimolare nuove idee, e di indurre chi legge ad elaborare personali risposte ai problemi posti dal nostro lavoro.
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