Dio stesso ha consacrato se stesso quando come Verbo si è fatto carne

6-3-2004

Don Mauro Agreste

Indice

1) Consacrazione della vita
2) Mistero dell'incarnazione
3) Tensione tra infinito e finito
4) Tempio vivente, sacerdozio santo, sacrificio gradito a Dio
5) Figli di Dio
6) Creatura umana e divina
7) Sacerdozio comune dei fedeli e sacerdozio ordinato
8) Sacerdozio dei fedeli rendere sacre le cose del mondo
9) Dio crea gli uomini esseri materiali e spirituali
10) Gli uomini si sono staccati da Dio
11) La natura non più nelle mani di Dio
12) Alla fine dei tempi Dio rinnoverà l'universo
13) Sacerdozio comune, mai esonerati dal viverlo
14) Vivere quella realtà consacrata in comunione con Dio
15) Gli Istituti Secolari vivono intensamente il sacerdozio comune dei fedeli
16) Io come sto vivendo il mio sacerdozio di battezzato?
17) La conversione
18) Il sacerdozio ministeriale al servizio del sacerdozio comune
19) Chiesa totalmente al servizio dell'uomo
20) Ogni realtà che noi viviamo ha significato se vissuta secondo il pensiero di Dio
21) Qual'è il significato del denaro?
22) Il benessere è una benedizione da consacrare
23) Faccio come lui vuole? In comunione con Lui …
24) Sto facendo questa cosa come la farebbe la Madonna?
25) Fare spesso una revisione con il direttore spirituale

1) Consacrazione della vita

Noi continuiamo ad andare avanti sull'analisi degli Istituti Secolari.

Intanto, come ogni esperienza all'interno della vocazione cristiana, anche gli Istituti Secolari si situano nel grande fiume di quello che è il mistero dell'Incarnazione, perché, evidentemente, non sussisterebbe la necessità di una consacrazione, di una appartenenza a Dio se Dio in qualche modo non avesse inaugurato tutto questo nuovo mondo.

Questo nuovo sistema in cui egli stesso ha consacrato la sua vita, per quanto possa essere strano da pensare: ecco Dio stesso ha consacrato se stesso, quando?

Quando Egli come Verbo si è fatto carne.

L'idea di essere Verbo ci indica la seconda persona della Santissima Trinità.

Il Verbo fatto carne è Gesù, ma Gesù esisteva prima dell'Incarnazione? Sì, come Verbo.

2) Mistero dell'incarnazione

Come Verbo fatto carne quando ha cominciato ad esistere? Dall'annunciazione.

Quindi attenzione bene lo so che è vero uomo, vero Dio, ma come uomo Gesù esisteva prima dell'Incarnazione?

Come Dio sì, Dio è eterno, uomo immortale, noi siamo immortali come esseri umani, non eterni nel senso che il corpo si logora e si ferma ma noi non smettiamo di esistere.

Allora su questo mistero dell'Incarnazione voi sapete che è talmente ricco, talmente profondo che non è così facile coglierne subito tutti gli aspetti e le rilevanze.

Sta di fatto che il nostro essere battezzati ci rende delle creature straordinarie, perché l'essere battezzato significa una persona che, pur restando una persona umana, partecipa della natura divina e se voi osservate bene ve ne rendete subito conto: è una specie di risvolto dell'Incarnazione perché nell'Incarnazione l'essere divino, pur restando divino, è diventato anche uomo.

Una persona, due nature.

L'Incarnazione del Verbo fatto carne ha fatto sì che l'uomo battezzato, cioè immerso in Dio, senza smettere di essere uomo partecipasse alla natura divina, così come Gesù Cristo, senza smettere di essere Dio, è stato ed è vero uomo.

Certamente la nostra partecipazione alla natura divina non è come per Gesù la partecipazione alla persona umana perché egli non ha partecipato alla natura umana, Lui è veramente uomo senza smettere di essere Dio.

Ora tutto questo ci serve solo per intuire.

3) Tensione tra infinito e finito

Tutta questa tensione tra l'infinito e il finito costituisce la forma e la forza per ogni tipo di consacrazione.

Nell'Istituto Secolare questa tensione appare abbastanza evidente, per il semplice fatto che il motivo per cui gli Istituti Secolari esistono è questa possibilità, questa necessità di trasfigurare la società e la cultura e l'ambiente in cui uno vive, per renderlo un'esperienza cristiana.

Lo so che questa dovrebbe essere una vocazione comune a tutti i fedeli e dovrebbe essere quasi un imperativo categorico, ossia un dato di fatto, una cosa di fronte alla quale nessuno dovrebbe stupirsi.

Però, generalmente, i cristiani sono abituati a dividere la vita cristiana e religiosa dalla vita quotidiana, cioè la vita secolare è distinta dalla vita religiosa.

Il cristiano si sente cristiano se va in Chiesa, ma al di fuori della Chiesa …

Non sono poi molti i cristiani che hanno capito che devono permeare tutta la loro esistenza dello spirito cristiano, cioè dello Spirito di Cristo.

Questo ha notevoli risvolti, perché se ogni battezzato prendesse sul serio la propria consacrazione battesimale, allora naturalmente in tutti i campi della vita ci sarebbe un respiro cristiano diverso.

Quindi il secolarismo non dovrebbe essere inteso come scissione tra la realtà spirituale della persona umana e le realtà mondane come di fatto invece si sta intendendo adesso.

4) Tempio vivente, sacerdozio santo, sacrificio gradito a Dio

L'evento salvifico della morte in croce di Gesù redime la condizione umana e la chiama a diventare un tempio vivente, un sacerdozio santo, un sacrificio gradito a Dio.

Il fatto che Gesù è morto in croce cambia la condizione umana e la chiama a diventare un tempio vivente un sacerdozio santo, un sacrificio gradito a Dio.

Voi sapete che con il Battesimo noi siamo inseriti nella vita divina, cioè nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo siamo immersi in questa vita.

Vuol dire che Gesù Cristo con noi fa un legame inscindibile.

Tutto ciò che è Gesù Cristo viene partecipato alla nostra natura umana.

Gesù Cristo è sacerdote, re e profeta, il Battesimo infonde nella creatura battezzata le stesse caratteristiche di Gesù Cristo.

Perché noi possiamo dirci figli di Dio? Perché il figlio di Dio viene ad abitare in noi in potenza e gloria di Spirito Santo.

Prima del Battesimo noi possiamo dire a Dio: "tu sei il mio Dio", dopo il Battesimo noi possiamo dire a Dio: "tu sei mio padre" perché noi con Gesù Cristo, per Gesù Cristo e in Gesù Cristo siamo diventati una cosa sola.

5) Figli di Dio

C'è una unità spirituale inscindibile una unità che si dice sacramentale per cui tu rimani persona umana, ma partecipi della grazia di Dio quindi sei chiamato figlio di Dio e lo sei realmente, lo dice S. Paolo nella Lettera ai Romani e nelle altre Lettere.

Questa realtà della figliolanza divina, che è per adozione grazie alla potenza dello Spirito Santo è una realtà che non è ancora molto ben entrata, nella spiritualità comune dei fedeli.

Forse nel parlare comune delle persone, sì siamo tutti figli di Dio, ma bisogna intendere e capire cosa si dice quando si dice siamo tutti figli di Dio.

Che tutti proveniamo dall'amore di Dio è fuori di dubbio, ma il Battesimo ti dà una figliolanza di identità, che è molto diversa dalla figliolanza comune.

Tutti sono figli di Dio, perché provengono dal suo amore, è evidente, ma figli nel Figlio si è solo nel Battesimo, ed è solo per mezzo dello Spirito Santo che noi possiamo dire a Dio: Abbà cioè Padre, cosa significa?

6) Creatura umana e divina

Che solo per l'opera dello Spirito Santo che noi siamo trasfigurati e trasformati.

Guardate che è una realtà stratosferica, alla nostra natura umana, alla nostra essenza umana viene aggiunta l'essenza divina per cui non si può più dire che noi siamo semplicemente creature umane.

Siamo creature umane e divine, perché lo Spirito Santo viene ad abitare nei nostri cuori, ci imprime l'immagine del Figlio di Dio in modo tale che noi, uniti al Figlio di Dio che è Cristo, diventiamo con Lui, per Lui e in Lui una cosa sola. Una cosa sola.

Allora ciò che è Lui viene a noi non perché noi ce lo siamo guadagnato o conquistato ma perché Lui ce l'ha donato, Lui è re noi siamo re, Lui è profeta noi siamo profeti, ma non perché noi siamo belli o bravi, perché Lui è bravo, perché Lui è Santo, Lui è Sacerdote noi siamo sacerdoti.

7) Sacerdozio comune dei fedeli e sacerdozio ordinato

Ora questa realtà sacerdotale è molto misconosciuta dai fedeli comuni, perché il sacerdozio comune dei fedeli non viene considerato.

E invece il sacerdozio comune dei fedeli è esattamente quella caratteristica che permette di trasfigurare il mondo in cui vivi, è il compito di qualsiasi battezzato a cui non sia dato specificamente il sacramento dell'Ordine.

Chi ha il sacramento dell'Ordine, per sua stessa natura, è chiamato a consacrare a Dio non solo tutte le realtà umane, ma specialmente quelle spirituali.

È chiaro, i sacerdoti sono chiamati da Dio per la preparazione e la propagazione di tutte quelle che sono le realtà sante, che si chiamano i sacramenti.

A tutti gli altri fedeli battezzati, che non hanno il sacramento dell'Ordine, resta il sacerdozio comune.

Quindi non vuol dire: siamo tutti sacerdoti, allora andiamo tutti a dire messa, tutti andiamo a fare quello che fanno i sacerdoti ordinati. No, quella è una loro specifica chiamata.

Per tutti gli altri c'è la chiamata di tutti, che consiste nel sacerdozio comune dei fedeli.

Cosa sarà mai questo sacerdozio comune dei fedeli? Che cosa fa generalmente un sacerdote?

Prende le realtà del mondo e le consegna a Dio, le consacra.

Sacerdote dà le cose perché diventino sacre.

8) Sacerdozio dei fedeli rendere sacre le cose del mondo

Allora il sacerdozio comune dei fedeli, che è il vostro compito di laici, è quello di rendere sacre le cose del mondo, tutte.

Perché Dio si aspetta una cosa di questo genere da tutti gli uomini?

È semplice, perché dal tempo di Adamo ed Eva gli uomini hanno strappato dalle mani di Dio tutto ciò che aveva creato con amore, perché servisse a tutti gli uomini, come un mezzo efficace per incontrarlo.

In parole molto semplici tutto ciò che esiste serve a noi, non ne ha bisogno Dio.

Non ha bisogno delle galassie ne delle stelle, né dei pianeti, né dell'acqua, né della terra, per preparare il cibo e per poter vivere, Dio non ha bisogno di tutto questo, ma ha creato tutto questo, perché tutto ciò che noi possiamo constatare con l'intelligenza e con i sensi ci permettesse di incontrarlo e di avere una relazione con Lui.

Come possiamo dire ancora più semplicemente?

Tutto l'universo è il salotto dove Dio ci ospita perché noi possiamo fare salotto con Lui, cioè conoscerlo, intrattenerci con Lui, trascorrere tempo con Lui, vivere in intimità, creare comunione, creare affabilità, simpatia, lo stare insieme.

9) Dio crea gli uomini esseri materiali e spirituali

Allora per poter stare insieme, se noi fossimo stati degli angeli, non avrebbe avuto bisogno di creare tutto l'universo, perché gli angeli vedono Dio continuamente, ma Dio ha detto: bene facciamo esistere degli esseri che siano spirituali, ma anche materiali insieme, li chiamerò uomini, li faremo a nostra immagine e somiglianza, liberi.

Ora perché gli uomini possano vivere, poiché sono dotati di materia e non hanno solo materia, ma sono spirito e materia, allora bisogna creare loro un ambiente che sia sufficientemente adatto a loro e sufficientemente bello, perché la bellezza attira il cuore dell'uomo alla ricerca dell'Assoluto, alla ricerca dell'Infinito.

La bellezza della creazione inviterà l'uomo alla ricerca di quella bellezza eterna da cui tutto proviene, e la bellezza eterna da cui tutto proviene è Dio.

Gli uomini sono vissuti in quello che è chiamato il paradiso terrestre fino al tempo in cui hanno cominciato a dividersi da Dio, non è Dio che li ha cacciati di lì sono loro che si sono staccati da Dio, ma quando Dio disse: "Ecco a te do ogni creatura che vive sulla Terra, ogni erba, ogni frutto ecc…ecc…perché ti serva da sostentamento." significava in altre parole che Dio prendeva tutta la creazione e la metteva nelle mani degli uomini, ha detto: "Tutto questo ho fatto per te adesso è tuo, usalo bene."

10) Gli uomini si sono staccati da Dio

Che cosa è accaduto? Che dopo tutto questo gli uomini si sono staccati da Dio, e quando gli uomini si sono allontanati da Dio, Dio non si è ripreso i doni che aveva fatto.

Se vogliamo, Dio è un gran Signore

Pur avendo tutto il diritto di dire: "Ah te ne vuoi andare? Bene, vattene via, senza niente di tutto quello che io ti ho dato."

Dio non ha fatto così. Dio è stato fedele alle sue promesse, Dio è sempre fedele alle sue promesse, non cambia idea e se Dio dice: "Va bene ti ho dato tutto questo, non me lo riprendo, anche se tu non te lo meriti io te lo lascio."

Tutto questo teatro doveva servire perché noi ci potessimo incontrare, perché noi potessimo dialogare, essere in comunione, provare la bellezza dello stare insieme "Io mi sarei fatto conoscere da te, tu ti saresti lasciato amare da me, ma, tu hai voluto allontanarti da me, io ti lascio tutto quello che ti avevo dato, però questa volta non dipenderà più da me ma dipenderà tutto da te.

Mentre prima io provvedevo a te e tu non avevi né caldo, né freddo, non usavi i vestiti, non dovevi coltivare ecc… ecc… perché la terra produceva da sola tutto ciò che ti era necessario, perché dipendeva da me e io ti amo.

Quindi provvedevo a te in modo tale che a te non mancasse nulla.

Adesso tu hai voluto staccarti da me." dice Dio " quindi ricordati che d'ora in poi per vivere con fatica lavorerai e con sudore della tua fronte dovrai ottenere il cibo e il sostentamento, perché ora la natura non è più nelle mie mani è nelle tue mani, me l'hai presa, ti sei allontanato da me, pensavi di essere Dio, allora prova che cosa vuol dire essere Dio senza poterlo essere!".

11) La natura non più nelle mani di Dio

Dunque la natura si trova suo malgrado nelle mani di qualcuno che non è in grado di gestirla.

Allora la natura prende il sopravvento, secondo le sue leggi che sono, naturalmente, volute da Dio.

Mentre Dio, che è al di sopra delle leggi della natura, poteva provvedere in un modo soprannaturale a tutti i suoi figli quando gli uomini hanno deciso di staccarsi da Dio gli uomini pensavano di essere liberi.

In realtà sono diventati schiavi di ciò che essi stessi volevano possedere: tutto l'universo.

E dunque che cosa accade? Che da quel tempo in poi tutta la natura geme, come dice San Paolo nella Lettera ai Romani, perché, suo malgrado, essa è stata creata con un fine nobilissimo e ora si trova in balia di chi, non solo non la sa amministrare, ma la sta solo sfruttando.

I problemi ecologici che noi viviamo adesso, non sono nient'altro che la conseguenza non di una amministrazione della natura, ma di uno sfruttamento della natura.

E tutto questo sfruttamento è venuto a noi a causa del nostro essere distaccati dalla comunione con Dio.

La natura stessa dunque geme, aspettando il tempo in cui sarà di nuovo unita sotto l'autorità di Dio.

12) Alla fine dei tempi Dio rinnoverà l'universo

Nel libro dell'Apocalisse noi leggiamo che alla fine dei tempi ci saranno "cieli e terre nuove".

Questo non significa che Dio distruggerà tutto l'universo che ha creato, perché Dio ciò che crea non lo vuole distruggere.

Lui lo crea bene, ma lo rinnoverà, che cosa significa?

Lo porterà al suo antico splendore, cioè alla sua situazione definitiva.

Qual è la situazione definitiva di tutto ciò che esiste?

La situazione definitiva di tutto ciò che esiste è che tutto sia sotto l'autorità di Dio, in comunione con Dio non in contrapposizione.

Non Dio e Mammona, ma tutto l'universo che viene visto come una benedizione, come un aiuto, una provvidenza, come una presenza speciale di Dio per la benedizione degli uomini.

Ci siamo fino a qui? Ora tutto questo discorso per capire, per intuire che cosa si intenda per sacerdozio comune dei fedeli.

Poiché la situazione di fatto è che la natura, la società, la cultura, tutto quello che fa parte della nostra vita sulla Terra è condizionata dal peccato, non perché Dio l'abbia creata così, ma perché gli uomini hanno strappato dalle mani di Dio ciò che Lui aveva creato con tanto amore.

È evidente che il Figlio di Dio è chiamato ha riprendere le cose del mondo e dire: "Ecco Padre questo qui l'avevano tolto dalla Tua comunione, dalla Tua autorità, hanno fatto in modo che questo non dipendesse più da Te, bene io te lo riconsegno, lo rimetto a Te."

E Dio dice: "Bene servo buono e fedele, a me non serve, ma poiché tu l'hai messo nelle mie mani, io te lo riconsegno con la mia benedizione."

13) Sacerdozio comune, mai esonerati dal viverlo

Il sacerdozio comune dei fedeli consiste grossomodo in questo: consacrare a Dio le realtà quotidiane del mondo.

Allora ognuno di noi può assolutamente verificare, come non esista un istante nella propria esistenza durante il quale egli sia esonerato dal vivere questo tipo di sacerdozio.

Sacerdozio, sacrificio, sacrum facere, ossia il sacerdote comune, il fedele battezzato che è sacerdote continuamente rende sacro tutto ciò che vive.

14) Vivere quella realtà consacrata in comunione con Dio

Cosa vuol dire renderlo sacro? Vuol dire lo riconsegna a Dio e vive quella realtà in comunione con Dio, non in contrapposizione a Lui.

Vi piace questa idea? Allora pensate quanto sarebbe bello se il commercio fosse vissuto redento in questo modo: in comunione con Dio, non in contrapposizione con Lui.

Che cosa sarebbe l'amministrazione pubblica ossia le leggi, la politica, lo Stato se gli uomini non temessero di essere in competizione con Dio, ma si sentissero alleati di Dio nel creare una società piena di pace e di concordia, cosa sarebbe il convivere umano?

Cosa sarebbe la giustizia sociale? Cosa sarebbero le relazioni interpersonali?

Cosa sarebbe la cultura? Lo spettacolo, la moda, l'arte, il progresso, la scienza, la medicina, tutto quello che fa parte della nostra vita quotidiana?

Non credete forse che tutto potrebbe essere completamente diverso, stratosfericamente consacrato a Dio con delle presenze di Dio pazzesche?

Voi lo sapete che all'indomani della guerra civile negli Stati Uniti nel 1865 gli Stati del sud erano in una situazione tale per cui la gente moriva di fame, poiché ci fu un credente, uno, un autentico credente che si mise a studiare la natura in comunione con Dio scoprì semplicemente pregando, illuminato dalla grazia dello Spirito Santo più di 100 modi diversi per l'uso delle arachidi.

E la coltivazione dell'arachide, con tutti gli usi che ne derivarono risollevò lo stato sociale ed economico di quelle zone, permettendo a migliaia di famiglie di non morire di fame.

Per un credente che ha vissuto il sacerdozio comune, consacrando a Dio il proprio lavoro.

Un lavoro consacrato a Dio, lo scienziato che lavora in onore a Dio, il medico che lavora in onore a Dio, la maestra che lavora in onore a Dio, che cosa verrebbe fuori?

Questo è il sacerdozio comune dei fedeli, che parte sin dal mattino quando ci alza: Signore ti consacro questa giornata, tutto quello che vivo lo consegno a te, lo vivo in comunione con te.

15) Gli Istituti Secolari vivono intensamente il sacerdozio comune dei fedeli

Ecco tutto questo discorso generale, che si riferisce al sacerdozio comune dei fedeli è vissuto in maniera peculiare, quindi forte, autentica, quotidiana, continuamente ritornando al centro negli Istituti Secolari, perché questo è il loro punto di forza: vivere in un certo senso, in maniera più intensa, più visibile, più mirata il sacerdozio comune dei fedeli.

Questo non vuol dire che questo sia delegato a loro, non vuol dire che solo i consacrati o gli Istituti Secolari siano delegati per vivere questa realtà.

16) Io come sto vivendo il mio sacerdozio di battezzato?

Ogni singolo battezzato è chiamato a vivere la consacrazione di tutto ciò che vive, allora credo che se ognuno di noi si fermasse qualche istante a pensare a tutte le cose che abbiamo già fatto questa mattina e a pensare come le abbiamo fatte allora ci dovremmo veramente domandare: "ma io come sto vivendo il mio sacerdozio di battezzato?

Che cosa ho consacrato a Dio questa mattina?

Poiché il diavolo si vuole prendere tutti i doni di Dio e dargli un altro significato, io, che sono figlio di Dio, che significato sto dando alle cose che sto facendo?

Dovere, obbligo, imposizione, amore, consacrazione, dedizione, identità di vedute, che cosa?"

Perché tutto sommato sono tutte belle parole, ma non diventano mai concrete, finché non comincia la conversione della persona.

17) La conversione

La conversione della persona vuol dire: smetto di vedere le cose a mio modo e comincio a vederle nel modo di Dio.

Più semplice di così io non so come definire la conversione.

Certo c'è la grazia dello Spirito Santo che spinge, che illumina, che consacra e tutto quello che vuoi, però in sostanza la conversione avviene nel cuore di una persona quando questa, sorretta dalla grazia dello Spirito Santo, decide di dire: va bene adesso smetto di vederla a modo mio, di pensarla a modo mio, comincio a fare e a avere gli stessi sentimenti che furono di Cristo Gesù.

18) Il sacerdozio ministeriale al servizio del sacerdozio comune

Il sacerdozio ministeriale al servizio del sacerdozio comune di tutti i credenti in Cristo.

Certo, il sacerdozio ministeriale qual è? il sacerdozio ordinato, come me, come gli altri sacerdoti.

Il nostro compito è quello di essere al servizio dei sacerdoti comuni.

Il vostro compito è quello di arare il campo, di seminare, di far crescere una messe abbondante.

Il compito dei sacerdoti ordinati è quello di sorreggervi, di darvi tutte le grazie spirituali necessarie, affinché voi possiate fare il lavoro che Dio si aspetta da voi.

Però è un lavoro che debbono fare i battezzati.

Se per un certo periodo di tempo si è creduto che il sacerdote ordinato fosse quello che doveva fare tutto e il laico, il battezzato dovesse semplicemente essere spettatore, guardate che non era una cosa giusta.

La cosa giusta è che il sacerdote ordinato è colui che è stato mandato da Dio per essere al servizio del sacerdote comune che siete voi.

Di cosa avete bisogno? Avete bisogno della parola di Dio?

Si per rinforzare continuamente la vostra motivazione.

Avete bisogno della grazia di Dio, perché la vostra azione sia corroborata dalla potenza di Dio, bene eccovi i sacramenti.

Avete bisogno della consolazione di Dio, avete bisogno di un luogo di comunità per sentirvi alla presenza di Dio, bene tutto questo è assicurato dal sacramento dell'Ordine.

Però il sacerdote comune, che siete voi, è chiamato a un altro tipo di compito: non a rifugiarsi tra le pareti di una chiesa, la chiesa del laico è il mondo e l'edificio chiesa è un luogo di comunione, dove ci si trova insieme, dove ci si saluta, dove ci si vuole bene, ma soprattutto dove si fa un attimo di tregua nel cuore di Dio.

Dico: "Oh Signore finalmente sono venuto a casa, voglio stare un po' con te" questo ti è assicurato dal sacerdozio ministeriale, i sacramenti, la celebrazione eucaristica, tutto quello che vuoi, ma la tua azione non è quella di copiare il sacerdote e fare quello che fa il sacerdote ordinato, perché tu come sacerdote comune hai il compito di dissodare il campo del mondo e di farlo produrre dove il 30 dove il 60 dove il 100 per uno, questo è il tuo compito.

19) Chiesa totalmente al servizio dell'uomo

Da ciò scaturisce una forma di Chiesa povera di sé, libera da ogni ideologia, totalmente al servizio dell'uomo e della sua ricreazione.

All'interno di questo servizio globale della Chiesa vanno viste le diverse forme di appartenenza ad essa: ministri ordinati ( i sacerdoti ), i laici, i coniugati, i religiosi consacrati, nella ministerialità ordinata ( i diaconi ), consacrati nella laicità battesimale", ed eccoci negli Istituti Secolari.

Nel Codice di Diritto Canonico del 1917 i laici venivano definiti mediante una negazione: i laici sono coloro che non sono preti.

È difficile dire veramente che cosa sia un laico.

Laico è un po' una definizione illuministica, cioè quando uno è battezzato si può propriamente dire che sia laico?

No, perché consacrato a Dio, nel Battesimo.

Voi vi ricordate che c'è l'unzione con il Sacro Crisma e l'unzione con il Sacro Crisma è o non è una consacrazione?

Tant'è vero che tu hai il "carattere" nel sacramento del Battesimo, non ti verrà mai tolto questo sigillo di appartenenza a Dio.

Nella "Lumen Gentium" nel Concilio Vaticano II si delinea in modo positivo l'identità del laico: laico è colui che cerca il Regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio.

È tutto il discorso che vi ho fatto prima.

Che cosa vuol dire ordinandole secondo Dio? Mettendole al loro posto.

Ordinare, voi ordinate a casa vostra? Cosa vuol dire?

Che ogni cosa ha il suo posto, non mi sognerei mai di mettere il pacchetto della pasta nell'armadio delle scarpe giusto?

Ma se io trovo il pacchetto della pasta nell'armadio delle scarpe cosa dico?

È fuori posto, c'è qualche cosa che non va.

Classificare significa avere l'idea di come dev'essere e di come non dev'essere.

L'ordine secondo Dio ha il significato che quella cosa ha nel suo progetto.

20) Ogni realtà che noi viviamo ha significato se vissuta secondo il pensiero di Dio

Allora Dio vuole il denaro?

Ogni realtà che noi viviamo ha un suo significato, tutto ciò che noi viviamo, se vissuto secondo il pensiero di Dio è una cosa buona, diventa cattiva quando non è più vissuta secondo il disegno di Dio, ma solo secondo il nostro.

E poi il nostro disegno è addirittura condizionato dal Tentatore, che si serve delle nostre fragilità, le aumenta per farci vedere la realtà in modo distorto, allora voi capite che quello che viene fuori è un disastro.

Perché Dio vuole il benessere di tutti gli uomini, quindi il denaro può essere una forma che aiuta questo tipo di benessere, giusto?

Se noi viviamo tutto questo nella comunione con Dio, allora noi capiamo che il denaro ha un significato nella storia della salvezza.

21) Qual'è il significato del denaro?

Qual è il significato del denaro? Il benessere o la benedizione?

Ora tu puoi intenderlo come benessere per una tua formazione culturale, mentale.

Se però questa formazione culturale, mentale, educazione che hai ricevuto non viene sorretta dalla grazia di Dio, allora questo benessere diventa per te un idolo.

Un idolo che sarà sicuramente utilizzato dal nemico di Dio, il quale verrà vicino al tuo orecchio e ti dirà: "Ecco vedi tu devi fare profitto a qualunque costo, tu devi ottenere denaro, perché devi avere benessere.

Se tu non hai il denaro potresti perdere il benessere".

Così il nemico di Dio fa del benessere il tuo dio e non un segno della benedizione di Dio, ha spostato l'oggetto dal Creatore alla creatura.

E la persona debole spiritualmente non se ne accorge e il benessere diventa la divinità alla quale sacrifica qualunque cosa.

Non esistono più affetti, né parentela, né giustizia, né verità ecc… in vista di questa visione distorta, nella quale tu avevi già probabilmente una inclinazione naturale, perché non hai avuto un'educazione completa.

Il nemico di Dio si è servito della tua debolezza e ha enfatizzato il difetto e ha distorto la visione della realtà fino al punto in cui il benessere che è la benedizione di Dio diventa maledizione per gli uomini.

Perché se tu stai bene a discapito di altri che stanno male, allora il tuo star bene diventa un urlo di dolore per tutti coloro che stanno male.

Dunque questo non è più benedizione è diventata maledizione.

Hai capito come funziona la tentazione?

22) Il benessere è una benedizione da consacrare

Ma se il laico battezzato vive secondo il pensiero di Dio sa molto bene che il profitto e il benessere è una benedizione per se stesso e per tutti gli altri.

Allora questa benedizione per se stesso e per tutti gli altri diventa efficace, nella misura in cui tu, formato in modo equilibrato, ascolti i suggerimenti di Dio e consacri la tua realtà a servizio di Dio.

Più una persona vive in comunione con Dio e più le benedizioni si moltiplicano nella sua casa, perché Dio è fedele alle sue promesse.

E quindi vivendo secondo la sua ottica, come è scritto nel Vangelo: "Non c'è nessuno che abbia dato tutto a me, che non abbia ricevuto cento volte tanto in case, fratelli, sorelle.

Insieme anche alle persecuzioni ( perché questo è evidente e normale ) ma in futuro la vita eterna", quindi o noi cominciamo a pensare come è scritto nel Vangelo perché questa è la mentalità giusta: il pensiero di Dio nella vita dell'Uomo, oppure noi saremo dei cristiani anonimi, dei cristiani insipidi, dei cristiani che lo sono di nome, ma non tanto di fatto.

23) Faccio come lui vuole? In comunione con Lui …

Ora non si può dire di colpo si cambia dal bianco al nero dal nero al bianco, però bisogna cominciare a esaminare tutti i nostri atteggiamenti per domandarci: questo mio modo di agire è consacrato a Dio?

Ossia la penso come Lui? Faccio come Lui vuole?

Questa mia realtà, fosse anche semplicemente pulire la casa, lo sto facendo in un modo di comunione con Dio?

Tutto questo discorso è più difficile da dirsi che non da farsi.

Generalmente, quando affronto questo discorso, non esteso in questo modo, in alcune prediche, concludo con questo semplice paragone.

Se vi può essere utile conservatelo, se no pensateci su.

Ma penso che, avendo a che fare con della gente comune, abbiate anche piacere di avere un piccolo esempio

24) Sto facendo questa cosa come la farebbe la Madonna?

Potreste dire così: "Se tu vuoi vivere realmente il tuo Battesimo nella concretezza, senza svolazzare con voli pindarici ideologici, allora fai un semplice ragionamento.

Questa cosa che io sto per fare, sto per dire, oppure sto facendo la Madonna la farebbe come me?

Io la sto facendo come la farebbe la Madonna?

Oppure se sei un uomo: sto facendo come l'avrebbe fatto San Giuseppe?

Nello stesso modo, con lo stesso amore, con la stessa dedizione per il Signore?

Ecco se la tua coscienza ti dice: sì lo stai facendo come l'avrebbe fatto San Giuseppe va bene, vai avanti così.

25) Fare spesso una revisione con il direttore spirituale

Naturalmente cerca di fare revisione spesso con il tuo direttore spirituale per vedere se quello che stai facendo è autenticamente così, o ti stai montando la testa.

Perché sapete come è tanto facile montarsi la testa su queste cose e fare i voli pindarici e scambiare le emozioni religiose come cammino spirituale.

Non è così, la spiritualità è concretezza, solidità, autenticità, sudore, va bene?

Però se volete un piccolo modo per partire, è questo, domandiamoci: "sto facendo questo come lo avrebbe fatto la Madonna?

Sto dicendo questo come lo avrebbe detto San Giuseppe?

Se la vostra coscienza non vi rimprovera nulla andate avanti così, però tenete al corrente il vostro direttore spirituale per dire: sto facendo così, va bene non va bene?

E il direttore spirituale che è illuminato da una grazia dello Spirito vi dirà: sì vai avanti così, oppure però stai attento a questo aspetto, cerca di non dimenticare quest'altro, sottolineiamo questo punto ecc…

Va bene?