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Ogni persona è importante

Ogni persona è importante, soprattutto perché ha una sua particolare e prevista vocazione.18

Lo si scoprì pubblicamente dopo l'anno Mille.

In quel tempo infatti si cominciò a considerare importante ogni individuo,19 come è desiderio di Dio, sia povero che nobile; ogni autobiografia diventa significativa, ( anche se l'anagrafe dei poveri è successiva di circa tre secoli e noi possiamo scoprire la nostra genealogia prima del XV secolo solo se abbiamo discendenza nobile ).

È proprio in quel tempo che gli amori personali, prima quelli più "famosi" ma poi tutti gli amori, iniziano ad essere raccontati con uno spirito potremmo dire pedagogico e non solo narrativo.

Si sente l'esigenza di rispondere amorevolmente al prossimo e a Dio in termini diretti, interpersonali.

La possibile esperienza spirituale di Dio che si vede anche nella vita quotidiana, nell'amore anche carnale, comincia a diffondersi pubblicamente.

Nel Novecento la radiofonia e dopo la comunicazione in genere hanno lanciato la musica ad un livello mondiale quasi a costruire un'autosufficiente economia musicale come ha cercato di proporre in un suo libro Jacques Attali.

La nostra "canzone" nasce proprio dall'amore cantato dai trovatori intorno all'anno 1100 nelle corti medioevali.

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18 Giorgio La Pira, Principi. Il posto che la persona occupa, la sua vocazione, è definita dal fine a cui la persona tende. Tutti i valori creati hanno funzione di mezzo e costituiscono la scala da percorrere per raggiungere il fine ultimo in Dio
19 Gregorio Penco OSB, Collectanea Cistercensia, 54-1992/4: "è possibile che una simile importanza attribuita specialmente dai cistercensi, e in modo particolare da San Bernardo di Clairvaux, al fattore esperienza abbia esercitato un influsso anche in campo sociologico, sia pure in forme ancora iniziali, da precisare ulteriormente. L'esperienza infatti, una volta suscitata - per un ovvio processo di dilatazione - dal suo specifico campo spirituale e trasferita in altri ambiti "secolarizzati", poteva modificare e regolare l'organizzazione dei comportamenti umani, ora meglio conosciuti e descritti, conferire loro una base più sentita e condivisa, contribuire alla sperimentazione nei vari settori della vita associata. L'esperienza di Dio, in altre parole, poteva facilitare ed accrescere l'esperienza degli uomini anche ben oltre l'ambiente e l'epoca in cui un autore come San Bernardo elaborava al riguardo la sua dottrina spirituale, basata appunto su tali presupposti, tanto più che anche per quell'autore l'esperienza spirituale più elevata doveva accompagnarsi ad una trasformazione dei costumi, la teoria unirsi alla pratica