Andamento interno dell'Unione

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Andamento interno dell'Unione dei SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata fino a tutto il 1916

Relazione di un socio effettivo.

Continuazione Vedi N. 1.

Per esercitare il nobile ufficio di catechista, oltre ai catechismi Domenicali nelle Parrocchie, si istituì nella sede dell'Unione una scuoia di Religione nei giorni di Lunedì, Martedì e Venerdì per gli alunni delle scuole pubbliche Tecniche ed Elementari superiori.

Tale istituzione ebbe l'orario del dopo scuola e perciò le due ore ( dalle 16½ alle 18½ ) furono divise tra il gioco in cortile, l'esecuzione dei compiti scolastici, la spiegazione e io studio della Religione seguiti dalla preghiera.

Fu frequentata da una media di 150 giovani e si chiuse colla simpatica festa presieduta dal Molto Rev. Can. Gabriele Bossi e con la distribuzione di ottanta diplomi dati in premio ai più diligenti.

Detta scuola di Religione fu diretta dai Fratelli delle Scuole Cristiane e sostenuta con vero spirito di sacrificio dai soci dell'Unione.

Il giorno 7 giugno 1916 ebbe luogo una passeggiata sino all'Eremo, sulle colline nostre, premio dato a quelli che dimostrarono più assiduità alla scuola di Religione.

Dai catechismi domenicali sorsero diverse opere degne di essere ricordale e lodate sebbene proprie dei singoli soci: ( Piccoli Rosarianti, Esploratori Cattolici, piccoli oratori, ecc. )

Tutte queste opere richiedono sacrifici, ma il Crocifisso ci ha chiamati a Sé, ci ha scelti fra tanti altri giovani che forse avrebbero fatto meglio di noi, Egli s'è messo a nostro capo, noi lo dobbiamo seguire; la Croce dava forza ai Martiri, pure noi dalla Croce attingeremo tale forza.

Il giorno 18 aprile 1916 la nostra Unione ebbe l'onore di essere aggregata alla Società della Gioventù Cattolica Italiana e di partecipare cosi a tulle le indulgenze concesse alla medesima.

Nella nostra sede ebbero pure luogo, con buon esito, conferenze nel giorno di giovedì falle da diversi nostri soci e sostituite ora da un corso d'insegnamento religioso fatto maestrevolmente dal chiarissimo Prof. Teol. Gromo.

Pure grande importanza ha il corso di Catechismo pratico, istituito espressamente per preparare i Catechisti a compiere bene il loro sublime ministero.

Un caro pellegrinaggio si fece da tutti i soci Catechisti sino ai Santuario di Belmonte il giorno 26 marzo 1916 con chiusura in Favria, ove trovammo affettuosa ospitalità dai sempre generosi Fratelli delle Scuole Cristiane; giornata indimenticabile preparata dalla sconfinata bontà e gentilezza dei nostro amato Direttore.

Un corso di canto Gregoriano viene diretto da un Fratello aiutato da un nostro socio con esito soddisfacente.

Alcuni soci dell'Unione accolsero, con entusiasmo, il non facile lavoro della Scuola Serale e presentemente fanno quanto loro è possibile per ben aiutare i Fratelli nel disimpegno dell'insegnamento di diverse materie ( Matematica, Italiano, Computisteria, Disegno ) cercando pure qui di svolgere il più possibile il programma della nostra Unione « Estendere il Regno di Gesù nelle anime ».

Doni Iddio la forza di poter disimpegnare come si richiede tale importante missione.

Nell'anno 1916, per rinnovare il fervore ed eccitare io spirito di sacrificio si ripeterono dai soci le promesse fatte a Gesù Crocifisso nel giorno della Consacrazione; si ebbe pure una scelta di giovani aspiranti che vanno a gara per imitare nel bene i soci effettivi; alcuni degli aspiranti sono alunni della nostra cara Scuola di Religione.

Giorno importante per l'Unione fu il 23 aprile 1915 in cui Sua Eccellenza Mons. Angelo Bortolomasi consegnava all'Unione una medaglia di bronzo dorato con l'effigie di Sua Santità Benedetto XV, mandata dal Papa stesso per incoraggiamento a tutti i membri dell'Associazione.

Date memorande per noi sono:

il 18 gennaio 1915 quando S. S. Benedetto XV con segno di speciale predilezione volle arricchire l'Unione di una Sua fotografia con sotto scritte di Suo pugno queste care parole " Preghiamo il Signore a colmare di grazie il Direttore e gli Ascritti alla pia Unione dei SS. Crocifisso, canonicamente eretta in Torino, perché i Sacerdoti con la voce e con l'esempio, e i secolari con la santità della vita, debbono sempre praedicare Jesum Christum et hunc Crucifixum » ;

il 15 marzo 1915, il nostro amatissimo Card. Agostino Richelmy ci donò la Sua fotografia con in calce l'autografo: Agli « Ascritti alla pia Unione del SS. Crocifisso, benedetti dalla Santità di N. S. Benedetto XV, facendo Noi eco alle preziose Sue parole, auguriamo alla nostra volta, spirito di santa compunzione e ogni grazia più eletta »;

il 15 stesso mese avemmo pure la fotografia di Sua Ecc. Mons. Angelo Borlolomasi con questa scritta sua: « Alla pia Unione del SS. Crocifisso, canonicamente eretta in Torino, per elette benedizioni e fervidi auguri di perseveranza e accrescimenlo con la preghiera e il buon a esempio »;

il 20 maggio 191S Sua Ecc. Mons. Angelo Bortolomasi nello scrivere al Direttore nostro, mandava una benedizione speciale ai Soci, agii Zelatori, alle Zelatrici e agli Ascritti dell'Unione.

Annualmente si rinnovò con votazione segreta di tutti i soci effettivi, la Direzione che sempre si adoprò per migliorare la nostra Unione e cercò di portarla più avanti nella via del bene e della perfezione.

Il nostro plauso, la nostra ammirazione giunga a quelli che erano fra noi ma chiamati da un difficile dovere, volentieri seppero allontanarsi dalle loro pacifiche consuetudini per fare il sacrificio della loro vita se è necessario, per la patria nostra cara.

Quantunque lontani di corpo dai nostri cari soci militari, siamo sempre ad essi uniti nelle preghiere, facendo noi continuamente, per turno, ogni giorno della settimana, numerose Comunioni, onde ottenere che il SS. Crocifisso voglia serbarli incolumi nei pericoli della guerra e ritornarli sani fra noi.

Una Comunione speciale poi si fa per tale scopo in ciascun giorno del mese, scelto da ogni socio; cosi s'è formala una collana continua di preghiere per loro, che si trovano in tanti pericoli.

Una corrispondenza continua per mezzo di lettere e di cartoline s'è formala fra noi e loro e settimanalmente abbiamo notizie della loro vita, della loro salute, della gioia che a loro recano gli scritti che partono dall'Unione, carichi di numerose firme, saluti ed incoraggiamenti, ricolmi di gratitudine verso quel Gesù che tanto ci ama.

Un caldo, affettuoso ringraziamento vada a tutti dell'Unione che tanto volonterosamente si interessarono a ben compiere le promesse fatte ed un incitamento per sempre meglio operare.

Siamo in periodi burrascosi; nelle nostre adunanze a poco a poco diminuiscono gli elementi anziani, chiamati altrove dalla voce del dovere; tocca ai più giovani sostituirli nelle loro funzioni e non lasciare cadere l'opera loro cosi bene iniziata.

Così facendo, quando essi ritorneranno vittoriosi in un giorno che speriamo non lontano, potranno, rientrando nella loro Unione, trovarla sempre più prospera.

È necessario che i giovani sappiano operare da anziani, e perciò alzino il loro sguardo al Crocifisso e Là troveranno la forza necessaria.

A Lui dobbiamo grazie di averci chiamati a Sé.

Noi vogliamo, o Dio, che sia fatta la Tua santa volontà in terra e perciò facciamo il nostro possibile per santificare noi stessi, per estendere il tuo Regno nelle anime.

Ecco il nostro dovere, il nostro fine, la nostra promessa.

Viva Gesù nei nostri cuori, sempre!