Luigi Brignolo

B3-A4

Socio Aspirante dell'Unione SS. Crocifisso

Alunno della Scuola di Religione dei Fratelli delle Scuole Cristiane

1905-1917

Ecco un fiorellino raccolto da Gesù e trapiantato nel giardino celeste nel miglior momento della sua bellezza.

Fortunato lui! - esclamarono quelli che assistettero - il caro Luigi nel suo transito da questo all'altro mondo.

Nacque a Buenos-Aires nel 1905 e fin da bambino si manifestò docile e d'indole gioviale.

Le sue belle doti si svilupparono e si manifestarono specialmente, quando condotto a Torino, nel 1911, incominciò a frequentare la scuola.

L'intelligenza, la buona volontà e il buon contegno gli meritarono una bella votazione nella classe prima, il secondo premio nelle classi seconda e terza e il premio detto di « Virtù » nella classe quarta elementare.

Per quattro anni consecutivi, non ebbe un nove, ma tutti dieci nelle votazioni della condotta.

Tanta costanza e buona volontà trovano la loro spiegazione nel fatto che il caro Luigi amava il buon Gesù e lo pregava volentieri in casa e nella chiesa.

Frequentò i catechismi nella sua Chiesa Parrocchiale di S. Giulia e si distinse per buona condotta e diligenza nello studio.

Il giorno 8 aprile 1914, dopo fervente preparazione, ricevette la prima volta quel Gesù che già amava e pregava con tanta pietà.

Il suo contegno divoto, il suo volto raggiante di gioia manifestarono la presenza e il lavorio della grazia in quell'anima innocente.

L'effetto prodotto sulla condotta di Luigi dalla prima Comunione e da quelle che la seguirono, fu sensibile e duraturo.

Nell'anno scolastico che seguì la prima Comunione meritò, come si disse il premio di « Virtù »; durante le vacanze di detto anno, nella Colonia marina di Porto Maurizio fu promosso « Sergente » tra i suoi coetanei, e in casa divenne la consolazione dei suoi genitori.

Guidato provvidenzialmente dal suo Gesù venne a conoscere l'Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, e subito la frequentò con assiduità e amore.

Prese parte con edificazione di tutti alle funzioni religiose e anche agli esercizi dei Ritiri mensili che si fanno nell'Unione.

Era commovente vedere quel ragazzo fare la lettura spirituale nei corridoi e nel cortile dell'Unione, stando in silenzio, raccolto e applicato come un ometto.

Ciò che però impressionava e commoveva di più in lui, nei giorni di Ritiro mensile, era il suo contegno divoto innanzi al SS. Sacramento esposto e la pietà con cui recitava il S. Rosario.

Da questi esercizi di pietà trasse gli aiuti necessari alla pratica delle virtù che lo resero tanto caro in casa, nel vicinato e nella scuola.

Fu pure affabilissimo coi suoi compagni di scuola e si prestò sempre molto volentieri a spiegare loro i compiti e le lezioni che non avessero ben capito.

Frequentò là prima classe tecnica pel 1916 e la seconda nel 1917, dando ai genitori e ai conoscenti le più belle speranze per l'avvenire.

Il Signore però gli volle assegnare un avvenire molto migliore di quello vagheggiato dagli uomini.

Nelle vacanze del 1917, fu colto da peritonite che in breve troncò la sua giovane vita.

Per quaranta giorni sopportò con cristiana rassegnazione dolori acutissimi, resi più gravi, negli ultimi giorni, da un'operazione difficilissima.

Il suo conforto lo trovò nel SS. Crocifisso che nei momenti più dolorosi baciava coll'effusione del suo cuore innocente, e nella Santa Comunione frequente che egli stesso domandava e riceveva con molto fervore.

Conoscendo prossima la fine della sua vita volle di sua spontanea volontà ricevere il Santo Viatico e l'Estrema Unzione prendendo viva parte alle preghiere del Sacerdote.

Gli ultimi istanti della sua vita m'impressionarono talmente che io non li dimenticherò più.

Come Socio effettivo, secondo il solito, mi recai nel pomeriggio del giorno 21 settembre u. s. a fargli visita.

Arrivato al suo letto, lo trovai agli estremi.

Non parlava più, ma però mi riconobbe e ne mostrò piacere.

Non potendo pronunciare preghiere approvava col capo le giaculatorie che la Suora, vero angelo di carità, ripeteva per lui.

Gli presentai il Crocifisso ed egli con un'espressione dolcissima di affetto fece l'atto di baciarlo.

Dopo tale atto commovente stette un istante come assopito poi ad un tratto rivolse al cielo uno sguardo di soprannaturale dolcezza, quasi inebriato da visione celeste, e spirò soavemente l'anima sua bella.

Il dolore fortissimo sentito dai suoi genitori ebbe un eco nei cuori di tutti quelli che lo avevano avvicinato e specialmente dei piccoli aspiranti suoi coetanei.

La solenne e spontanea dimostrazione di affetto che gli diedero i consoci dell'Unione, i vicini di casa e i compagni di scuola nel suo funerale, disse chiaro quanto fosse stimato e amato.

Dopo l'accompagnamento funebre con la recita del S. Rosario per tutto il tragitto, la lettura dell'addio dato al caro Luigino fatta da un suo compagno nel momento dell'interramento, al camposanto, produsse una commozione generale.

Il suo ricordo non si cancellerà dai nostri cuori, ma sarà rinnovato dalle preghiere che in ogni nostra riunione innalzeremo per lui al SS, Crocifisso e a Maria SS. Immacolata.