Partecipazione alla Vita sociale

B3-A3

( Relazione, d'un socio effettivo ).

Fino a tutto il 1916.

Durante il breve periodo di vita in cui la nostra Unione ha potuto svilupparsi, estendere la propria attività, farsi conoscere esteriormente, avvennero fatti che contribuirono a porre l'Unione fra i primi circoli del nostro forte Piemonte.

Sessanta sono i giovani della nostra Unione abbonati al Foglio dei Giovani, il battagliero organo delle Associazioni Giovanili Cattoliche, e tutti concorrono colla loro attività e coll'opera indefessa a rendere più compatta, più forte, quella falange di giovani veramente cristiani praticanti, orgoglio della Patria nostra, che è la Società della Gioventù Cattolica Italiana.

Alla recente iniziativa dell'abbonamento al nostro quotidiano il « Momento » abbiamo risposto con entusiasmo e 50 nuovi abbonati conta oggi il « Momento » nella nostra Unione.

Passando in rassegna le manifestazioni a cui l'Unione nostra ha preso parte, troviamo il simpatico e pio pellegrinaggio alla Grotta di Martassina: là, lontano dai rumori e dalle distrazioni della città, più vicini a Colui che solo è nostro Protettore, si è passata una giornata carissima.

Un altro importantissimo Convegno, che la G. C. I. ha indetto ad Arona, è riuscito stupendamente; anche a questo Convegno la nostra Unione ha partecipato.

I nostri soci ne hanno portato il nome là, sulle rive incantevoli del Lago Maggiore dove sotto la protezione "del grande S. Carlo si sono riunite, accomunate le varie idee raccolte da tutto il Piemonte e da parte della Lombardia, e, riassunte, ponderate, discusse, esposte in bella e chiara forma hanno servito a tracciare la via per i giorni successivi.

Là, sotto la paterna guida di esperti maestri della gioventù, quali Mons. G.D. Pini, il simpatico amico dei giovani, l'instancabile ed allegro compagno di tutte le manifestazioni giovanili; l'egregio economista Alessandro Cantone, si sono passati in rivista i vari, importantissimi problemi sociali odierni, si è visto come si debba lavorare molto per ottenere quel benessere morale e materiale che ci promettiamo da una fratellanza generale, da una pace operosa.

Là si è promesso di diffondere ognora più i nostri giornali sani ed onesti.

Recentemente ancora devesi, notare fra le principali partecipazioni alla vita sociale collettiva l'importantissimo Convegno di Valsalice.

Tutti i soci han preso parte a questa manifestazione, dove ancora l'ideale nostro risplendette di tutta la sua luce, di tutta la sua grande bellezza.

Là, proni sulla tomba del Venerabile D. Bosco, il benefattore instancabile della gioventù di tutto il mondo, sotto la paterna; autorità del Comm. Paolo Pericoli, Presidente Generale della G. C. I. e dell'Eminentissimo nostro Cardinale Arcivescovo, del Professor Alessandro Cantono, abbiamo studiato i problemi da risolversi riguardanti le nostri associazioni; i modi per diffondere tra i giovani, libretti, foglietti, giornali, il mezzo per attirare questi giovani ai nostri circoli, procurando di toglierli alla bestemmia e al turpiloquio circolanti nelle officine, e non di rado nelle scuole e negli uffici.

Con Monsignor Pini abbiamo visto gli effetti della stampa maligna, pornografica, la necessità di combatterla, di bandirla dalle nostre città, e di impedirne la diffusione per la campagna.

Alcuni nostri soci si fermarono pel pranzo nel vasto refettorio dell'Oratorio Salesiano, dove con spunti d'occasione brillantissimi parlarono il Comm. Paolo Pericoli, Monsignor G. D. Pini e il Prof. Rodolfo Bettazzi.

Si chiuse la splendida giornata colla Benedizione solenne del SS. Sacramento, e l'allegra, spensierata gioventù si sparse per la città commentando i fatti, le idee nuove attinte, i propositi e le risoluzioni da prendersi per l'avvenire.

Altre minori manifestazioni furono l'inaugurazione del Circolo S. Alfonso a Torino e la fondazione d'un circolo di Studenti a Chivasso.

Entrambe simpatiche festicciuole, nelle quali colla bandiera nostra abbiamo partecipato, con atto di perfetta fratellanza, al riconoscimento di due nuove unità, di due nuove officine per la lavorazione di giovani vite, di belle menti da armarsi contro nemici della religione nostra per la vittoria finale delle nostre aspirazioni di pace, di bontà!

È noto che l'egregio Avv. Federico Marconcini e il Canonico Grignolio sostennero con tutta l'attrattiva della loro parola, colla serietà e importanza di sceltissimi argomenti, un corso di conferenze sulle questioni moderne della vita sociale e sulle più svariate obbiezioni mosse alla Religione nostra; parecchi soci della nostra Unione si interessarono a tali conferenze, e talora anche col ritardo della cena, si recavano là, in Via Roma, 20, due volte per settimana alla sera, dove, per mezzo delle dette conferenze imparavano a svolgere i vari problemi sociali più discussi e a confutare le obbiezioni più diffuse contro la Religione, che si presentano nelle varie relazioni della vita.

Oltre a ciò non mancò mai una rappresentanza della nostra Unione, ogni qualvolta si tennero delle adunanze federali nella sede di Via Roma per discutere, provvedere, udire i pareri più opportuni da applicarsi nelle frequenti bisogne dei circoli cattolici affine di mantenere attiva e salda la vita di essi pel bene dei giovani e della Patria.