Bruno Toselli

B7-A4

Socio aspirante dell' Unione SS. Crocifisso Sezione di Grugliasco alunno dei Fratelli delle Scuole Cristiane di Grugliasco

10 Novembre 1906 - 25 Agosto 1918

Il 23 agosto 1918 volò al Cielo l'anima eletta di Bruno Toselli, undicenne allievo delle Scuole Comunali di Grugliasco, dirette dai Fratelli delle Scuole Cristiane, e Socio Aspirante dell'Unione del SS.mo Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, Sezione di Grugliasco.

Bruno era un figliuolo tutto bontà e ingegno.

Aveva per i suoi parenti un affetto vivo, intenso, che manifestava specialmente coll'obbedienza pronta ed esatta.

Bruno Toselli sapeva intuire, dote rara nella spensierata fanciullezza, i desideri, gli affanni dei suoi amati genitori, e non si dava pace, finché in loro non fosse svanita ogni nube, ogni preoccupazione.

Non amava il gioco eccessivamente; piuttosto si dilettava ad ornare la sua stanza con immagini e statuette religiose, innanzi alle quali sfogava tutta la sua anima soffusa di angelica purezza.

Come scolaro, i Signori Maestri sono unanimi nell'attestare che era a tutti modello di bontà, di forte volere, e nel riconoscere in lui doti di non comune intelligenza.

I premi, che i suoi cari serbano gelosi, quali ricordi di gioie godute, di lusinghieri pronostici, lo affermano più di ogni elogio.

Dove però egli effondeva l'anima sua, era nello studio della religione.

Voleva essere in detto studio superiore ai compagni, e non per vanagloria, ma perché convinto che il Catechismo è il libro che insegna la via del Paradiso.

Nella casa di Dio il suo volto si atteggiava a dolce serietà: il suo cuore sentiva profondamente la presenza di Gesù Eucaristico, e ardeva del desiderio di cibarsi di Lui.

Quanta irradiazione di letizia emanava la sua anima quando Gesù era tutto suo! …

Ma anche lui voleva esser tutto del suo Dio: lo attesta il grazie in cui eruppe, quando fu accettato nella Società di quegli eletti, che si vantano, con tutta l'energia della loro florida giovinezza, di essere i paladini di Gesù Crocifisso.

In lui l'Unione perdette un Socio di belle speranze; poiché egli subito emerse per frequenza ai SS. Sacramenti e per puntualità.

Mi pare di vedermelo innanzi vivo, sorridente con il sacro emblema della Gioventù Cattolica, distintivo degli Aspiranti, sul bel vestito nella scuola al posto di onore …; emblema che egli volle con sé nella tomba.

Oh dilettissimo Bruno, sul letto di morte ti sarà stato dolce conforto l'avere scelto a tuo ideale il Crocifisso Signore e avere gustalo la gioia di soffrire con Lui!

Ma ora Egli è il tuo premio, la tua felicità. Tè fortunato!

La malattia che lo tolse al nostro affetto fu lunghissima e penosissima; ma non valse a mutargli il carattere tranquillo, paziente, e fu in essa esemplare di rassegnazione come era stato di docilità e pietà nel periodo della scuola.

Interrogato, sul letto di morte, se accettava di morire, rispose senza sforzo un si sorridente.

Egli aveva accettato i lunghi patimenti dalla mano di Dio e li aveva cari.

Dalla SS. Comunione, dalla preghiera e dal Crocifisso Gesù attingeva la forza alla santa rassegnazione.

I Signori Maestri, il Cappellano dei Fratelli andavano sovente a visitarlo e ne ritornavano molto edificati.

E la morte lo colse sereno, come era vissuto, fortificato di tutti i carismi di nostra Santa Religione.

I compagni suoi accorsero numerosi al solenne funerale; e prima che la bara scendesse nella fossa, un condiscepolo, con accento commosso, gli disse la parola di addio.

Fu un addio straziante; ma confortato dalla dolce speranza di saperlo in Cielo.

Il suo spirito aleggi intorno a noi, a conforto di quanti l'amano e a sprone al bene dei suoi consoci dell'Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.